Presidio annunciato per il prossimo 2 marzo, domenica, dal Coordinamento La bacheca s-como-da. Il gruppo chiama i cittadini a manifestare perché i nuovi giardini a lago – con il cantiere in corso che si chiuderà a fine aprile – diano beneficio non a chi vive in città ma a “chi arriva per attraversarla, consumarla e ripartire”.
Ecco quanto fanno sapere:
La bacheca s-como-da, coordinamento nato nello scorso autunno e composto da numerose realtà attive dal basso a Como e dintorni, chiama un presidio ai Giardini a Lago, per il pomeriggio di domenica 2 marzo. Il progetto di riqualificazione dei Giardini, in questo momento già attivo con la cantierizzazione dell’area e lo svolgimento dei lavori, è stato presentato alla cittadinanza come un miglioramento per tutte e tutti. L’enorme rischio, però, è che a beneficiarne non siano le persone che vivono quotidianamente la città, bensì chi arriva per attraversarla, consumarla e ripartire.
Ora è tardi per bloccare il progetto ai Giardini a Lago, ma l’intenzione del presidio è quella di chiederci e chiedervi: per chi diventeranno i nuovi giardini? Per tutte quelle soggettività che non rientrano nella norma del cittadino abbiente e borghese, o del turista facoltoso, i Giardini a Lago difficilmente potranno essere nuovamente un luogo di ritrovo, proseguendo in una direzione di svuotamento della città. Si tratta dell’ennesima opera mascherata da spazio di socialità, ma che diventerà una vetrina da guardare di passaggio, sempre che il passaggio sarà consentito.
Vogliamo portare al centro della discussione il problema dell’abitare a Como e dintorni. Per noi questo significa domandarsi quali siano le condizioni della città, quali relazioni è possibile intrecciare e come fermare la devastazione territoriale nella quale siamo immersi.
Ci vediamo il 2 marzo ai Giardini a Lago, all’incrocio tra viale Rosselli e via Fratelli Recchi. Sarà un pomeriggio di incontro, confronto, contestazione e socialità alternativa: dalle ore 15.00 ci saranno alcuni interventi ed un open mic, per invitare a prendere parola sul progetto e sulla città; ci sarà una merenda (se lo hai, porta con te il tuo bicchiere!), musica e tanti materiali informativi