Erba piange la prima persona uccisa dal Coronavirus. Si tratta del primo caso su 21 persone contagiate (tra residenti e domiciliati) e 23 persone in quarantena.
“Sono profondamente addolorata per questa persona e per la famiglia – dice, contattata, il sindaco Airoldi – in questa situazione te ne vai solo, senza nessuno vicino e lasci le persone senza che ti possano salutare”.
Di qui la riflessione amarissima: “Mi dispiace vedere che c’è chi lotta per la vita e chi del tutto incurante va in giro come niente fosse. In questi giorni, per quanto siano diminuiti, vedo ancora molti anziani in giro. Non va bene, tutti stiamo facendo capire come rimanere a casa sia indispensabile per la sicurezza”.
E ancora: “Non comprendo come il messaggio non sia percepito, è urgentissimo. Ho fatto appelli, scritto lettere: si esce per fare la spesa una volta la settimana, non a comprare il pane tutti i giorni. Per le persone in difficoltà abbiamo attivato servizi di consegna spesa e farmaci, c’è tutto quello che serve. Eppure non c’è attenzione, non è bastato chiudere parchi, cimiteri e piazzola ecologica, non è bastato chiudere tutto. E’ terribile, ci sono persone che muoiono, bisogna capirlo”.