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A Como rivolta dei taxisti contro il Comune: “Le nuove tariffe favoriscono gli abusivi. Molti rifiuteranno i clienti”

Come noto il Comune di Como, soprattutto alla luce dell’immenso flusso turistico degli ultimi anni, ha aumentato il numero delle licenze dei taxi in città. Prima il bando cui sono poi pervenute 26 domande, quindi la correzione delle tariffe (qui tutti i dettagli). Ma, come si dice, c’è un ma. Ed è grosso come una casa per quanto riguarda proprio rimodulazione delle tariffe. E’ un comunicato di Confartigianato Imprese ad accusare pesantemente l’amministrazione del sindaco Alessandro Rapinese.

Lo pubblichiamo integralmente, senza sintesi:

APPROVATE LE NUOVE TARIFFE TAXI.  “DECISIONE NON CONDIVISA CHE FAVORIRA’ GLI ABUSIVI”

“Ad oggi non sussiste alcun accordo tra l’associazione di categoria e l’Amministrazione comunale di Como rispetto alla revisione delle tariffe dei Taxi. Quanto deliberato dall’Amministrazione lo abbiamo appreso solamente dalla stampa”.

Così la categoria Taxi di Confartigianato Imprese Como manifesta apertamente il proprio malcontento di fronte a una decisione presa dall’Amministrazione comunale di Como di cui sono venuti a conoscenza a delibera ormai licenziata.

“Ci stupisce e ci rammarica che, dopo numerosi confronti, e soprattutto, a una settimana dalla convocazione della Commissione consultiva Taxi, si sia preso questo provvedimento, dannoso per la categoria, affermando tra l’altro che i contenuti siano stati condivisi e concertati con i rappresentanti associativi – proseguono da Confartigianato -. Siamo sempre stati aperti al dialogo, al fine di trovare soluzioni soddisfacenti per i lavoratori e per i clienti: non ci saremmo mai aspettati questa presa di posizione che ci penalizza e che porterà a registrare disservizi”.

A suscitare il rammarico dei tassisti è la volontà dell’Amministrazione di aggiornare l’adeguamento delle attuali tariffe che non rispettano i parametri Istat.

“Nel corso degli incontri che si sono tenuti con l’Amministrazione comunale, la categoria aveva proposto delle “tariffe fisse”, non delle “tariffe massime garantite” che, in alcune tratte, risultano essere fortemente inferiori rispetto ai reali costi sostenuti. Sarà pertanto inevitabile che molti rifiuteranno di svolgere questi servizi, non certo per mancata volontà, ma perché non rispettose di alcuni parametri che non possono essere trascurati. L’adeguamento delle tariffe era arrivato a seguito delle segnalazioni dell’autorità che sono state recepite solo parzialmente. Ora ci troviamo di fronte a una scelta che danneggia coloro che, come noi, lavorano nella legalità, con il conseguente e inevitabile incremento degli abusivi. Auspichiamo, pertanto, una revisione delle tariffe e, con lo stesso spirito di collaborazione che abbiamo sempre dimostrato, ci mettiamo a disposizione per confrontarci e risolvere una situazione che potrebbe solo portare a risvolti negativi, anche in tema di rispetto delle regole e garanzia di servizi all’interno della Città”, concludono.

PER APPROFONDIRE:

Como-Brunate 32 euro, Como-Menaggio 105: l’Autorità corregge il Comune, le nuove tariffe dei taxi

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