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Dall’ospedale a Como centro con le navette su monorotaia: il progetto dimenticato qui, fa volare Bologna

Aveva proposto anche per Como una soluzione del tutto simile, mai presa in considerazione dalle varie giunte susseguitesi a Palazzo Cernezzi. Ma ora l’architetto Fernando De Simone, superesperto dell’azienda svizzera Intamin in tema di trasporti e infrastrutture, si gode i risultati (anche economici) del suo primo progetto a Bologna, dove il People Mover, ossia il sistema di navette su monorotaia che collegano l’aeroporto con la stazione ferroviaria centrale, con una fermata intermedia al polo universitario del Lazzaretto, ha davvero preso vita. E con successo, da 4 anni (il Marconi Express è stato inaugurato nel 2020).

L’infrastruttura a trazione elettrica è costituita da una monorotaia sopraelevata, sorretta da 125 piloni pre-realizzati in calcestruzzo alti da 5,20 a 18 metri, distanziati di 35-40 metri. Il percorso parte dalla stazione di Bologna Centrale e dopo circa 5 km giunge al capolinea opposto, nell’area Arrivi dell’Aeroporto di Bologna-Borgo Panigale. Il tempo di collegamento tra i due capolinea è di circa 7 minuti e 20 secondi, mentre il tempo di percorrenza dell’autobus-navetta Aerobus era di 18-23 minuti. Le navette bidirezionali, composte ognuna da due vagoni su ruote gommate lunghe 17 metri, sono state realizzate dall’azienda svizzera Intamin Transportation, quella di De Simone. Ogni navetta può trasportare fino a 50 passeggeri e la velocità media è di circa 40 km/h.Nel 2023, il servizio ha registrato complessivamente 1,7 milioni di passeggeri.

Sul fronte dei costi, l’intera infrastruttura è costata 125 milioni di euro di cui 25 apportati dai soci di Marconi Express, 27 di contributo pubblico della Regione Emilia-Romagna, 13 da parte dell’Aeroporto di Bologna, principale fruitore del servizio, con i restanti 60 milioni di euro in project financing. Al di sopra di una soglia massima di passeggeri che varia a seconda dell’anno di esercizio, Marconi Express riconosce al Comune di Bologna il 25% dei ricavi oltre tale volume di traffico. Ed è proprio qui che arriva l’entusiasmo di oggi dell’architetto Fernando De Simone, come ci ha scritto alla mail di redazione che alleghiamo sotto:

Buongiorno,
allego un’ulteriore documentazione inerente la monorotaia sopraelevata (People Mover)che abbiamo realizzato a Bologna con la mia rappresentata svizzera Intamin Transportation (www.intamintransportation.com).
Come da contratto di concessione, avendo superato la soglia stabilita del numero di passeggeri annui trasportati, il gestore dei servizi (Marconi Express),ha versato al Comune di Bologna il 25% degli extra-profitti (821 mila euro).
Lo stesso accordo è da noi proposto a tutti i Comuni interessati alla costruzione della nostra monorotaia.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
Fernando De Simone

Ma tutto questo excursus bolognese per dire cosa? Semplicemente che un progetto del tutto simile venne proposto in più occasioni anche al Comune di Como, l’ultima volta ai tempi della Giunta Landriscina. In quel caso, De Simone proposte – sulla scorta dell’esempio vincente di Bologna – una monorotaia sopraelevata per unire le zone principali della città partendo dal parcheggio di Grandate ampliato fino a 5mila posti da cui le navette ad altissima frequenza avrebbero potuto raggiugere l’ospedale Sant’Anna da un lato e dall’altro l’autosilo Valmulini, la stazione Nord di Como Lago e quella delle Fs a San Giovanni. Il tutto eventualmente valutando altre fermate intermedie in punti strategici della convalle. Ma mentre a Como non se n’è fatto nulla, a Bologna ora il comune sorride e incassa.

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29 Commenti

  1. Che cosa meravigliosa internet. Hai un problema, lo scrivi in rete e ad un tratto spuntano ingegneri, architetti paesaggisti, geometri, tutta gente con un sacco di competenze.

  2. Io ho 72 anni,nelle elezioni degli anni sessanta(intendo 1960) nel programma elettorale del PLI c’era una monorotaia (di gran moda perché c ‘era l’esposizione Italia 61 x il centenario dell unità d’Italia a Torino)da Grandate a Como lago….infatti l hanno realizzata!😄
    Un nuovo libro dei sogni……ma parcheggi e treni non si possono fare sottoterra????
    Non sono un gran bel vedere!!!

  3. Monofollia cattedrale nel deserto per cosa???
    Per arrivare al pronto soccorso e aspettare….. ore, giorni mendicando una diagnosi decente???
    Per buttare milioni e milioni anziché sistemare e usare quello che c’è già usandolo bene???
    Per fare la fine della galleria della Tremezzina o delle Paratie????
    Siamo proprio messi male, anzi malissimo a dover leggere simili fantasie da megalomani!!
    Qui non siamo ad Hong Kong che ha 10.000.000 di abitanti o a Shenzen dove simili progetti hanno senso.

  4. A Perugia, la monorotaia senza conducente, lunga 3 chilometri, collega il grande parcheggio dello stadio con il centro storico in alto (dislivello 160 metri), con una portata massima di 3000 persone all’ora. È stata realizzata dalla Leitner di Vipiteno.

    1. Anche io l’ ho vista,mi sembrava splendida,poi parlando con i passeggeri mi han detto che e costata un patrimonio,costosissima pure la manutenzione tanto è che in Francia le stanno togliendo,hanno chiuso l’ azienda trasporti che era in attivo e il centro sinistra x quel progetto ha perso le elezioni!?
      (L’Umbria era una roccaforte “rossa”!)

      1. Riccardo, in realtà, chi la usa, come mi è capitato, non può non esserne contento. A conferma del fatto, ho letto che la rilevazione del gradimento è positiva al 99%. Per quanto riguarda l’aspetto economico, credo che per la sostenibilità di qualsiasi sistema di trasporto pubblico locale il contributo pubblico sia necessario e che valutazioni corrette debbano considerare il confronto con le alternative.

        La nostra funicolare è attiva dal 1894. Nessuno ha mai chiesto o pensato di dismetterla.

        1. Qualcuno non lo ha ancora capito,viviamo in un paese paralizzato,dove vige il no a qualsiasi forma di progresso.Sono stato di recente in Malásia a Kuala Lumpur,citta’ moderníssima con mezzo pubblici efficenti é multipli,dalla metro alla ferrovia urbana alla monorotaia expressa che in mezz’ora collega il centro citta’ all’aeroporto posto a 47 km,Malpensa non ha ancora un collegamento ferroviário con Milano,solo come esempio.

          1. A PASSONI il collegamento MPX Milano c è , si chiama MPX EXPRESS

  5. d’accordo ad una condizione che tu vai ad abitare al primo o secondo piano di un palazzo in viale lecco con le finestra affacciate sulla tua meravigliosa monorotaia

  6. C’è già la rotaia e la stazione unica a Camerlata può diventare il polo di interscambio con vetture più leggere e funzionali per raggiungere il lago. Con mezzi diversi dai treni si può fare la fermata all’autosilo di valmulini. Eliminare le sbarre e gestire il traffico come i tram.

  7. Voi non sapete nulla del Marconi express… È più le volte che è guasto che quelle in servizio, finanziariamente è un fallimento, il costo del biglietto è altissimo e quindi viene poco utilizzato, produce un rumore elevato e si è dovuto intervenire più volte per montare barriere acustiche a salvaguardia della salute delle persone negli intorni della stazione di partenza (via Carracci)… Informatevi bene prima di scrivere

  8. Non capisco perché fare questo obbrobrio a Como, ha un impatto ambientale disastroso. Il signore svizzero vada a piazzarla fuori dall’Italia.

  9. Scusate ma anziché una monorotaia sospesa non si può “sospendere” una pista ciclopedonale che segua il tracciato della ferrovia da Camerlata a Como Lago?
    Costi di molto inferiori, superamento dei problemi per i pedoni ai famosi passaggi a livello cittadini con la creazione di apposite entrate/uscite negli stessi posti, creazione di nuove fermate (Università, vecchio S. Anna, e autosilo di Valmulini). Avete presente il passaggio pedonale sul Cosia dal Dadone alla “riva” opposta? Magari con una struttura più leggera. Se non ci sono motivi di sicurezza, perché no?

    1. Eh già, poi non si cita gli stratosferici costi del biglietto.
      Qui a Bologna è stato realizzato per sostituire le navette a motore termico. Ma gli autobus inquinanti circolano ancora e soprattutto inquinano ancora.

  10. Tutti esempi di citta piatte e con vasti spazi, como un imbuto circondato da colline
    Voglio vedere in convallle un bel tratto di monorotsia sospesa fra i palazzi girare a rasente del centro storico e del lago

  11. Il primo fu papà nel 1989.. costo a carico di FNM, bocciato dalla politica del pentapartito.. poi tutti con tante diverse sfaccettature. La cosa più semplice? Usare i bus BRT sull’ultimo tratto delle Nord e poi chiudere il cerchio con le preferenziali e la Vecchia Regina: avremmo un ring ad alta velocità, basso costo (1/2 di Bologna), e basso impatto ambientale.. perché non si fa? Boh!

  12. A Como non sono mai mancate le idee, quello che fa difetto è la realizzazione. Provatae a guardare indietro di qualche decennio, ricordate i “Dadone, la Ticosa, la galleria del Borgovico, il “Manicomio San Martino, il Sant’Anna Vecchio, la Caserma De Cristoforis, il Politeama, un sistema ferroviario accettabile e altre cosette. Si parte con una idea, uno stanziamento poi ci si perde nei meandri della burocrazia, con permessi e verifiche da parte di Entri che si sovrappongono e si fanno “guerra politica”, così l’opera si blocca in attesa di giudizi di vari tribulani TAR compreso con l’unico risultato certo che è l’aumento dei costi e la realizzazione non più in anni ma in decenni.

  13. Da tempo sostengo che Como meriterebbe un trenino-tram elettrico, come quelli presenti a Nantes per esempio, che circoli attorno al centro della città.
    In questo piano ben vedrei la pedonalizzazione di vie che nessuno o quasi oggi sì azzarderebbe a proporre per la pedonalizzazione appunto, si veda viale Lecco.

    1. confronto improponibile
      NANTES 320.000 ab -superficie 65,19 mq completamente in piano – centro storico vasto
      COMO 84.000 ab – superficie 37,14 mq in gran parte collinari e scoscesi – centro storico ristretto chiuso fra colline e lago

      1. La soluzione di Nantes rappresentava una ispirazione, non un piano da utilizzare tramite “copia-incolla”.

        Inoltre lei non nota che io ho proposto un coraggioso piano di pedonalizzazione per ricavare lo spazio necessario.
        La pedonalizzazione potrebbe risultare eccessiva? Nel caso potremmo prendere altrettanta ispirazione dalle “super-isole” adottate in talune città spagnole.

  14. Il Marconi Express di Bologna ha un servizio strutturato con una corsa ogni 15 minuti.
    Poiché la vettura ha una capacità di 50 passeggeri, l’infrastruttura può trasportare 200 passeggeri per ora.
    La linea 1, una normale linea di autobus, che passa 8 volte ogni ora ed ha mezzi da 100 passeggeri (lasciamo stare gli autosnodati) può trasportare 800 passeggeri per ora.
    Il quadruplo, senza spendere 25 milioni di euro al km per un’infrastruttura estremamente invasiva e per giunta in gran parte sovrapposta alla ferrovia FN.

  15. Non sapevo di questo progetto, che è anche il mio, proposto nel 2022. Con la differenza che la mia proposta è con vagoni sospesi e non appoggiati ad una monorotaia. Sarebbe una soluzione ideale per ridurre il traffico di accesso alla città, con una infrastruttura attrattiva anche dal punto di vista turistico.
    Non stupisce che a Como non se ne sia nemmeno parlato. La città è ferma al palo da più di 30 anni, dei quali più di 20 senza un piano della mobilità, a parte quello adottato nel 2016 dalla Giunta Lucini e poi subito cancellato e rifatto (pagandolo quindi 2 volte) dalla Giunta Landriscina.
    La monorotaia porterebbe un flusso costante di passeggeri da Lazzate al lago, con 4/5 stazioni intermedie lungo il percorso, senza interferenze con il traffico viabilistico a terra.
    Buona idea e del tutto realizzabile, come avvenuto a Bologna e in tante altre città europee.

    1. d’accordo ad una condizione che tu vai ad abitare al primo o secondo piano di un palazzo in viale lecco con le finestra affacciate sulla tua meravigliosa monorotaia

    2. Tieni presente che il piano bocciato dalla giunta Landriscina prevedeva semafori in piazza San Rocco e all’incrocio Borgovico/xCernobbio.. forse nonnè stata una cattiva idea buttarlo via e fare le rotonde…

  16. Certo, certo anche il lungolago attraversato dalla fantasmagorica monorotaia … fate funzionare quello che c’è !
    P.S. : a Lugano non e’ ancora riuscito a piazzarla ?

  17. Da vent’anni ci sono persino a Cagliari, collegano il centro con il policlinico universitario di Monserrato… magari di difficile attuazione a Como per via delle eccessive pendenze…

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