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Como, traffico al collasso. Affondo dell’ex assessore: “I mille parcheggi in più e i piani viabilità dove sono?”

I Balocchi nella forma storica non ci sono più, il periodo dello shopping prenatalizio è finito eppure basta una domenica tiepida di fine dicembre per ripiombare la viabilità di Como bel caos totale. Nel pomeriggio di oggi, complice la voglia di fare due passi e il sole splendente, il traffico verso la convalle è letteralmente impazzito tra file interminabili, auto a passo d’uomo e l’immancabile ricerca del parcheggio, spesso lunghissima. Il tutto con la consueta beffa: attorno alle 17, zero posti liberi nell’autosilo di Como Lago, una manciata in via Auguadri, e ben 530 su 630 al Valmulini.

Una situazione che ha fatto tornare qualche ricordo – spolverato di polemica – all’ex assessore all’Urbanistica della giunta Landriscina, Marco Butti, ai tempi finito più volte nel mirino (anche dell’attuale sindaco, allora all’opposizione) per situazioni molto simili, che peraltro quest’anno si erano già verificate anche il 7 e 8 dicembre, quando era scattata anche la chiusura temporanea di via Milano Alta.

“Anni di interrogazioni, articoli, critiche per il traffico a Como, sotto Natale – ha scritto su X – Ieri e oggi, dopo uno tra i Natali più tristi, è esploso il traffico. Piani viabilistici e della sosta? Lamentele di cittadini, ambientalisti e politici, un tempo super attivi che fine hanno fatto?”. A oggi, in effetti, al netto dell’imminente traduzione in atto dei provvedimenti sulla sosta per i residenti e delle tariffe vulcano da 3 euro all’ora per tutto il giorno, sul fronte specifico della viabilità nulla o quasi si è mosso rispetto a inizio mandato.

Ma anche sul tema dei posteggi – al di là del ‘cambio colore’ di molte strisce in città – secondo l’ex assessore qualcosa non ha funzionato finora. Ad esempio la mancata realizzazione dei 1000 posti in Ticosa ai quali si sarebbero dovuti sommare i 350 nell’area ex Stecav (progetto sostanzialmente accantonato, quest’ultimo).

“Certo – rimarca infatti Butti – se ci fossero stati anche la metà dei parcheggi millantati in campagna elettorale, forse il delirio sarebbe potuto essere minore. La situazione si potrà verificare anche in futuro quando il brand Como, non di certo eventi organizzati da ‘Rapinoia’, porterà visitatori in città”.

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