Da martedì prossimo 1° febbraio, sarà più facile entrare in Italia dalla Svizzera, come anche dagli altri Paesi Ue a cui la Confederazione Elvetica è equiparata.
In base al nuovo decreto del Governo che entrerà in vigore settimana prossima, per entrare in Italia non sarà più necessario effettuare il tampone anti Covid ma basterà presentare alla frontiera il green pass base.
Una boccata d’ossigeno per settori già fortemente in crisi come quello turistico e commerciale, in particolare nelle zone di confine. Per essere chiari: nessun dubbio sulla possibilità di varcare la dogana anche soltanto per fare la spesa (cosa già possibile prima ma che, per le norme più restrittive, aveva creato non pochi malintesi alle frontiere).
Lo ha deciso il ministro della salute italiano Roberto Speranza, dopo le forti pressioni delle Regioni e degli operatori turistici.
L’eccezione all’ordinanza italiana sui viaggi dall’estero – prorogata comunque fino a fine febbraio – non riguarda solo il Ticino ma tutta la Svizzera e i paesi Ue.
Per i turisti in ingresso in Italia dalla Svizzera italiana – come da tutta l’area Schengen – ora basterà presentare un green pass “base”, ossia un certificato di vaccinazione, guarigione o un test negativo. Un via libera per i ticinesi che vogliono spingersi oltre la fascia di confine, ma anche per i turisti della Svizzera interna, che durante le vacanze natalizie erano calati notevolmente nel Comasco e sul Lago Maggiore.
L’obbligo di un test antigenico (valido 48 ore) o molecolare (72 ore) associato al green pass, per tutti i turisti stranieri verrà prorogata fino al 15 marzo soltanto per chi proviene da paesi extra Schengen.