Sicuramente ha inciso l’episodio di oggi, spingendo l’amministrazione a un nuovo intervento.
Coronavirus, in via Leoni non stanno a casa: mamme, partitella, panchine piene. La Locale identifica tutti: “E’ pericoloso, separatevi”
Così con due comunicati Palazzo Cernezzi si appella alla responsabilità dei cittadini. In primis il sindaco Mario Landriscina:
Purtroppo ancora oggi si sono verificati numerosi assembramenti e troppa gente, anche di fasce di età molto diverse, circola imprudentemente non solo sul lungo lago, ma in molti quartieri della città.
In alcune situazioni è intervenuta la polizia locale e analogo sforzo è condotto continuamente dalle altre forze di Polizia a cui dobbiamo grande riconoscenza per questo ulteriore impegno.
Si richiama ancora una volta tutta la popolazione ad assumere comportamenti responsabili a tutela innanzitutto di se stessi ma anche di quanti, familiari, amici, conoscenti, possono essere coinvolti inconsapevolmente.
Bisogna capire che l’unica vera arma che abbiamo è evitare il contagio!
Rispettiamo e valorizziamo in questo modo anche l’enorme lavoro che, pagando un prezzo altissimo, tutti gli operatori della sanità stanno profondendo per salvare quante più vite possibile.
Restiamo a casa e favoriamo peraltro così il prezioso lavoro di quanti ci devono assicurare tutte quelle attività di cui non possiamo fare a meno.
Restiamo a casa! Per rispetto e per amore di noi stessi e di chi ci sta a cuore.Non si escludono ulteriori e urgenti provvedimenti quali la chiusura di cimiteri, parchi e giardini per dare un ulteriore messaggio educativo e far capire a tutti la reale portata della situazione.
Poi in un’altra comunicazione, il Comune è molto chiaro circa il fine settimana, i giardini, i parchi e il lungolago:
Il Comune di Como ricorda che per i servizi urgenti riguardanti la fornitura di spesa e farmaci o altri beni primari è attivo il Centro Operativo Comunale tutti i giorni dalle ore alle 20.00, contattabile al numero 031/252770 e all’email coc.como@comune.como.it.
Si invitano ancora una volta tutti i cittadini a evitare qualunque spostamento non necessario. In particolar modo gli spostamenti non essenziali dovranno essere evitati nel weekend, anche e soprattutto nei classici luoghi di aggregazione come parchi e giardini, il lungolago, etc.
Soltanto con la collaborazione di tutti l’emergenza si potrà risolvere quanto prima, permettendoci di tornare alle normali abitudini.
5 Commenti
Amministrare non significa solo istituire un servizio telefonico , perché il sindaco non trova una soluzione per aumentare i posti letto in altre strutture temporanee? Un sindaco ha pieni poteri in ambito sanitario .
Un’altra opzione potrebbe essere, oltre a quella di incrementare la forza lavoro da destinare alle consegne a domicilio, quella di favorire la spesa on line con ritiro al supermercato (ad orari ben determinati), di modo da velocizzare al massimo l’arrivo e l’uscita. Alcuni supermercati già forniscono questa possibilità, ma anche in tal caso, vista l’elevata domanda, i tempi di evasione non sono brevi.
Sono d’accordo anche io. A mio parere si dovrebbero ridurre gli orari di apertura a favore della predisposizione degli ordini online a porte chiuse (come per i ristoratori).
Concordo col signor Gigi: nelle varie piattaforme on line ci sono attese bibliche, oggi ho dovuto per forza optare x una spesa “di persona”, ne avrei fatto a meno, ho indossato mascherina e guanti, la distanza è stata rispettata da tutti e c’erano operatori che continuavano a pulire. Non faccio i nomi ma se si uniformassero tutti con liquido igienizzante all’entrata e all’uscita sarebbe perfetto. Inoltre io ho cercato di pulire al meglio pure il carrello. Ce la dobbiamo fare a sconfiggere questo mostro!
Concordo ma deve essere fatto qualcosa anche per agevolare le spese on line ai supermercati. Le file di persone all’entrata sono fonti di potenziali contagi, anche perché il buon senso dice di mantenere 1 metro di distanza ma il buon senso, come noto, non ce l’hanno tutti, e spesso si rimane in fila anche 1 ora! E in un ora di tempo non c’è metro che tenga, se uno dovesse avere il virus. Pertanto, allo scopo di ridurre ai minimi termini i rischi di potenziale contagio, devono essere trovati immediatamente incentivi o comunque soluzioni per aiutare i supermercati, incrementando del 1000 per cento le consegne a domicilio.
Favorendo ed incrementando il servizio di spese on line gli stessi supermercati potrebbero meglio gestire i rifornimenti, potendo monitorare in tempo reale, con gli ordini on line, l’entità e la tipologia degli ordini pervenuti.