Dopo l’emergenza sanitaria dei mesi scorsi e alla luce dei casi Covid registrati nelle ultime settimane, il consigliere regionale Angelo Orsenigo ha lanciato il ciclo di conferenze in streaming “Gli Stati Generali della Sanità – Che riforma in tempo di Covid?”.
La rassegna, presentata questo pomeriggio in conferenza stampa online, dal prossimo 29 ottobre e fino al 2 dicembre coinvolgerà numerose personalità della sanità e della politica comasca.
“La riforma sanitaria del 2015 ha mostrato e sta mostrando tutta la sua debolezza – così Orsenigo – la pandemia ha messo in risalto le criticità che già avevamo sollevato, con tutte le difficoltà del sistema sanitario regionale e in provincia di Como. Una criticità soprattutto legata al depotenziamento territoriale delle strutture, come le Usca che di fatto hanno visto una bassissima realizzazione. A Como ci sono solo 3 Usca contro le 12 previste: avrebbero permesso di dare una risposta domiciliare senza intasare ospedali per chi ha una necessità sanitaria. L’assistenza dovrebbe essere domiciliare e non ospedalocentrica”.
Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato anche Gian Antonio Girelli, presidente della commissione d’inchiesta Covid di Regione Lombardia, Samuele Astuti, capogruppo Pd in commissione sanità di Regione Lombardia e Paolo Furgoni, urologo di Asst Lariana e consigliere provinciale.
“Stiamo vivendo una situazione di grande difficoltà – ha spiegato Paolo Furgoni – il nostro sistema sanitario non si è dimostrato così eccellente come viene definito, credo sia arrivato il momento di affrontare i problemi che si sono resi evidenti con questa pandemia ma che esistevano anche prima. Dobbiamo decidere cosa fare per migliorare il nostro sistema, al di là della rete ospedaliera che forse ha retto ma anche qui ci sarebbero da fare alcune riflessioni. Vogliamo capire come questo sistema possa essere riformato, non basta la retorica del sistema d’eccellenza che è sfumata in questi mesi”.
“C’è bisogno di una pluralità di interlocutori per avere proposte che migliorino le cure verso il malato e i nostri concittadini – ha affermato Samuele Astuti – il tema delle Usca sottodimensionate è molto urgente, ancora oggi sono poche e non hanno tutto ciò che dovrebbero per offrire un servizio adeguato in una fase ancora emergenziale. L’arma più importante ora è la tempestività, bisogna individuare e chiudere i focolai: serve un sistema più forte di quello attuale, in questi mesi è stato fatto troppo poco”.
Intervenuto, infine, Gian Antonio Girelli che ha riassunto gli interventi necessari per migliorare la sanità lombarda. “Bisogna dare il massimo contributo possibile per far fronte all’emergenza – ha poi aggiunto – i dati attuali ci fanno presagire una nuova ondata di particolare gravità. Abbiamo sprecato i mesi estivi in cui ci saremmo potuti preparare meglio, ora dobbiamo dare tutti il nostro contributo di idee per migliorare la situazione. Costruire nuovi modelli di welfare è una sfida, in cui il valore dell’assistenza sanitaria per tutti va mantenuto ma riscritto. Serve una sanità fatta per le persone”.
Tra gli ospiti degli Stati Generali ci saranno Fabio Banfi (direttore Asst Lariana), Gianluigi Spata (presidente Ordine Medici Como e Lombardia), Dario Cremonesi (presidente Opi Como), Alessandro Fermi (presidente del Consiglio regionale lombardo), Gian Antonio Girelli, Samuele Astuti e i consiglieri della Commissione Sanità lombarda Antonella Forattini, Carmela Rozza e Carlo Borghetti.
Di seguito il programma degli incontri:
29 OTTOBRE
Dalla riforma Maroni alla nuova Ats Lariana. Che riforma in tempo di Covid?
4 NOVEMBRE
Covid, giochiamo d’anticipo: prevedere e prevenire l’andamento della pandemia
12 NOVEMBRE
Lo smantellamento della sanità locale e l’incubo delle liste d’attesa: ripensare la medicina di territorio per i cittadini
18 NOVEMBRE
I nostri anziani e il Covid: il modello delle RSA lombarde deve cambiare
25 NOVEMBRE
Sanità di Montagna: la tutela della salute nelle aree territorialmente complesse
2 DICEMBRE
Covid tra i banchi: la medicina scolastica in tempi di pandemia