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Fiorenzo Bongiasca, sindaco di Gravedona ed Uniti nonché presidente della provincia di Como, ha fatto il punto sull’operato dell’ospedale di Gravedona e sui casi di Coronavirus sul territorio.
“31 persone positive a Gravedona è un trend soft, anche se siamo il Comune con più casi dell’Alto Lago – così Bongiasca – probabilmente paghiamo lo scotto dell’ospedale di Gravedona: molti lavorano lì e quindi hanno più contatti”.
Proprio in merito all’ospedale Moriggia Pelascini di Gravedona ed Uniti, Bongiasca ha voluto sottolineare lo sforzo e il lavoro del personale sanitario all’interno della struttura per assistere anche pazienti Covid-19.
“Facciamo parte dell’Ats della Montagna e il nostro ospedale ha messo a disposizione 160 posti per pazienti affetti da Coronavirus, 9 posti in Terapia Intensiva e 10 per la ventilazione – ha precisato Bongiasca – Ci sono ricoverate 110 persone, di cui circa 30 del nostro bacino, mentre gli altri vengono da fuori. Seguendo la richiesta di Regione Lombardia, stiamo aiutando non solo il nostro territorio. Per cui ringrazio la Direzione generale ma anche tutto il personale sanitario che è in prima linea in questo momento: il loro lavoro è stato apprezzato ed elogiato, sono arrivate anche tante donazioni all’ospedale”.
In merito alla situazione di emergenza sanitaria sul territorio, Bongiasca ha sottolineato: “Chiedo a tutti di rimanere a casa, i primi dati confermano che in questo modo si possono ottenere dei risultati. Dobbiamo tenere duro, cerchiamo di pensare alla salute prima di tutto. Poi lo Stato farà il suo dovere, aiutando e mettendo in condizione tutti i cittadini di non avere problemi”.
Parlando delle agevolazioni predisposte dal Governo, il Comune di Gravedona ed Uniti ha ricevuto circa 25 mila euro che verranno assegnati come buoni spesa alle famiglie che ne hanno necessità. “Conosciamo personalmente le famiglie e le varie problematiche del paese – ha spiegato Bongiasca – per questo abbiamo cercato di fare un procedimento veloce, per assegnare al più presto i buoni”.
Un commento, infine, sulla situazione Covid-19 in provincia di Como (1205 casi confermati, al 2 aprile). Con +48 casi rispetto al 1 aprile, il dato è in linea con quelli degli ultimigiorni e risulta positivo se confrontato con i numeri delle scorse settimane.
“I dati confermano che restare a casa sta pagando – ha affermato il presidente della provincia di Como – Le persone ora ci mettono più attenzione, in confronto ai primi tempi dove non rispettavano molto le varie circolari. Potremmo avere altri picchi, ma sicuramente l’organizzazione sanitaria darà risposte diverse. Avevo sollecitato il problema di coloro che necessitano della gestione domiciliare, per cui piano piano ci si sta organizzando nelle varie zone e quindi avremo una problematica in meno”.