Da venerdì 6 novembre è tornato in distribuzione ComoZero Settimanale.
Ci trovate, come sempre, negli oltre 100 totem tra Como e il lago.
Questa settimana vi parliamo dell’eterna dualità sul fronte cittadino: il fallimento della gestione pubblica e la l’iniziativa privata: parliamo di rinascite urbanistiche tra ex strutture industriali, conventi e monasteri che vanno a nuova vita, confrontandoli con l’immobilità amministrativa su tragedie note come ex Baden Powell, Ostello e Ticosa.
Prima però, una notizia più che attesa: a fine novembre torna la Città dei Balocchi (qui la news ufficiale) e quest’anno, dopo la pausa forzata del Natale scorso, l’edizione si presenta con molte novità: dal tema principale, al rilancio alla grande di piazza Roma, agli eventi ai giardini a lago. Sul giornale, diverse anticipazioni.
Per tornare al tema di questo numero invece vi raccontiamo la storia dell’ex orfanotrofio, ormai allo sbando, che il Comune da anni non riesce a vendere.
Continuiamo poi con l’ex monastero San Lorenzo e la ex chiesa Sant’Antonio Abate, edifici pronti ad essere recuperati.
Altre ottime notizie. Infatti le due ex tintostamperie Valmulini e Napoleona saranno trasformate in spazi residenziali e uffici professionali, senza dimenticare gli edifici che verranno adibiti per attività culturali.
Ecco l’esempio più lampante tra pubblico e privato: l’Ostello Bello e quello di Villa Olmo.
Altro scandalo, il Museo Giovio. Chiuso da marzo 2020, nel dettaglio vi raccontiamo cosa è successo. E ci sono novità, per nulla buone.
Ora il progetto di Mola Tv, lanciato dalla famiglia Hartono (proprietari del Como 1907), appena entrata anche nel panorama dello streaming italiano.
Pagina di Lago. Il tema è sempre e solo uno: la chiusura della statale Regina per il cantiere per Variante della Tremezzina. Questa settimana vi portiamo la denuncia dei baristi che rischiano di perdere molti clienti abituali, soprattutto tra i pendolari.
Chiudono la cultura, gli appuntamenti e la vostra adorata enigmistica.
