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Ticosa, 450 posti auto tra un anno. Piano bonifica: in giunta entro fine mese

Come d’incanto, nella selva di dichiarazioni, ipotesi e progetti che per anni ha infestato la spianata di via Grandi, spunta un germoglio fresco di novità che pare aver forma definita.

Chiaro: il passaggio dello scorso 23 luglio, con la Ticosa tornata in via definitiva di proprietà e nella disponibilità del Comune di Como, è stato l’additivo necessario per movimentare assessori, uffici e dirigenti.

Così settembre porta un’accelerazione vigorosa dopo anni di limbo. Il trittico di assessori coinvolti nel progetto Ticosa si sta muovendo rapidamente.

Sul fronte ambientale, leggi bonifica, è operativo Marco Galli (Verde). Per la realizzazione del parcheggio il testimone è in mano a Vincenzo Bella (Lavori Pubblici). Per una progettualità di medio lungo periodo che possa superare la semplice (pur necessaria) realizzazione di un parcheggio a raso è attivo Marco Butti (Urbanistica).

Il punto di partenza, necessario a ogni successiva azione, naturalmente è bonifica dell’ormai mitologica Cella 3, area tuttora da ripulire da veleni e inquinanti.

Il resto dell’area è stato risanato da tempo e attende solo di essere certificato. Sono due le ipotesi sul tavolo. La prima prevede una bonifica totale della Cella, che porterebbe quindi a una purificazione definitiva e totale della spianata, al costo di circa 3 milioni.

Nel secondo caso si prevede la copertura della Cella. Di fatto un tappo che chiuda gli inquinanti sottoterra. Una cristallizzazione dell’esistente, soluzione temporanea (accettabile, in termini di Legge, per un parcheggio ma non per eventuali altre opere dovessero essere realizzate: abitazioni, cinema, parchi o supermercati) ma giudicata efficace. In questo caso la spesa prevista non è ancora definitiva, in Comune stanno ancora limando i dettagli, la forbice ipotetica resta ampia con una cifra oscillante tra i 500mila euro e il milione.

Entro la fine di questo mese Galli porterà in giunta le due ipotesi e l’esecutivo deciderà quale licenziare. L’opzione due evidentemente è la più appetibile non solo per l’evidente risparmio (e l’amministrazione deve fare i conti con quel che ha in cassetta) ma perché offre – virtualmente – la stessa resa di una bonifica profonda.

A conti fatti, superato questo passaggio, entro 12 mesi il parcheggio dovrebbe essere realizzato senza particolari problemi, d’altronde, concedendo un minimo di semplificazione, si tratta di asfaltare una spianata.

Considerando una Cella 3 bonificata o tappata gli stalli a disposizione potrebbero arrivare a 450. Qualora la Cella (ma al momento non è tra le ipotesi opzionate) venisse semplicemente isolata dal resto dell’area il numero scenderebbe a 350.

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