Riaprono musei e “luogi della cultura” in Lombardia. “A condizione che detti istituti e luoghi assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di un metro”.
E’ uno dei passaggi più attesi del nuovo decreto firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte pochi minuti fa. Se le scuole rimangono chiuse un’altra settimana, la cultura, lentamente si riappropria di un minimo di normalità.
Coronavirus, scuole chiuse a Como e in Lombardia ancora per una settimana
Ufficializzata l’apertura anche dei luoghi di culto alle stesse condizioni degli spazi culturali di cui scrivevamo sopra.
Ribadita la possibilità per bar e pub di aprire dopo le 18 ma “a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, pure qui, vi sia la distanza di un metro tra gli avventori.
Stessa possibilità per le attività commerciali. Ma, precisa il decreto, è ribadita ancora la “chiusura nelle giornate di sabato e domenica delle medie e grandi strutture di vendita e degli esercizio commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a esclusione delle farmacie, delle parafarmacie e dei punti vendita di generi alimentari”.
Chiuse piscine e palestre, centro sportivi, benessere e termali, fatta eccezione per le prestazioni assistenziali:
Il dispositivo del premier dettaglia diversi punti. Eccolo integrale:
2 Commenti
I centri commerciali sono aperti!!!
Infatti ho visto che la piscina di Muggiò è saggiamente chiusa. #siamotroppoavantinoi