“Laglio. Tamponi, no grazie”.
Così il sindaco del paese, Roberto Pozzi.
Che subito precisa: “Meglio chiarire. Alcuni cittadini mi hanno rivolto l’invito ad organizzare, nell’ambulatorio comunale, tamponi per verificare la positività, o meno, al Coronavirus.
La mia posizione in merito l’ho espressa mesi addietro e non ho cambiato idea. La ripropongo”.
Spiega, dunque il primo cittadino: “Le campagne di screening Covid, attraverso tampone naso faringeo o test sierologici, sono assolutamente utili se non indispensabili, ma tali verifiche devono, a mio avviso ovviamente, essere gestite, istruite, garantite, da Ats su input di Regione Lombardia. E devono essere assolutamente gratuite”.
Insomma, evidenzia Pozzi: “Assistere a questo “mercato” dei tamponi: 40, 60 persino 90 € ( chi offre di più ?) lascia sconcertati. Un mercato che esclude i meno abbienti, scavando ancor più un solco tra i cittadini, su un tema cruciale come la salute, che si vorrebbe universalmente garantita. Piuttosto pensiamo alla campagna antinfluenzale che, vergognosamente, va avanti a rilento, con i vaccini che vengono consegnati ed effettuati col contagocce”.
2 Commenti
Bravo.
(Ps: incomprensibile scelta della redazione di foto con crocefisso: mica è un prete!)
Ha ragione il Sindaco di Laglio. Il mercato dei tamponi in Lombardia è sconcertante soprattutto se si pensa alla Provincia autonoma di Bolzano che li fa a tappeto e gratis e alla tanto vituperata Regione Lazio che li fa pagare circa 25euro (mi sembra 23 ma non sono sicuro) ma con risposta immediata. Se poi pensiamo a quanto è emerso dagli articoli di due quotidiani nazionali in merito alle tariffe dei consulti telefonici (costo 90euro) e alle visite a domicilio (costo 450euro sich!!!!) offerte da una nota azienda sanitaria privata lombarda, si comprende per quale motivo c’è chi continua a difendere la scellerata politica di disinvestire sull’assistenza sanitaria territoriale pubblica e chi, invece, muove legittime critiche a queste politiche. In fin dei conti quando non trovi il medico e sei disperato, sei tu che spendi per un consulto telefonico 90euro e per una visita a domicilio 450euro, non certo chi difende le proprie scellerate scelte. Sempre che siano solo scellerate! Mah….