RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità

Covid e bimbi in quarantena, petizione di una mamma comasca: “Alle elementari discriminati. Cambiate o chiarite le regole”

Quasi 1.400 firme (nel momento in cui pubblichiamo) in pochi giorni per chiedere al Ministro della Salute Roberto Speranza di cambiare le regole sulla quarantena per i bambini che frequentano la primaria.

Questo è il risultato della petizione “Cambiare (o chiarire) le regole di Dad e quarantena per bambini 5-11 anni con Green pass” lanciata su Change da Caterina Ferrari, una mamma comasca alle prese, come tanti genitori, con l’ipotesi di una nuova Dad per i suoi figli, nonostante la scelta di vaccinarli.

“Ho tre bambini, uno di 10 anni e due gemelle di 8, e fino all’ultimo ho aspettato a vaccinarli per una paura inconscia di eventuali effetti a lungo termine, lo ammetto – racconta – poi però, per senso civico e anche per il desiderio di farli tornare a scuola e alla vita di sempre, ho preso questa decisione. Peccato che ora, secondo l’ultimo Decreto, nel caso ci fosse più di un compagno positivo in classe, la Dad e la quarantena scatterebbero indistintamente per vaccinati e non vaccinati”.

Mentre dalle medie in poi, infatti, l’obbligo di quarantena varia in base allo stato vaccinale degli studenti, alle elementari si fa ancora “di tutta l’erba un fascio”: con due compagni positivi, tutti a casa per 10 giorni con test di fine quarantena.

“Per non discriminare il 90% dei bambini non vaccinati (i dati aggiornati del report vaccini parlano del 12,56% dei bambini tra i 5 e gli 11 anni vaccinati di cui lo 0,02% ha già ricevuto la seconda dose Ndr) si obbliga anche chi ha già il Green pass a rinunciare di nuovo alla scuola in presenza e alla vita ‘normale’ – dice Caterina – e questo sicuramente non aiuta a convincere gli scettici a far vaccinare i propri figli ma anzi, fa venire dei dubbi a chi l’ha fatto sulla reale utilità di questa scelta, soprattutto nel caso di chi non può permettersi di stare a casa con i figli in Dad e sperava che il vaccino restituisse un po’ di normalità, anche per il bene psicologico dei bambini”.

“Discriminare, in questo caso, non servirebbe a motivare le vaccinazioni anche per i più piccoli? – si legge infatti nel testo della petizione promossa da Caterina anche a nome di altri genitori – forse la dose di vaccino che è stata somministrata loro non basta? forse dei bambini non ci si può fidare (e nemmeno di quel 10% di genitori che, al momento in cui scrivo, hanno accettato di far vaccinare i loro figli)? Forse perché ci siamo dimenticati di nuovo dei più piccoli? E anche un po’ della logistica per occuparsi di loro? E le indelebili conseguenze psicologiche di questa pandemia? Sono stanca. Siamo in tanti ad essere stanchi”.

Qui il testo completo della petizione.

Ho tre bambini di 10, 8 e 8 anni. Appena medici e scienziati ci hanno detto che dovevamo farli vaccinare, ho vinto ogni paura e, per senso civico, per loro e per tutti, l’ho fatto.Oggi i miei figli hanno già fatto due dosi e hanno il green pass. Tuttavia, se dovessero entrare in contatto con un caso positivo, devono rispettare le stesse regole della quarantena di quel 90% (dati al momento in cui scrivo) di bambini 5-11 anni non vaccinato.

Ma perché? Perché per gli adulti le regole sono cambiate e per loro no? O forse sono cambiate, ma non è specificato da nessuna parte?
I pediatri sono in confusione. I medici e il personale sanitario che effettua le vaccinazioni non hanno informazioni. I presidi delle scuole devono rispettare la circolare che hanno ricevuto. A chi possiamo chiedere? E comunque, la DAD funziona allo stesso modo per tutti. Così si rischia che i bambini debbano fare tamponi ogni settimana, anche se hanno il Green Pass. Ma poi, perché i bambini vaccinati o che hanno recentemente avuto il covid-19 devono ancora rimanere a casa da scuola 10 giorni esattamente come e quando chi non è stato vaccinato? E come glielo spieghiamo noi genitori che abbiamo detto loro che, dopo il vaccino, potevano tornare ad una vita un po’ più “normale”?

Discriminare”, in questo caso, non servirebbe a motivare le vaccinazioni anche per i più piccoli?

Forse la dose di vaccino che è stata somministrata loro non basta? Forse dei bambini non ci si può fidare (e nemmeno di quel 10% di genitori che, al momento in cui scrivo, ha accettato di far vaccinare i loro figli)? Forse, perché ci siamo dimenticati di nuovo dei più piccoli? E anche un po’ della logistIca per occuparsi di loro? E le indelebili conseguenze psicologiche di questa pandemia? Sono stanca. Siamo in tanti ad essere stanchi. Non si tratta di vincere o di perdere. E non voglio fare polemica. Ma la comunicazione non ha funzionato e c’è troppa confusione. Qualcuno ci deve spiegare con chiarezza e se é davvero come sembra, vogliamo capire perché i bambini 5-11 vaccinati (o comunque con Green Pass) non possono tornare ad un minimo di normalità”.

Ecco un piccolo vademecum per districarsi tra le regole, in vigore dal 10 gennaio, per la quarantena a scuola.

Scuola dell’Infanzia

Anche con 1 solo positivo:

  • attività didattica sospesa
  • quarantena di tutti i bambini per 10 giorni con test di fine quarantena molecolare o antigenico.

Scuola elementare

In presenza di 1 solo positivo:

  • attività didattica in presenza
  • sorveglianza con test antigenico rapido o molecolare da svolgersi il prima possibile e da ripetersi dopo 5 giorni. In caso di risultato positivo è necessario informare il dirigente scolastico e non si rientra a scuola.

In presenza di almeno 2 casi positivi:

  • attività didattica a distanza per 10 giorni
  • quarantena di tutti gli alunni con test di fine quarantena molecolare o antigenico

Scuola media e superiore

In presenza di 1 solo positivo:

  • attività didattica in presenza con obbligo di indossare mascherine FFP2 per almeno 10 giorni
  • autosorveglianza

In presenza di 2 casi positivi le misure sono differenziate in funzione dello stato vaccinale:

Per gli alunni con ciclo vaccinale primario non concluso o concluso da più di 4 mesi (120 giorni) o che siano guariti da più di 4 mesi (120 giorni) e ai quali non sia stata somministrata la dose di richiamo

  • attività didattica a distanza per 10 giorni
  • quarantena di 10 giorni con test di uscita molecolare o antigenico

Per gli alunni che abbiano concluso il ciclo vaccinale primario o che siano guariti da meno di 120 giorni o che abbiano ricevuto la dose di richiamo

  • attività didattica in presenza con mascherina FFP2 per almeno 10 giorni
  • autosorveglianza

In presenza di almeno 3 casi positivi:

  • didattica a distanza per tutta la classe per 10 giorni
  • vaccinati con terza dose o 2 dosi da meno di 4 mesi o guariti da meno di 4 mesi: non si applica la quarantena ma l’autosorveglianza per 5 giorni con obbligo di indossare la mascherina FFP2. Test antigenico rapido o molecolare dopo 5 giorni dall’ultimo contatto con il compagno positivo (prima solo in caso di comparsa di sintomi).
  • Vaccinati con 2 dosi da più di 4 mesi e con Green pass ancora valido, se asintomatici: 5 giorni di quarantena con test di uscita molecolare o antigenico.
  • Non vaccinati o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni: 10 giorni di quarantena con tampone di uscita molecolare o antigenico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

10 Commenti

  1. Non solo alle elementari…in tutte le scuole siamo stanchi! Io sinceramente non capisco questo accanimento verso la scuola dove si usano questi “contacontagi”in maniera assurda visto che nelle classi sembra l’unico posto dove si rispettino distanze e mascheramento continuo.siamo l’unico paese che penalizza studenti e genitori in questa maniera indiscriminata. Visto che ormai la positività dilaga io non comprendo cosa si continua a chiudere classi su classi in pressoché assenza di sviluppi gravi di questa malattia. Se si adottare la regola scolastica in ogni settore…tempo una settimana e saremmo tutti pacificamente in lockdown

  2. Mio figlio di 5 anni, con doppia dose è contatto diretto di un compagno. Se fosse positivo e asintomatico il suo isolamento sarebbe di 7 giorni e non di 10 come ora.

  3. Questa discriminazione dei VACCINATI basandosi solo sulla loro età è davvero inaccettabile. Vorrei firmare la petizione, come posso fare? C’è un link?
    Grazie

  4. Aggiungo che il ministero ha previsto il xosto di 15 euro a tampone per i bambini da 0 a 11 anni, il che è assurdo;
    E sottolineo che molti bambini sono terrorizzati dai tamponi nasofaringei perché troppo invasivi e perché hanno avuto esperienze dolorose. Si rifiutano di fare tamponi nasofaringei ed è comprensibile se ogni settimana ne devono fare in media due .
    Cerchiamo soluzioni, validiamo i test nasali o quelli anticorpali.

  5. Era ora che venisse fuori questa assurdità. Essere guariti o vaccinati oggi evita la quarantena per tutti tranne che per i bambini più piccoli che incappano in un positivo a scuola. Per assurdo la quarantena non c’è invece se il positivo è un familiare, con cui convive, senza l’uso di mascherine, distanziamento, etc. .
    È un paradosso. Posso capire la che sua ragionevole non distinguere rispetto alla misura didattica è comprensibile (avere la classe in parte in DAD e in parte in presenza è improponibile, a maggior ragione per gli alunni più piccoli delle elementari ), ma non si evince la ragione per cui la quarantena o la sua sospensione debba essere legata all’età: o vale per tutti i cittadini indipendentemente dall’età o non vale per nessuno.

    1. Dipende semplicemente dalla percentuale di vaccinati per fascia di età. Più è bassa (si parla di un 12% nella fascia 5/11 anni) e più alto è il rischio di infezione.

      1. Ma cosa vuol dire? Perché allora se il positivo è in famiglia l’iter per i banchi vaccinati è diverso? Come lo so spiega?
        Sarà pure bassa la percentuale di bambini non vaccinati ma è superiore a 0 e quindi bisogna tenerne conto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo