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Como, stavolta la bomba è esplosa: sciopero nei nidi. I sindacati: “Rapinese e Roperto muti”. Cosa succede

La chiusura dei nidi in città voluta dal sindaco Alessandro Rapinese e dalla vice, assessore ai Servizi Sociali, Nicoletta Roperto è la prima questione. Ma non solo, c’è anche il tema delle assunzioni. Il clima a Como diventa rovente e molto. Tanto che i sindacati hanno proclamato uno sciopero (qui le cronache e i dettagli di questi mesi). Ecco quanto rivendicano e denunciano Cgil, Cisl e Uil:

FP CGIL, CISL FP e UIL FPL proclamano uno sciopero per l’intera giornata del 20 giugno del personale dei nidi comunali di Como per rivendicare assunzioni pubbliche tramite concorsi e la riapertura delle sedi che l’amministrazione intende chiudere a favore delle convenzioni con i privati, che compromettono la continuità e la qualità del servizio.

A pesare sulla decisione assunta dal personale nell’assemblea del 3 giugno, molto partecipata, è stata la totale assenza di risposta alla richiesta di incontro con sindaco e vicesindaca, nonostante la raccolta firme di tutto il personale.

L’amministrazione, pertanto, si è sottratta al dialogo e al confronto con i propri dipendenti, i quali chiedevano legittimamente quali fossero le prospettive del servizio e come sarebbe stata gestita la convivenza con gli enti del terzo settore.

Al silenzio dell’amministrazione, rispondiamo con lo sciopero per esprimere la nostra contrarietà alla decisione di privatizzare e razionalizzare il sistema dei nidi pubblici di Como.

Stefania Macrì fp CGIL
Nunzio praticò CISL FP
Massimo Coppia UIL FPL

Filiberto Crisci, una vita per le persone disabili: “Ciao Nicoletta, il tuo disprezzo per noi cresce. Come puoi?”

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16 Commenti

  1. Grazie al governo Meloni , i sindaci non ricevono soldi per i servizi e sono costretti a chiudere. Anche se i cittadini pagano le tasse. Fanno tagli e soldi li incasso per loro.

  2. Per l’ennesima volta e con l’ennesimo politicante italiota si predilige il privato e si smantella il pubblico, mettendo nella Hacca le famiglie.
    Attendiamo con ansia la fine del mandato di Rapinese, speriamo che dopo questo giro di giostra riesca a trovare almeno un lavoro nei nidi privati che sta aiutando a lucrare meglio sulle famiglie comasche

  3. Contratto educatrici ANINSEI secondo livello, paga oraria 6€ all’ora… queste sono le paghe delle educatrici delle cooperative che gestiscono quotidianamente a testa 8/10 bambini. Questo è sfruttamento! Vergognatevi!

  4. Programma elettorale di RN del 2022

    2. Asili Nido
    Non importa che il gatto sia bianco o nero: importa che prenda il topo.
    Che cosa intendiamo? Intendiamo dire che l’importante per noi non è chi eroga i servizi (Stato, privato, terzo settore o enti religiosi) ma è importante che il servizio sia eccellente, sufficiente per tutta la cittadinanza e che costi il giusto. Non un centesimo di più.
    Lesson number one
    Ciascun Comune può far fronte alla domanda di posti negli asili nido organizzando l’offerta secondo diverse forme di gestione, anche integrate tra di loro.
    Ci possono essere infatti:
    Asili nido comunali (gestione diretta). Si tratta di strutture educative gestite e coordinate dal Comune attraverso il proprio personale;

    Asili nido in concessione (gestione indiretta). Si tratta di strutture educative comunali affidate in gestione a soggetti terzi;

    Asili nido privati convenzionati (gestione indiretta). Sono strutture private che, avendo superato uno specifico percorso di accreditamento, sono convenzionate con il Comune e offrono gli stessi standard di qualità.

    Lesson number two
    L’Amministrazione Rapinese, oltre a mantenere la gestione diretta, spalancherà le porte alle due forme di gestione indiretta come già ampiamente sperimentato a Bologna.
    Seguiremo l’esempio della città storicamente “rossa” (che però si è aperta ai privati), città in cui l’offerta complessiva del sistema integrato di servizi educativi da 0 a 3 anni conta circa il 40% degli asili nido gestiti indirettamente dal Comune (A Como 0%). Così facendo avremo più posti disponibili per i bambini, salvaguarderemo la qualità del servizio erogato e alleggeriremo la pianta organica comunale in modo da consentire nuove assunzioni per gli altri uffici del Comune oggi sotto organico.
    Si precisa che il Comune di Como eroga già moltissimi servizi avvalendosi di fornitori esterni, servizi apprezzati dall’utenza esattamente come saranno le nuove gestioni degli asili nido.
    Dal sito del Comune sarà possibile consultare tutte le informazioni e iscriversi.
    PS: Attiveremo il servizio “TATA accrediTATA” affinché le famiglie che dovessero avere necessità ulteriori rispetto all’offerta erogata dal nido prescelto, possano avvalersi delle prestazioni di tate selezionate, preparate e certificate dai servizi sociali del Comune di Como, che coprirà una parte dei costi.

  5. Basterebbe rispondere, incontrarsi, spiegare. Sono cose civili e ovvie. Poi ognuno magari rimane sulle sue, ma le preoccupazioni dei lavoratori meritano un minimo di attenzione in più.
    Macchè.

  6. Rivotiamo quelli che hanno avuto le Governato a City quasi interrottamente per 30nni. Loro si che tenevano al bene comune. Se visto. Infatti 90 mila cittadini erano felici e contenti.

  7. Quindi, protestiamo per la chiusura dei nidi…..chiudendo i nidi.
    Geniale.
    Genitori felicissimi, soprattutto in giugno con le scuole chiuse.
    Complimenti! Protesta da secolo scorso.

    1. Fanno bene a scioperare. Gli enti del terzo settore sono in crisi perché con gare sempre più al ribasso non trovano più lavoratori da assumere, perché per fortuna la gente non é più disposta a farsi sfruttare. Quindi o i comuni e lo Stato tornano a pagare in maniera dignitosa il lavoro sociale o non rimarrà più nessuno a fare questo lavoro.

  8. Sindaco incommentabile ma l’assessore è oltre l’imbarazzante. Mai una parola, sembra un soprammobile.
    La questione asili è fondamentale per la crescita della città. Subappaltare ai privati è disgustoso

    1. Nel 2018 è stato appaltato.ai privati la gestione mensa (azienda di Garbagnate)
      chiudendo le mense pubbliche. Entro il 2025 pare che venga realizzato il punto unico di cottura a Como in struttura comunale con gestione privata. Sarà disgustoso, ma lo si fa da.sempre.

  9. Si commenta da solo il silenzio di roperto e sindaco. Vergognosi e irrispettosi…
    Solidarietà massima ai dipendenti dei nidi comunali, alle famiglie e ai bambini.

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