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Como, paletti di legno e nastro biancorosso: recintate le aiuole proibite di Villa Olmo. “Un orrore”

L’impatto è davvero forte: le aiuole verdi di Villa Olmo, tra la dimora alle spalle e la vista sul lago, completamente recintate con paletti di legno e nastro bianco e rosso. Misterioso il motivo – come sempre non annunciato né comunicato dall’amministrazione comunale – anche se a più di un lettore è parso logico collegare questo brutto recinto con il divieto di calpestare o sedersi sull’erba introdotto dalla giunta Rapinese, proibizione però già clamorosamente e ripetutamente violata. Possibile, peraltro, che le zone verdi siano anche state sottoposte a qualche trattamento di stagione che renda ancora più tassativo, per così dire, il divieto di calpestio.

Ad ogni modo, il nostro lettore David Zampieri – nel caso questa ipotesi di una pura “barriera anti persone”, magari provvisoria in attesa di una struttura fissa, fosse confermata (usiamo il condizionale ricordando che, poiché messi al bando da sindaco e giunta, per noi verificare con l’amministrazione è sempre proibitivo se non del tutto impossibile) – esprime lo sconcerto nel messaggio che pubblichiamo con foto allegate (per segnalazioni, lettere, foto e video scrivere a redazionecomozero@gmail.com o al whatsapp 335.8366795 o alla pagina facebook).

Buongiorno.
Inutile segnalare la contestatissima e discutibilissima scelta di chiudere i prati ad un pubblico rispettoso ed educato.

Mi soffermo sul metodo. In una delle città più belle del mondo, in uno degli angoli più belli del mondo, davanti ad una villa più belle del mondo, la recinzione provvisoria per contenere il gregge, chi ha preso la decisione si limiti a farlo a casa propria.

Mi auguro che la sovrintendenza ai beni culturali possa imporre l’obbligo di immediata rimozione.
Con orrore,
Cordialmente
David Zampieri

AGGIORNAMENTO:

Como, quei prati vietati con paletti a Villa Olmo: “Pure sul retro, ma è stupendo: picnic con musica intorno al nastro biancorosso”

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58 Commenti

  1. I cartelli di divieto devono essere più evidenti.
    Ma poi quello che conta è la PERCEZIONE.
    Attualmente le aiuole sono concepite in misure equivoche.

    Basta fare DUE cose:
    1) recintarle (in maniera bassa e discreta, come tutte le aiuole del mondo;
    2) piantare dei fiorellini lungo il bordo, come una volta.

    A quel punto, la PERCEZIONE sarà corretta.

  2. tavolini ed ombrelloni per il picnic nelle aiuole della villa piú bella del mondo della città piú bella del mondo, e si parla di decoro per due paletti e del nastro da cantiere. andrà tutto bene.

    1. Lei metterebbe pali di legno grezzo e chiaro e strisce di plastica bianche-rosse nel suo giardino?
      Qualcuno qui ha detto che vanno bene sdraio e ombrelloni a Villa Olmo?

      Per quale motivo siamo oggi obbligati a scegliere tra la maleducazione turistica e lo scempio istituzionale?
      Non si può fare come si è sempre fatto da decenni a Villa Olmo?

  3. arriveranno delimitazioni più adeguate per questa misura di divieto . Un giorno mentre svolgevo servizio di controllo con ancora il divieto di calpestio , quindi circa 6/7 anni fa , le aree verdi erano delimitate da una bassa recinzione metallica , facendo notare ad una persona entrata in aiuola verde che vigeva un divieto ed un limite , questa candidamente disse ” ma mi basta alzare il piede e supero la recinzione ” , ci serve solo rispetto non recinzioni

  4. se c’é un divieto di rispetta…. in altri paesi non ci sarebbe bisogno di nastri rossobianchi ma con gli italiani si visto che pensano di fare quel cge vogliono fregandosene delle leggi. Multe, ci vogliono multe e vedrete che capiscono.

  5. I nastrini e i paletti davanti a Villa Olmo sono l’essenza di Rapinese. Orrore è la parola corretta da utilizzare in questi casi. Per i barbari con l’ombrellone, basterebbe un vigile. Uno.

  6. Io odio le recinzioni!!!!
    Se queste sono state fatte per non far entrare la gente nell’erba servono veramente a poco niente.
    Servirebbero delle palizzata!!!!!! Antibarbari ma ci pensate che orrore???!!!!!.

  7. Evidentemente Rapinese e compagnia non girano il mondo! Andate a Londra o a NY dove in tutti i prati dei parchi ci si può sdraiare, sedere e divertire!
    L’unico parco di Como ridotto così e inaccessibile a cittadini e turisti, che vergogna!

    1. D’accordo con lei. Sono stato poco tempo fa a Berlino e la realtà è quella. Prati accessibili a tutti con gente sdraiata a prendere il sole,a riposare,leggere o sentire musica. Non mi sembravano dei barbari, i prati erano tenuti bene e c’era una bella atmosfera.

  8. Secondo me ha fatto bene. Più si abbruttisce la città, meno turisti arriveranno. Propongo anche un bel parcheggio in piazza Cavour e la chiusura di viale Geno con un presidio tipo check point Charlie.

  9. Però dalle foto non si capisce se tutte le aiuole del giardino siamo state recintate o solo quella attorno all’olmo pericolante.

    Se fosse solo quella sarebbe anche comprensibile, quale misura tassativa di sicurezza (fermo restando che devono decidersi: o si abbatte e si mette un altro olmo, o non è pericoloso e allora si tolgano le recinzioni. Mica si può andare avanti così…)

    Se invece le recinzioni tipo-cantiere avvolgono tutti gli spazi verdi del giardino, allora è una cosa oscena, si spera strettamente provvisoria.

  10. In merito alla villa, la fontana ,fronte edificio, in manutenzione dallo scorso autunno, recintata senza attività. Così l ingresso lato lido, smontato il cancello e sbarrato ingresso. Non si capisce il motivo di questi lavori fermi da mesi.

  11. Manca solo che qualcuno gridi contro la minaccia alla libertà. Sulla foto vedete un vecchio sdraiato in mutande, gente che si è portata il tavolino per ingozzarsi comoda. Sono indegni del luogo! Ci si lamenta della mancanza di cultura; eccola!

    1. Si chiamano aiuole.
      Ci sono nei giardini di tutto il mondo.
      Nel corso della ridefinizione del giardino, risalente a qualche anno fa, hanno fatto cazzate: hanno allargato le aiuole in maniera tale da creare un equivoco: è un parco o un giardino?

      Lì andrebbero riviste alcune misure, e non costerebbe nemmeno uno sproposito. Ma si sa, quello che costa è ammettere le cazzate.

      Quale misura provvisoria basterebbe piantare le file di fiorellini che ci sono sempre state e mettere le consuete piccole recinzioni.

  12. In tutte le città europee (e non) le ville e i palazzi storici sono tutelati con simili divieti e se non li rispetti ti vengono a prendere e vai in gattabuia ( leggasi in Francia , in Germania, in Inghilterra…). Da noi solo polemiche sempre a favore di incivili che scambiano queste bellezze per proprie proprietà. Siamo un popolo destinato all’estinzione.

  13. Como non è una delle città più belle del mondo e Villa Olmo non è una delle ville più belle al mondo. Città e villa sono peraltro devastate da mandrie fuori controllo di analfabeti funzionali del tutto privi del minimo senso civico. Naturalmente l’estetica delle purtroppo inevitabili recinzioni potrà essere migliorata. L’alternativa della multa salata non funziona, siamo in Italia…….

    1. Concordo, smettiamola con questa solfa della citta’ piu’ bella del mondo, smettiamola di dire sciocchezze per favore, i vigili potrebbero essere presenti ed evitare questo lido improvvisato a pochi metri da quello vero, se e’ ancora fruibile……

    1. Lo segnali a tutta la città, perché non riesco ad immaginare una sola persona sana di mente che possa apprezzare la trasformazione di un giardino in un cantiere. La fondata speranza è che si tratti di recinzioni orribili ma provvisorie, in attesa dell’allestimento di quelle definitive, e ci si trovi davanti solo al consueto mutismo del suo idolo. Il dubbio residuale è che… per voi due, solo per voi due, vada bene così per sempre. Vi auguro di no, altrimenti altro che Maalox, vi ci vorrebbe ben altro…

    2. Forza, non prendiamoci in giro: villa Olmo, città e angoli più belli del mondo solo per coloro a cui il mondo arriva a pochi chilometri da casa propria. A cosa servono i giardini se non ci si può sdraiare, giocare, mangiare, leggere, divertire, insomma goderseli in tutta la loro bellezza? Per il resto, paletti e fettucciato sono ridicoli, retrogradi, provinciali e di cattivo gusto come coloro che li hanno pensati e autorizzati

      1. Vada a mettere una sedia a sdraio e un ombrellone a Villa Melzi, a Villa Carlotta, al parco Ciani a Lugano o a Versailles, e tutto le apparirà più chiaro.

      2. Una volta c’erano molti prati in Lombardia e il popolino,tra cui noi, andavamo a fare bucolici picnic . Ora non c’è un metro quadro libero e il popolino si è trasformato in una sfrenata plebaglia social che svacca ovunque anche nelle aiuole dei monasteri.

  14. Devo pensare che la recinzione sia provvisoria perché area in fase di piantumazione. Seguiremo il seguito della vicenda . In altre città europee, cito Vienna per esempio, non ci sono barriere e nessuno si sogna di calpestare. Mi ha spiegato il perché un autista di pullman italiano che lavora lì: calpesti un’aiuola, megamulta, non ti fermi a 50 cm dalle strisce pedonali di attraversamento, megamulta, e così via…..
    Ciò che non ottieni con la convinzione, ottieni con la deterrenza.

  15. Da un giorno all’ altro forse non avrebbero potuto fare di meglio, speriamo che ” il meglio “, recinzione restando, arrivi velocemente.
    Mi ricollego all’ articolo di partenza, basta con questa retorica della città fra le più belle al mondo, alla Villa fra le più belle al mondo, all” angolo fra i più belli al mondo ( forse anche gli escrementi canini che si trovano allegramente sparpagliati nelle aiuole sono….fra i più belli al mondo !).

  16. Sono d’accordo sulla parte davanti, e da recintare ma non così evidentemente… il retro è sempre stato libero e non è mai successo nulla di strano… ma perché?

  17. Se non fosse stata recintata ora sarebbe completamente priva di erba e con buche fatte da gioiosi cagnolini per non parlare dei bambini dediti allo sport nazionale altrettanto incuranti della fragilità del manto erboso.
    Il retro della villa è sufficiente per cani e bimbi.

      1. Non è vero , anche negli scorsi mesi erano stato messi paletti e nastro bianco/rosso con tanto di divieto scritto su fogli A4 e plastichina. Immancabilmente rotto i nastri e gente e cani all’interno.

    1. Villa Olmo é una dimora storica ed il parco ne fa parte quindi i prati devono essere trattati parte del complesso e non una sorta di lido. Chi vuol prendere il sole , mangiare, far giocare bambini e cani vada altrove. É cosí difficile da capire?.

    1. Buonanotte credi ancora alle favole.
      Pensi che i ferretti verdi altri una spanna impediscano alle persone di entrare nell’area.
      I paletti ed il nastro rosso/bianco era stato posizionato anche in precedenza con tanto di fogli uniA4 dentro la pastichina, ma coi miei occhi ho visto nastro rotto in più punti e gente col pallone e coi cani all’interno.

      1. i nastri si rompono, sia da soli col vento sia ad opera di vandali.
        Le recinzioni no.
        Se non sono sufficienti quelle appena accennate tipo anni 70, si possono mettere più altine.
        In ogni caso due bei cartelli alle due entrate, e quando c’è casino… sia mai che due delle decine e decine di vigili in organico possa passare?

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