E’ rivolta politica contro la decisione di Asf Autolinee di tagliare alcune corse – reintroducendo l’orario delle vacanze scolastiche – dopo che le scuole superiori hanno sospeso le lezioni in presenza per affidarsi esclusivamente all’online, come imposto da Regione Lombardia.
Pd, Civitas e Rifondazione Comunista contestano pesantemente la scelta dell’azienda che – tramite Spt Holding – vede le partecipazioni anche di Provincia e Comune di Como e del Cpt.
Scuole superiori chiuse, Asf taglia corse e orari: soci pubblici in silenzio, polemiche social
“Tale decisione – afferma Civitas in una nota – è uno schiaffo ai cittadini, irride ogni politica seria di sostegno del trasporto pubblico, ignora una domanda che in quegli orari resta altissima, muove in direzione opposta all’esigenza di garantire il massimo distanziamento dei viaggiatori e finge di non sapere che gli abbonamenti studenteschi sono pagati per tutto il mese di ottobre”.
“Vale la pena di ricordare che Asf Autolinee è società che, anche grazie a contributi pubblici, ha un attivo di diversi milioni e distribuisce dividendi ai soci (pubblici e privati) con minimi reinvestimenti o miglioranenti del servizio – prosegue la lista civica – Con indecente furbizia le comunicazioni e la replica alle proteste non sono a firma del Presidente dell’azienda di trasporto ma sono affidate al direttore di esercizio di Asf Autolinee”.
Corse tagliate, Asf replica alle polemiche: “Con la didattica a distanza passeggeri calati del 75%”
“Asf Autolinee è società a maggioranza Pubblica e il suo Presidente, Guido Martinelli, espresso da Spt Holding, società controllata dal comune di COMO, è uomo della Lega, vicinissimo a Salvini e indicato dal sindaco Landriscina – conclude la nota – Denunciamo con fermezza che si è trattato di una decisione che ha precise responsabilità politiche delle quali chiediamo conto”.
Una tema, quello delle responsabilità dei soci pubblici, affrontato anche da Rifondazione Comunista con un comunicato: “Apprendiamo con molto sconcerto la decisione presa da Asf Autolinee. Se lo scopo era quello di diminuire le persone sui mezzi pubblici e quindi ridurre le occasioni di contagio, questa assurda decisione di Asf rischia di vanificarne almeno in parte gli effetti. E il Comune e la Provincia di Como, che sono azionisti di Asf, non hanno nulla da dire al riguardo? A loro sta bene questa riduzione delle corse? Chiediamo ad Asf di rivedere la decisione ed agli Enti Locali azionisti di intervenire nelle sedi opportune: qui c’è in gioco la salute di tutti e gli sforzi delle cittadine e dei cittadini non possono essere mandati in fumo per meri interessi economici”.
Anche il Pd si è duramente espresso sulla vicenda: “Il taglio delle corse dei bus Asf e il ritorno all’orario delle vacanze estive è un totale controsenso. Si chiedono più corse da e per la Città e per non isolare il lago in un momento così difficile. In queste settimane gli spostamenti sono estremamente critici”.
“Le scuole potranno essere chiuse, ma i lavoratori e i cittadini devono potersi muovere in sicurezza su autobus in cui il distanziamento sociale sia garantito – chiude la nota siglata dai segretari provinciale e cittadino dei dem, Federico Broggi e Tommaso Legnani, oltre al consigliere regionale Angelo Orsenigo – Non dovremmo avere meno corse e meno mezzi sempre più affollati, ma l’esatto opposto. La salute, la sicurezza e la mobilità di chi non ha alternative al trasporto pubblico sono diritti che vanno garantiti, oggi più che mai, con urgenza. Chiediamo un rapido cambio di marcia”.