In attesa che le linee guida relative al trasporto pubblico locale diventino legge, presumibilmente prima dell’inizio delle scuole (il 14 settembre) sono ancora tante le problematiche da risolvere sul territorio comasco e non solo.
Covid – Trasporto pubblico per studenti e pendolari, c’è l’intesa: “Capienza all’80% e al 100 sotto i 15 minuti di viaggio”
Quanto stabilito dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli e il Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, ovvero una capienza fino all’80% per i mezzi pubblici, sembra tranquillizzare – almeno in parte – Angelo Colzani, presidente dell’Agenzia per Trasporto Pubblico Locale del Bacino di Como, Lecco e Varese.
“Sicuramente la nuova norma ci mette in una condizione, mi passi il termine, ‘meno peggio’ relativamente alla questione Covid – spiega Colzani – Dovrebbe facilitarci ma non è ancora legge, per cui attendiamo sperando che lo diventi a breve. Se anche dovessero esserci piccole modifiche alle linee guida, cambierebbe molto”.
In base alle linee guida concordate nei giorni scorsi, infatti, l’Agenzia per il Tpl sta valutando come adeguare il servizio in relazione all’avvio del nuovo anno scolastico.
“Le linee guida ci agevolano il trasporto, il problema è che molte scuole del territorio hanno deciso di fare ingressi differenziati e quindi si dovrà ragionare in modo diverso, cercando di capire come adeguarci – continua il presidente dell’Agenzia – Siamo partiti con l’idea di confermare l’orario pre-Covid, anche perché in ogni caso sono pochissime le situazioni in cui si va oltre l’80% di affollamento dell’autobus”.
Il 9 settembre, poi, è previsto un incontro con il Prefetto di Como dove ci saranno anche i referenti delle scuole, Asf Autolinee, l’Agenzia per il Tpl e la Provincia di Como per chiarire come si potrà agire, distribuendo mezzi e autisti e riflettendo sull’eventuale integrazione o spostamento degli orari di alcune corse.
“Sapevamo già che sul territorio c’erano alcune situazioni critiche, per questo vorremmo mettere qualche autobus in più in varie zone della provincia di Como ma ci sono problemi di finanziamento – aggiunge Colzani – Le linee guida stabiliscono che ci sono 200 milioni a disposizione e, azzardando una previsione, alla Lombardia andrebbe il 17% dei fondi, quindi all’Agenzia di Como-Lecco-Varese circa 3 milioni. Purtroppo non sappiamo né quando arriveranno né come, né la possibilità di spesa e tutte le faccende amministrative. Vogliamo capire quali sono gli affollamenti, che già c’erano in alcune situazioni, ed eventualmente utilizzare i finanziamenti per integrare mezzi e personale. Siamo in contatto con Asf proprio per risolvere questi aspetti”.
Per ora, dunque, i vari enti si stanno muovendo per cercare di affrontare al meglio il rientro del 14 settembre, come sottolinea lo stesso Colzani.
“Il problema riguarderà i primi giorni di scuola, per questo saremo presenti e monitoreremo la situazione per tarare il servizio – afferma – Comunque, prevediamo che molti genitori sceglieranno di utilizzare altri mezzi e quindi che ci sarà un affollamento dei pullman minore rispetto alle previsioni. Siamo abbastanza attrezzati e saremo presenti sul territorio, anche nelle Valli e nelle zone più lontane che magari si sentono un po’ messe da parte. Non è così, stiamo cercando di non dimenticare nessuno. Invito tutti a stare calmi, è inutile agitarsi”.
In merito al malcontento tra gli autisti dei mezzi, che apprendiamo dai colleghi del quotidiano La Provincia di Como, Colzani risponde: “Penso che gli autisti abbiano ragione sul fatto di non poter controllare tutti coloro che salgono sui mezzi. Per questo voglio fare un appello alle famiglie e ai ragazzi, rispettate tutte le norme per rendere il lavoro degli autisti più agevole e per non far fermare troppo i mezzi”.
Infine, Colzani sostiene la forte necessità di integrare tutti i servizi pubblici presenti sul territorio (dai mezzi lacuali a quelli su gomma, fino ai treni) – come già sostenuto dal sindaco di Tremezzina e presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra (ne abbiamo parlato qui).
“Sono d’accordo con il ragionamento di Mauro Guerra, per integrare meglio gli orari dei mezzi su gomma e su acqua – conclude – Io stesso ho avanzato alcune proposte per il lago, una in particolare mi sta molto a cuore. Da Menaggio a Como l’aliscafo impiega poco più di 30 minuti, immaginate se si riuscisse a mettere una navetta negli orari di punta con l’aliscafo e con attracco in piazza Matteotti dove ci sono treno e autobus. Bisogna ragionare su interscambi di questo tipo, dove l’integrazione è fondamentale anche per spingere sull’utilizzo dei mezzi pubblici”.
3 Commenti
Non avete più ripreso la notizia, dott. Caso ?
Buongiorno, credo sia partito qualcosa questa estate ma verifico.
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30/12/2019
13:12
Emanuele Caso
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