I contagi in Ticino preoccupano da giorni.
Tutti parlano di una fase di stallo sul fronte epidemico, cioè nessun peggioramento ma, e questo preoccupa non poco, nessuna diminuzione. L’indice Rt, peraltro, ha superato l’1.
Dopo un vertice in mattinata il Consiglio di Stato ha convocato la stampa. Presenti il presidente Norman Gobbi, il direttore del dipartimento di Sanità e Socialità Raffaele de Rosa e il medico cantonale Giorgio Merlani.
Gobbi è stato chiaro: “La situazione è preoccupante – ha detto – siamo in uno stallo in cui i contagi non diminuiscono e i ricoveri sono alti. La pressione sul sistema sanitario resta non sostenibile”.
Con una metafora calzante Gobbi parla di “altopiano” definendolo “situazione pericolosa”. “Se questo – ha aggiunto – dovesse ricadere sugli ospedali vanificheremmo gli sforzi fatti, vogliamo quindi agire in modo graduale e ponderato”.
Così il Governo ha deciro di confermare le misure in vigore (assembramenti di massimo cinque persone e trenta per eventi culturali e sportivi) e ha disposto la chiusura di bar e ristoranti. I primi, a partire da mercoledì 9 dicembre e fino al 23, chiuderanno alle 19. I secondi alle 22, take away compresi. Coprifuoco alle 22 anche per esercizi ricreativi: casinò, biliardi e bowling. Stesse norme anche per i postriboli.