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Il Comune di Como fissa tariffe da 20 a 220 euro per andare sul lago o negli aeroporti, i taxi in rivolta: “Molti non ci andranno più”

Come noto il Comune di Como, soprattutto alla luce dell’immenso flusso turistico degli ultimi anni, ha aumentato il numero delle licenze dei taxi in città. Prima il bando cui sono poi pervenute 26 domande, quindi la correzione delle tariffe (qui tutti i dettagli).

Ma, come si dice, c’è un ma. Ed è grosso come una casa per quanto riguarda proprio rimodulazione delle tariffe. E’ un comunicato di Confartigianato Imprese ad accusare pesantemente l’amministrazione del sindaco Alessandro Rapinese.

Lo pubblichiamo integralmente, senza sintesi:

APPROVATE LE NUOVE TARIFFE TAXI.  “DECISIONE NON CONDIVISA CHE FAVORIRA’ GLI ABUSIVI”

“Ad oggi non sussiste alcun accordo tra l’associazione di categoria e l’Amministrazione comunale di Como rispetto alla revisione delle tariffe dei Taxi. Quanto deliberato dall’Amministrazione lo abbiamo appreso solamente dalla stampa”.

Così la categoria Taxi di Confartigianato Imprese Como manifesta apertamente il proprio malcontento di fronte a una decisione presa dall’Amministrazione comunale di Como di cui sono venuti a conoscenza a delibera ormai licenziata.

“Ci stupisce e ci rammarica che, dopo numerosi confronti, e soprattutto, a una settimana dalla convocazione della Commissione consultiva Taxi, si sia preso questo provvedimento, dannoso per la categoria, affermando tra l’altro che i contenuti siano stati condivisi e concertati con i rappresentanti associativi – proseguono da Confartigianato -. Siamo sempre stati aperti al dialogo, al fine di trovare soluzioni soddisfacenti per i lavoratori e per i clienti: non ci saremmo mai aspettati questa presa di posizione che ci penalizza e che porterà a registrare disservizi”.

A suscitare il rammarico dei tassisti è la volontà dell’Amministrazione di aggiornare l’adeguamento delle attuali tariffe che non rispettano i parametri Istat.

“Nel corso degli incontri che si sono tenuti con l’Amministrazione comunale, la categoria aveva proposto delle “tariffe fisse”, non delle “tariffe massime garantite” che, in alcune tratte, risultano essere fortemente inferiori rispetto ai reali costi sostenuti. Sarà pertanto inevitabile che molti rifiuteranno di svolgere questi servizi, non certo per mancata volontà, ma perché non rispettose di alcuni parametri che non possono essere trascurati. L’adeguamento delle tariffe era arrivato a seguito delle segnalazioni dell’autorità che sono state recepite solo parzialmente. Ora ci troviamo di fronte a una scelta che danneggia coloro che, come noi, lavorano nella legalità, con il conseguente e inevitabile incremento degli abusivi. Auspichiamo, pertanto, una revisione delle tariffe e, con lo stesso spirito di collaborazione che abbiamo sempre dimostrato, ci mettiamo a disposizione per confrontarci e risolvere una situazione che potrebbe solo portare a risvolti negativi, anche in tema di rispetto delle regole e garanzia di servizi all’interno della Città”, concludono.

PER APPROFONDIRE:

Como-Brunate 32 euro, Como-Menaggio 105: l’Autorità corregge il Comune, le nuove tariffe dei taxi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

22 Commenti

  1. Tutti che parlano senza nemmeno sapere… Lo sapete quanto costa una licenza per un tassista? Lo sapete quanto ci vuole per ammortizzare la licenza? Prima di parlare informatevi … Un tassista per prendere una licenza fa il mutuo… Perché non la regalano .. come minimo costa €150.000 euro adesso a Como nn so ma minimo è quella cifra … Io voglio vedere se vengono a toccare il vostro lavoro se parlate ancora così

  2. Non capisco perché a differenza di tutte le altre attività la concorrenza sia vietata. Perché? In una città con tantissimi anziani l’ auto pubblica dovrebbe essere alla portata di tutti almeno come in spagna.

    1. La concorrenza non si può fare con tariffe predeterminate, se si vuole la concorrenza i tassisti sarebbero liberi di spennarti quando c’è molta richiesta e farti degli sconti quando c’è poco lavoro (che è poi quando il taxi non ti serve), in pratica proprio come fa uber….

  3. Uber ??? Ma per piacere !!!
    Nella città di Como (che nn è Milano ) strabastano i servizi già esistenti di taxi ed ncc regolari , a mio modesto parere !!
    La battaglia dev’essere far sparire gli abusivi !!

    1. Io sono padre di un tassista di torino nel 1997 a mio figlio licenziato dal lavoro comprai la licenza taxi al costo,di 125 milioni ,con la mia liquidazione e risparmi di una vita .Ora tra abusivi ,Uber ,ncc, i guadagni si sono ridotti e non basta vogliono liberare le licenze .Credo che tutto questo non si onesto x chi a fatto sagrifici

  4. i soliti piangina per i quali non va mai bene niente. Urge autorizzare altre compagnie – Uber e simili – in modo che ci sia concorrenza come in tutti i campi. Corporazioni e Ordini vanno eliminati.

  5. Quando mio nonno faceva il tassista, tenute le debite proporzioni, ricordo che le tariffe erano umane. Qui invece vedo un cicnìn di avidità, come a dire “mi pagate anche per il tempo in cui sto fermo”. D’altra parte, quando si ha di fatto una corporazione e non la libera concorrenza, la cultura d’impresa va a quel paese: come spesso in Italia.

    1. Uber subito! molto più facile da utilizzare quando non hai una fermata taxi vicina, con il gps arrivano nel punto esatto ed il prezzo della corsa lo sai in anticipo e non cambia nemmeno in caso di traffico maggiore. Usato in Spagna, Germania, Francia, Usa… semplicemente avanti anni luce!

    2. La rivendicazione di Confartigianato fa semplicemente ridere (per non piangere): 1 – si lamentano per la mancanza di concertazione ma le tariffe sono state imposte al Comune dall’Autorità; 2 – gli importi deliberati sono da intendersi come tariffe massime applicabili per tratta, e non fisse come richiesto dalla categoria, ma si lascia presagire un aumento degli abusivi, che così terranno i prezzi più bassi rispetto a quelli indicati, e al contempo si dichiara che le suddette tariffe sono inferiori al reale costo delle corse. Quindi si può tranquillamente dire tutto e il contrario dello stesso, come da decenni siamo stati abituati dal mediatismo: e ci credo che le cose vanno sempre peggio……

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