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Como Nuoto-Pallanuoto Como, la tensione sale. Video affondo di Dato, le domande di Rapinese, la “sentenza” di Pettignano

Continua la battaglia di nervi e carte bollate e non tra Pallanuoto Como e Como Nuoto per la definitiva assegnazione del centro sportivo di viale Geno. L’antefatto è noto ed è la vittoria ribadita anche al Consiglio di Stato di Pallanuoto rispetto rispetto all’ultimo bando del Comune.

A oggi, però, l’assegnazione del centro non è avvenuta. E oggi, per Pallanuoto Como, è Giovanni Dato ad andare all’attacco.

“Sono passati circa 90 giorni dalla sentenza definitiva inappellabile del Consiglio di Stato, chiara e trasparente, che va soltanto eseguita – ha detto nel video che alleghiamo sotto – Il periodo è complesso e non è ancora terminato ma non comprendiamo il motivo per cui l’amministrazione ancora non ha eseguito questa sentenza, non c’è un motivo valido”.

“Chi pagherà i danni di una mancata assegnazione? Chi spiegherà ai comaschi che anche quest’anno, soprattutto quest’anno, non ci sarà un luogo dove fare sport e svagarsi? – incalza ancora Dato nel video – E in ultimo: la giunta vuole essere ricordata come quella che non esegue le sentenze del Consiglio di Stato? Noi terremmo pubblicamente il conto dei giorni buttati al vento”.

Oggi, però, potrebbe essere un giorno fondamentale in questa lunga vicenda. L’assessore al Patrimonio Francesco Pettignano infatti dovrebbe rispondere a un’interrogazione sulla questione depositata dal consigliere Alessandro Rapinese l’11 marzo scorso.

Nel documento erano rivolte alcune domande specifiche alla giunta: “Avete rispettato legge e criteri e ciò che la norma impone? Avete considerato il dato degli atleti agonisti per la stagione 2017-2018? Avete fatto la verifica circa la corrispondenza del numero di atleti tesserati agonisti dichiarato dalla Rti Pallanuoto Como-Crociera Stadium? Avete preso contatto con la Federazione Italiana Nuoto per ottenere la lista degli atleti agonisti delle suddette società e comunque per verificare l’effettivo numero degli atleti tesserati agonisti delle società Pallanuoto Como e Crociera Stadium? Io non ho nessun dubbio che tutto ciò sia avvenuto: semplicemente lo chiedo, mi si risponde sì e poi si agisce. Ripeto, non ho nessun dubbio sulla legalità delle scelte compiute, ma mi stupisce che non mi sia data una risposta puntuale”.

Qui sotto il video dell’intervento di Rapinese di 15 giorni fa in consiglio comunale e la risposta dello stesso giorno di Pettignano, che però rimandava a un ulteriore documento ufficiale tuttora atteso.

Nel frattempo sono passate due settimane ma questa sera, comunque, in consiglio comunale è attesa la risposta definitiva dell’assessore Patrimonio.

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Un commento

  1. Sorprende che il Consigliere Rapinese non chieda all’Assessore Pettignano quanto l’Amministrazione ricavi per le diverse concessioni che sono state assegnate a sodalizi e Associazioni sportive. Si ha l’impressione che siano cifre irrisorie rispetto al potenziale giro di affari che hanno i concessionari. I concessionari che più che associazioni sportive sono dei veri club esclusivi molto più simili al Rotary o ai Lyons piuttosto che all’Ardita o alla gloriosa Libertas San Bartolomeo (se esiste ancora).
    Sarebbe opportuno che tutte le opposizioni (non solo Rapinese) chiedano all’assessore Pettignano di poter verificare i requisiti (anche in merito alla 231 e alle altre disposizioni di legge) dei concessionari, il Valore economico delle concessioni, i ricavi da associazione sportiva, gli affitti di attrezzature e impianti; i costi sostenuti con particolare riferimento ai costi di manutenzione straordinaria (se previsti) degli immobili di proprietà del Comune ecc. ecc. ecc.
    Questa è il vero oggetto di discussione in Consiglio Comunale. Il resto sono beghe tra tifosi rancorosi e avvelenati. Non dovrebbero essere oggetto di analisi e di scelte politiche.

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