Il decreto Aprile arriverà a un passo da maggio. Dovrebbe essere firmato dal premier Conte subito prima del 25 aprile.
Un documento che muoverà, secondo le intenzioni, ben 70 miliari di euro. 30 dei quali per garantire liquidità alle aziende e 15 per gli ammortizzatori sociali.
Sostegno alle famiglie con il reddito di emergenza (a patto che non abbiano altri redditi da lavoro, pensioni, rendite o altre forme di sostegno pubblico), almeno un altro mese di ammortizzatori sociali, bonus per autonomi e cococo che salirà da 600 a 800 euro per i prossimi due mesi, bonus per collaboratrici domestiche e baby sitter calibrato sulle ore effettivamente lavorate, estensione dei permessi per i genitori-lavoratori, voucher baby sitter.
PARTITE IVA
Il bonus passa da 600 a 800 euro. Sarà per autonomi professionisti e cococo. Sarà garantito per aprile e maggio sempre che non si sia lavorato.
BONUS FIGLI
Per le famiglie oltre a quanto già riportato in arrivo un bonus una tantum sui figli fino a 14 anni, sarà proporzionato al reddito.
BONUS VACANZE
Si ipotizza (con doppio obiettivo, cioè anche sostenere il turismo) un bonus per chi farà le vacanze in italia. Proporzionato al reddito (tetto 26mila euro) sarà al massimo di 325 euro probabilmente sotto forma di sgravio fiscale (come per esempio il credito di imposta). Dovrebbe essere attivato per soggiorni minimi di 3 notti. Al netto di eventuali nuovi lockdown.
REDDITO DI EMERGENZA PER COLLABORATRICI DOMESTICHE E BADANTI
Andrà da un minimo di 200 a un massimo di 400 euro e proporzionato alle ore effettivamente lavorate tra full o part-time
STOP PIGNORAMENTI
Il governo sta ipotizzando la sospensione dei pignoramenti per chi non fosse in regola col fisco. Ipotesi stop avvisi bonari dell’Agenzia delle Entrate
RINVIO DEI VERSAMENTI FISCALI
Il rinvio di imposte e contributi riguarderà anche sugar e plastic tax. Prevista anche estensione del credito di imposta sugli affitti commerciali, alberghi e ristoranti.
SOSTEGNO A BAR, RISTORANTI E NEGOZI
Si discute da giorni sul tipo di supporto alle microimprese come bar, ristoranti e negozi sottoposti al lockdown. Per quanti non hanno ottenuto il credito d’imposta del 60% sull’affitto dovrebbe arrivare l’allargamento della misura.
SOSTEGNO AGLI ENTI LOCALI E SANITA’
5 miliardi totali a Comuni e Province e Regioni. Altri 3 per Sanità e Protezione Civile (compresa l’assunzione di 5mila infermieri per l’assistenza domiciliare).
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4 Commenti
per chi lavora e chi a breve lavorerà, il problema sarà la gestione dei figli, soprattutto se piccoli. i 15 giorni di bonus sono ben poca cosa rispetto alla durata di chiusura asili / materne ecc.. e non credo ci saranno centri estivi o similari. certo si potrebbe fare ricorso a baby sitter, ma con l’mergenza sanitaria in corso, oggi con quale serenità si potrebbe cercare una persona di fiducia per curare i figli? se i nonni sono poi anziani, sempre che uno li abbia ancora, è poi giusto affidare a loro i bambini, considerando che le persone più anziane sono quelle più a rischio in caso di malattia?. non ho chiaramente una soluzione, però se si deve tornare a lavorare è chiaro che il problema deve essere affrontato.
Concordo pienamente, anche perché la baby sitter o è una persona affidabile e già nota oppure è un rischio. Mi ritrovo con lo stesso problema, ma non intendo lasciare i miei figli a qualche ragazzina che non sta facendo la quarantena e frequenta tranquillamente amici, famiglia, fidanzato.
Ed attenzione ai famosi 25000 Euro garantiti dallo stato per le imprese, le condizioni del prestito, non ancora note, potrebbero essere da capestro, altro che prestito agevolato….
Ma se a molti autonomi non sono ancora arrivati i primi €600 Ma di cosa stiamo parlando.