Il primo provvedimento di questo tipo era già stato preso nei mesi scorsi.
Per l’esattezza, a gennaio 2021 il Comune di Como si vide costretto a dover dare la precedenza a chi, in vita, riesiedeva in città per accedere al servizio delle cremazioni. Motivo: l’incremento molto forte di richieste, in concomitanza con l’aumento dei decessi legati al Covid.
Morti per Covid, troppe richieste di cremazione da fuori città: a Como priorità ai residenti
Quel provvedimento sarebbe dovuto scadere il 28 febbraio scorso, ma ora Palazzo Cernezzi si vede costratto a prolungarlo fino al 31 maggio prossimo.
Le motivazionei: “L’incremento delle richieste di cremazione, verosimilmente indotto anche da una ricrescita dei decessi negli ultimissimi giorni, sta nuovamente dilatando i tempi di attesa per la cremazione, cresciuti in questi ultimi 5-6 giorni da una media di circa 3 giorni di attesa dalla data di prenotazione, fino ad 8 giorni di attesa dalla data di prenotazione”.
L’amministrazione sottolinea comunque di poter “garantire, allo stato attuale e in termini generali, la cremazione dei defunti, in buona parte provenienti dal bacino di riferimento del territorio provinciale”, sebbene la situazione generale sia “in rapido sviluppo”.
Di conseguenza, nonostante il forno crematorio in funzione al Cimitero Monumentale di Como abbia già aumentato le cremazioni giornaliere, con una media recente 10-12 al giorno, le liste d’attesa sono comunque cresciute perché la domanda è eccedente la capacità dell’impianto, almeno per un servizio in tempi rapidi.
Dunque ecco che, siccome circa il 70% delle cremazioni riguardano defunti non residenti in Como ed in buona parte provenienti dal territorio provinciale, Palazzo Cernezzi ha optato per garantire in via prioritaria fino a 3 cremazioni giornaliere a chi in vita risiedeva a Como città o a chi, al momento del decesso, non avesse perso la residenza da più di cinque anni, oppure ancora a chi sia stato cancellato dall’anagrafe perché ricoverato in strutture sanitarie che impongono questa formalità. Inclusi tra le priorità anche coloro che indipendentemente dalla residenza e dal luogo del decesso risultino avere titolo per la sepoltura in tomba di famiglia.
Per quanto riguarda i non residenti, nel caso in cui si dovesse registrare un ulteriore aumento delle domande di cremazione, il servizio sarà limitato l’accesso ai soli defunti residenti nella Provincia di Como.
Nel caso in cui, invece, si dovesse registrare una flessione nella domanda di cremazione, si renderanno disponibili per i defunti residenti e non residenti nella Provincia di Como anche le cremazioni inizialmente riservate ai comaschi.