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Como, per bar, ristoranti e mercati: riduzione 30% tassa di occupazione, ampliamento tavolini fino al 30 giugno. I dettagli

Come noto con la fine dello Stato di Emergenza covid, oggi è l’ultimo giorno, diverse misure in vigore vanno a decadere. Non parliamo solo di green pass e mascherine ma anche dei sostegni al settore della ristorazione che a Como hanno portato all’aumento dello spazio dedicato ai tavoli di bar e ristoranti e alla sospensione della tassa di occupazione del suolo pubblico.

Per andare incontro alle richieste degli esercenti, e soprattutto perché tra due mesi si vota, oggi la giunta comunale ha approvato le “misure di sostegno al tessuto economico della città proposte dall’assessore al Commercio e alle attività produttive Marco Butti”. Così fa sapere l’amministrazione.

Che spiega: “Queste misure sono state pensate fino alla fine di giugno per accompagnare l’economia locale verso una fase di progressiva ripresa, in seguito al lungo periodo di sofferenza a causa della pandemia e tenendo conto che proprio oggi termina lo stato di emergenza. La decisione è stata assunta anche alla luce delle richieste avanzate.”

COSA SUCCEDE

Le concessioni di occupazione suolo pubblico e/o ampliamento già emesse saranno confermate fino al prossimo 30 giugno su esplicita richiesta degli interessati.

Come previsto dalla normativa statale, da domani l’occupazione del suolo pubblico tornerà a titolo oneroso. Sempre su richiesta degli interessati, saranno confermate fino al 30 giugno anche le concessioni rilasciate alle attività di ristorazione in via eccezionale e temporanea per occupare con tavolini e sedie gli stalli di sosta a pagamento. Anche in questo caso l’occupazione sarà a pagamento a partire da domani.

La conferma delle concessioni può essere richiesta entro il 15 aprile sul portale impresainungiorno.it.

Infine, è stata approvata la riduzione del 30% del Canone Unico Patrimoniale e del Canone Mercatale, rispettivamente per le occupazioni che non costituiscono ampliamento dovuto alla normativa emergenziale e per le occupazioni dei posteggi del commercio su suolo pubblico (mercato mercerie, mercato annonario, mercato albate) fino al 30 giugno. Quindi sconto sull’occupazione ma gli ampliamenti si pagano al 100%.

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3 Commenti

  1. Forse è opportuno ricordare che l’allargamento delle aree esterne agli esercizi era stato voluto per consentire il cosiddetto “distanziamento sociale”. In realtà è andata come tutti vediamo: i tavoli non si sono distanziati, ma moltiplicati; tavoli ovunque, occupando con il beneplacito del Comune, gli spazi più impensabili: un esempio per tutti ? Piazza Volta a Como; un vero bazar; mancano solo gli ambulanti che vendono cocco e bomboloni.
    Di questo passo, chiederanno di poter mettere i tavoli nella cattedrale, ma un voto val bene un travolo.
    Andrea Marcenaro – Il Foglio 28 ottobre 2020 – ricordava che il reddito medio degli imprenditori di ristoranti e alberghi, 100 mila su 120 mila, è sui 13 mila euro lordi annui; contando tutti i 120 mila balza intorno ai 15 mila; sempre lordi, sempre all’anno
    Secondo i dati dell’anno 2018 il reddito medio dichiarato dagli imprenditori titolari di ditte individuali è di 20.940. Circa 120 euro in più del reddito medio dichiarato al Fisco dai lavoratori dipendenti.
    Albergatori, ristoratori e baristi andranno quindi inclusi a pieno titolo tra i martiri, votati al sacrificio nell’interesse della comunità.
    Perchè, dunque, se non lo spirito di sacrificio può indurre ad aprire un bar, subito, non appena un locale in città viene lasciato libero da altro negozio? Non è forse meglio cercare un impiego stabile come dipendente

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