I lavori per i nuovi giardini a lago di Como ora possono partire davvero. Oggi, infatti, è stato firmato oggi il contratto d’appalto per i lavori di riqualificazione dei giardini a lago con Helios Consorzio Stabile di Favara (Agrigento). Una sigla giunta dopo le lunghissime verifiche sui requisiti del consorzio e dopo che addirittura amministrazione e privati si erano sfidati in tribunale, salvo poi ‘fare pace’.
A breve sarà quindi concordata la consegna dei lavori. Per quanto riguarda gli interventi oggetto dell’appalto riguardano principalmente:
– la sistemazione dei percorsi del parco;
– la riqualificazione dell’area giochi per bambini con il recupero dei giochi Parisi;
– la realizzazione di un fabbricato denominato “Battery” e dello spazio pubblico circostante dove verranno collocati servizi utili alla cittadinanza e ai turisti che comprendono anche i bagni pubblici;
– la ricollocazione dei vari reperti sparsi nel giardino, creando così un museo all’aperto;
– l’installazione di nuovi corpi illuminanti.
È in previsione un sistema di videosorveglianza. Sono previsti inoltre interventi sul verde mediante rigenerazione superficiale e vegetale delle aree a prato con dotazione di impianti di irrigazione, abbattimento di alberature e siepi e inserimento di nuove essenze. L’importo dei lavori è di 1.852.986,14 euro oltre Iva.
7 Commenti
Lasciate stare gli alberi del parco!Dalle immagini questo progetto é pure brutto
Niente da fare, non si riescono proprio a trovare imprese indigene. Partiranno i lavori, pseudo cantieri, solite transenne di plastica arancione mezze divelte, e si fermeranno per mancanza di qualche autorizzazione.
3/6 decenni
Solito commento del ca220 perché i lavori sul lungolago a febbraio saranno finiti, e se secondo lei i giardini come sono adesso stanno bene, si faccia vedere ma da uno bravo.
Fatelo tutte in asfalto, tanto sul verde non si potrà passare.
Quindi da Piazza Cavour al Monumento ai Caduti ci saranno cantieri senza soluzione di continuità. Che “meraviglia”
Temo che le aree coperte diventeranno area di rifugio, come già avviene nei vari porticati presenti in città