A gennaio è stato avviato il nuovo servizio di illuminazione pubblica voluto dalla giunta Landriscina che nel 2018 aveva acquisito i pali da Enel Sole e ha poi deciso di affidarne la gestione a Consip e quindi alla società Green City Lights.
Importanti i risultati sul campo illustrati oggi nella conferenza stampa a cui ha presenziato anche il giornalista tv Paolo Del Debbio che ha coordinato gli interventi (video sotto).
In pochi mesi: 4,800 pali già riqualificati sui 7200 della città, segnalazioni di guasti ridotte a un quarto e un importante lavoro di illuminazione artistica sui monumenti cittadini, senza dimenticare l’installazione delle lampade storiche con la tecnologia a led in via Vittorio Emanuele e via Rusconi.
C’è il primo sì: al Comune (con le buone o con le cattive) 8.600 lampioni Enel Sole
“Questo era un argomento che mi stava particolarmente a cuore – ha spiegato il sindaco Mario Landriscina – nulla è stato lasciato al caso, stiamo lavorando con aziende serie e in pochi mesi siamo riusciti a vedere i frutti di tanto lavoro. Sono soddisfatto ma continuerò a stare con il fiato sul collo a tutti”.
Il servizio di City Green Light ha una durata di 9 anni e riguarda la gestione e la manutenzione della pubblica illuminazione, comprensiva della fornitura dell’energia elettrica nonché dell’efficientamento energetico tramite la riqualificazione impiantistica. I costi a carico dell’amministrazione comasca saranno di 11milioni e 200mila euro in 9 anni (1milione e 700mila euro all’anno) mentre gli investimenti a carico del gestore valgono 5milioni e 500mila euro.
“A fine giugno erano già stati riqualificati 4.800 dei 7.200 pali cittadini con il passaggio alle lampade a led con luce verso il basso per diminuire l’inquinamento luminoso – ha spiegato l’ingegner Longoni – contiamo per fine anno di terminare il lavoro. Solo nel centro storico verranno mantenute le lampade in rame storiche che sono state adeguate con l’innesto dei led. Siamo riusciti anche a recuperarne una trentina che ripristineremo in via Vittorio Emanuele e via Rusconi dove invece in passato erano stati installati pali moderni”.
C’è poi un’interessante novità per quel che riguarda l’illuminazione dei monumenti storici. “Sono vent’anni che a Como si parla di illuminazione pubblica e finalmente abbiamo portato ai cittadini un servizio degno della città di Volta – ha commentato l’assessore Gervasoni – Per me però era fondamentale pensare anche ai tanti monumenti che abbiamo in città, per valorizzarli attraverso la luce. Per questo motivo è già stata riqualificata l’illuminazione del Monumento ai Caduti e prima dell’autunno si farà un lavoro analogo per la Casa del Fascio e la basilica di Sant’Abbondio. Inoltre stiamo valutando la possibilità di illuminare dall’anno prossimo alcuni tratti delle mura cittadine, in particolare Porta Torre e Torre Pantera”.
“E’ un onore e un piacere lavorare in questa città per la sua storia e il suo pregio – ha spiegato il direttore commerciale di Green City Lights Cosimo Birtolo – Il nostro primo obiettivo è l’adeguamento normativo e la messa in sicurezza dell’impianto ma anche far fruire al cittadino le strade in modo sicuro. Per noi inoltre è importantissimo il rapporto con il cittadino: il nostro numero verde è a disposizione tutti i giorni h24 per le segnalazioni”. E in questo senso i dati raccolti sono positivi. “In sei mesi è stato ridotto a un quarto il numero delle segnalazioni e dei guasti o disservizi – ha aggiunto l’ingegner Longoni – quando è stato attivato il servizio a gennaio avevamo 207 segnalazioni aperte, a giugno erano 57″.
3 Commenti
A quando la sistemazione dei lampioni “raccogli moscerini” del centro storico?
Applausi per Mario II !
Almeno una cosa buona l’ha fatta..
Ora sistemare l’illuminazione di via oltrecolle e viadotto ballerino?
Bene, direi che ce n’è abbastanza per dichiarare l’amministrazione Landriscina come la più splendente che la città ricordi.