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Coronavirus – Frontalieri, il Ministero spazza dubbi: “Possono andare in Ticino e tornare, deroga alla quarantena, corsie preferenziali”

I lavoratori transfrontalieri possono entrare e uscire sia con mezzi privati che con il trasporto pubblico dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e rientrare a casa“. Il chiarimento ora è nero su bianco in una circolare del ministero dell’Interno diffusa nelle ultime ore.

Ogni dubbio, per quanto riguarda le regole italiane, ora è spazzato.

“Nei passati due giorni ho lavorato, su segnalazione di Mastromarino in qualità di Presidente Aciif e dei sindacati – spiega il senatore Alessandro Alfieri, capogruppo Dem in commissione Esteri –  per modificare il decreto del ministero delle infrastrutture sul rientro dall’estero e l’obbligo di quarantena. Abbiamo risolto: ora le deroghe sono chiare per quanto riguarda la mobilità dei frontalieri.Ora al lavoro per modificare il decreto economico ed estendere alcune delle tutele previste anche ai frontalieri. E’ già pronto un emendamento a mia firma”.

Dunque, leggendo la circolare (scaricabile sotto) diverse perplessità trovano chiarezza:

I lavoratori transfrontalieri possono entrare e uscire sia con mezzi privati che con il trasporto pubblico dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e rientrare a casa

“Per la predetta categoria di lavoratori si estende la deroga all’obbligo di quarantena ai fini del rientro nella propria abitazione, residenza o dimora”.

Ai fini di contemperare le necessarie verifiche nei confronti dei lavoratori transfrontalieri e l’esigenza di non aggravare eccessivamente i tempi di attesa per non pregiudicare l’arrivo sul posto di lavoro, le Zone e Uffici di Polizia di Frontiera competenti per le frontiere interne terrestri vorranno adottare, anche d’intesa con le omologhe autorità degli Stati limitrofi, ogni misura utile per agevolare il flusso veicolare. In particolare:

– laddove possibile in base alla conformazione del valico stradale riservare una corsia dedicata ai lavoratori transfrontalieri

– d’intesa con le omologhe autorità di frontiera, individuare valichi dedicati per il transito della citata categoria di lavoratori, al fine di velocizzare le procedure di controllo

Le Zone di Polizia di frontiera avranno cura di estendere il contenuto della presente agli Uffici con attribuzione di Polzia di frontiera rientranti nel territorio di rispettiva competenza ai fini della stretta osservanza.

SCARICA DA QUI LA CIRCOLARE MINISTERIALE

CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DA COMO, LOMBARDIA E TICINO

(Ph copertina: Gmaps)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

5 Commenti

  1. Prima di commentare bisognerebbe informarsi!!
    I frontalieri che entrano sono solo quelli che lavorano nell ambito sanitario, in un agenzia di sicurezza o in un negozio di generi alimentari.
    Se rischiate il lavoro a causa di un emergenza come questa mi farei due domande sulla serietà del vostro datore di lavoro.
    Io lavoro in Svizzera da 2 anni in un agenzia di sicurezza e faccio lo stesso lavoro che facevo in Italia con la differenza che vengo pagato 4 volte di più, se questo è essere trattato da schiavo rimpiango di non essere stato schiavizzato prima!!!
    Mi alzo ogni mattina e lascio a casa mia moglie e mia figlia, esco di casa sapendo di non essere immune a questo virus e di rischiare sicuramente più che stando a casa a lamentarmi sui social.
    Riflettete prima di parlare!!!

  2. Sono d’accordo con voi. Ma provate a guardarla anche dalla parte del frontaliere. Qual’è quella persona che in questo periodo metterebbe davanti alla salute della propria famiglia il lavoro? A chi verrebbe in mente di andare a lavorare oltre frontiera, dove stanno prendendo tutto alla leggerezza, mentre in Italia stanno prendendo misure rigide ma giuste?
    La verità è che, oggi più che mai, i frontalieri vengono trattati come schiavi (come se dovessero costruire le piramidi a colpi di frusta).
    Gli svizzeri (non tutto il popolo, ma chi prende queste decisioni) pensa esclusivamente all’economia del proprio paese, anche davanti ad un virus che un alcuni casi è persino mortale. Questa è la loro mentalità. I frontalieri sono solo carne da macello

  3. Eh si.. Perché i frontalieri sono immuni a tutto.. Loro possono lavorare come schiavi sprezzanti del pericolo.. In Ticino c’è un aumento esponenziale di casi ma chissene.. L’importante è mantenere i rapporti con la Svizzera non la salute dei cittadini.. Assurdo come il denaro è sempre davanti alla salute in tutti i casi..

  4. Non è giusto i cittadini italiani che lavorano i n’ italia rischiano di perdere il lavoro e i frontalieri vanno e vengono come vogliono noi non possiamo uscire di casa per rispettare le regole e loro vanno in giro come vogliono

  5. I frontalieri possono andare a lavorare e in Italia non si può neanche camminare in un bosco?
    Non saranno poi i frontalieri a portare il virus da oltre confine?
    Non capisco davvero queste scelte; in Italia non c’è gente che perde il posto di lavoro perchè deve stare a casa?

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