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IL COMO IN SERIE A DOPO 21 ANNI. LA CITTÀ PAZZA DI GIOIA IN FESTA (E SPUNTA VARDY)

Il Como torna in Serie A dopo 21 anni (qui il video della squadra che alza la Coppa) grazie al pareggio per 1-1 con il Cosenza al Sinigaglia ma soprattutto per la concomitante sconfitta del Venezia a La Spezia per 2-1. Classifica finale: Como 73, promosso direttamente in A, e Venezia 70 ai playoff.  Sinigaglia gremito e sugli spalti due sorprese: Thierry Henry (sotto anche abbracciato a Gianluca Zambrotta), azionista del club lariano, e Jamie Vardy, centravanti leggendario del Leicester accostato al Como nella scorsa sessione di mercato.

Ma ora spazio alla festa di una città di Como pazza di gioia, con tanto di fuochi d’artificio sopra lo stadio. Dopo la carrellata enorme di foto e video, trovate la cronaca del match con il Cosenza di Alessandro Gazzolo.

LA FESTA TRA LUNGOLAGO E STADIO IN DIRETTA

LA FESTA DENTRO LO STADIO, SFOGLIA LE 15 FOTO QUI SOTTO NELLA GALLERY 

LA FESTA FUORI DALLO STADIO, SFOGLIA LE 17 FOTO NELLA GALLERY QUI SOTTO

LA CRONACA  Il primo tempo del Sinigaglia per i padroni di casa è stato davvero complicato. Il Como è sembrato sterile e poco ispirato, mentre il Cosenza, senza pressioni, è risultato efficace e ordinato. Nonostante l’inizio aggressivo della formazione di Roberts, infatti, è stato subito il Cosenza ad andare ad un passo dal vantaggio, al minuto 8: parabola a spiovere di Florenzi sul secondo palo su calcio d’angolo, uscita a vuoto di Semper, testata di Tutino e miracoloso intervento sulla linea di Iovine.

La risposta del Como è arrivata solo 5 minuti più tardi con un destro di Cutrone terminato alto sopra la traversa. Dopo questo tentativo del proprio numero 10, però, i lariani, forse anche scossi dalla notizia del vantaggio del Venezia in Liguria, si sono lentamente sciolti, lasciando campo al Cosenza.

I rossoblù, approfittando di questa fase passiva del Como, sono cresciuti e hanno trovato il gol del vantaggio alla mezz’ora. Lo 0-1 nasce da una grande uscita palla dal basso e dalla troppa libertà concessa in fascia a Zuccon, che rientrando sul mancino, ha trovato sul secondo palo la sponda aerea di Florenzi, abile ad andare in cielo e a servire l’assist per il ventesimo centro in campionato di Tutino. Gli azzurri hanno provato, nell’ultimo quarto d’ora, a spaventare la porta di Micai, ma i tentativi deviati di Da Cunha e Cutrone non hanno trovato lo specchio. Il Como, per tentare la rimonta, deve scrollarsi di dosso il peso della partita e avere meno fretta di provare a colpire la retroguardia della squadra di Viali.

Roberts, per gli ultimi 45 minuti della stagione regolare, muove alcune pedine dalla panchina. Entrano infatti nell’intervallo Verdi e Baselli ed escono Strefezza e Bellemo, decisamente sottotono. Grazie anche alle mosse del proprio tecnico il Como comincia indemoniato la ripresa, andando per due volte a centimetri dal pareggio. Prima Cutrone centra Meroni da pochi passi sugli sviluppi di un calcio d’angolo e poi Gabrielloni manca l’appuntamento con il cross teso di Sala ad un paio di metri dalla porta di Micai. Proprio l’estremo difensore del Cosenza, al minuto 55, stesso momento in cui lo Spezia pareggia i conti con il Venezia, compie un vero e proprio miracolo salva risultato. Gabrielloni serve Verdi in area, il numero 90 aggancia e conclude con la punta, trovando però la straordinaria risposta del portiere ospite.

Il Como, nonostante il massimo sforzo non trova la via del gol, ma ad aiutarlo ci pensa ancora una notizia dal Picco: lo Spezia ha ribaltato completamente il Venezia con Esposito. Il Cosenza è completamente schiacciato nella propria area di rigore, ma alla prima discesa della ripresa è pericolosissimo. Marras semina il panico sulla linea di fondo e mette a rimorchio per Florenzi che, completamente libero, cestina però il pallone del possibile raddoppio sparando incredibilmente alle stelle dall’altezza del dischetto del rigore. Dal possibile 0-2, in 3 minuti, si passa a una doppia clamorosa chance per l’1-1. Cutrone, infatti, nel giro di 30 secondi, manda a lato di millimetri per due volte il pallone del pari, prima con deviazione di Camporese e poi con una volee da dentro l’area di rigore. L’1-1 però è solo rimandato di qualche istante e il protagonista è sempre il 10 biancoblu. Su una palla vagante in area l’ex Milan è il più lesto di tutti ad agganciarla e Meroni in netto ritardo lo stende: per Manganiello non ci sono dubbi, calcio di rigore.

A prendersi la responsabilità di spedire in porta il pallone più pesante della stagione è Simone Verdi: rincorsa breve e destro incrociato che batte Marson, entrato al posto dell’infortunato Micai. Il Sinigaglia, complice la combinazione di risultati favorevoli, è una vera e propria bolgia e spinge il Como. Poi il triplice fischio e spazio a invasione di campo e grande festa.

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15 Commenti

  1. Ricordo quando era in serie A appunto 21 anni fa..mentre stavo col mio ex fidanzato tifoso Como e di Como dintorni, ai tempi di Preziosi..aveva mezzo metro sotto i piedi dalla gioia…ancora ad oggi sarà così..avevo visto una scaletta dalla C-B-A…Bravi! Ora rimanereci però..😊

  2. Una delle pochissime realtà che a Como pensa in GRANDE. Respiro internazionale, competenza ma anche partecipazione sul territorio. Chissà che qualcun altro non prenda ispirazione…

  3. Bellissimo assistere a tanta partecipazione.
    Finalmente la gente scende per le strade per dare testimonianza sulle importanti tematiche che attanagliano la nostra società.
    Si riaccende la speranza per un mondo migliore.

  4. L’aurora boreale a queste latitudini e nel mese di maggio? È impossibile almeno che non si sia spostato l’asse terrestre. Comunque bellissimo e chi se ne frega.
    stiAmo ArrivAndo

  5. Grande Como, un campionato stupendo, ultima partita con brivido, ma la serie A è certezza!
    Complimenti alla redazione per la tempestività dell’articolo e per gli ottimi video e foto.

  6. Nel sesto video qui pubblicato, dopo il decimo secondo si riesce a vedere pure il bagliore rosso dell’aurora boreale, direte e chissene frega, si 🤣 peró associare un evento bellissimo come la qualifica del Como con un altrettanto evento meraviglioso, e a quanto dire epocale, mi sembrava bello!!!

      1. C’è una tempesta solare fortissima in corso , ne parlano tutti , capisco che non si tratta di calcio, ma oltre a quello esiste anche altro , anziché dare dei cretini agli altri leggere o seguire altro rispetto alla gazzetta o studio sport magari….

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