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Davide, eco-guerriero davanti a Palazzo Cernezzi: “Sciopero per difendere il pianeta”

“Questa è proprio bella!”, esclama un signore anziano, di passaggio davanti a Palazzo Cernezzi, osservando Davide Faifer, 18 anni, studente dell’Istituto Tecnico Terragni, accanto al suo cartello. A grandi lettere nere vi si legge: “Sciopero per il clima”. E l’anziano, prosaico, incalza con sarcasmo: “Per cosa scioperi? Perchè non piove?”

“Alcuni si fermano. Non tutti capiscono – racconta prendendola con filosofia il ragazzo – una signora prima si è avvicinata, indicando il cielo azzurro e
sorridendo. Quasi a indicare che il bel tempo sia una prova a sfavore del cambiamento climatico”.Lo sciopero per il clima è una forma di contestazione nata lo scorso agosto, in Svezia, quando la l’attivista 15enne, Greta Thunberg ha manifestato in solitaria per giorni davanti al Parlamento svedese contro la mancanza di politiche atte a prevenire il riscaldamento globale.
La pratica si è poi diffusa in altri paesi, viaggiando specialmente su Instagram, e oggi arriva a Como, di fronte al palazzo del Comune.

“È un modo per coinvolgere la popolazione e per far vedere che siamo presenti – spiega Davide, appoggiato al muro, di fianco al suo cartello – scioperiamo dalla scuola non sulla base di lamentele infondate ma su dati di fatto concreti. É un dato di fatto che corriamo il rischio di un’estinzione di massa se non siamo in grado di mantenere il riscaldamento globale sotto 1,5°C” nei prossimi 12 anni”.
Nel 2015, al meeting di Parigi sul clima, il cosiddetto COP21, un numero senza precedenti di paesi si sono impegnati a implementare politiche specifiche per limitare le emissioni di CO2 e contenere l’aumento della temperatura globale sotto i 2°C. Recenti ricerche hanno abbassato il livello di guardia di mezzo grado (da 2°C a 1,5°C).

Nonostante i presupposti positivi però il presidente americano Donald Trump ha ritirato gli Stati Uniti dalla convenzione di Parigi nel 2017 e, nonostante siano firmatari dell’accordo (non legalmente vincolante), India e Cina (due potenze industriali che si affidano ai combustibili fossili come risorsa energetica) non hanno sensibilmente ridotto le emissioni di anidride carbonica.

“Capisco che i paesi in via di sviluppo si sentano dire di non usare il carbone dopo che l’occidente l’ha utilizzato per secoli – dice Davide – ma il rischio ora è più serio che mai”
Proprio come spiega Davide, Una ricerca delle Nazioni Unite ha addirittura pronosticato i primi effetti catastrofici legati al riscaldamento globale entro il 2044, nel caso in cui non si riesca a riportare le temperature sotto controllo.

La protesta sotto il Municipio è un piccolo passo, ci racconta Davide, per portare consapevolezza tra le persone.

“Ho scelto di sedermi davanti a Palazzo Cernezzi perché è un luogo di rappresentanza e un simbolo, in qualche modo – dice lo studente, mentre qualche passante si ferma a guardare, incuriosito – ho intenzione di essere qui tutti i venerdì, dalle 8 alle 13 per scioperare e provare a portare un po’ di consapevolezza. Abbiamo intenzione di coinvolgere ancora più studenti”.

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4 Commenti

  1. Sono con te, Davide…e non solo perché sono la madre di una tua amica☺. Io e la mia famiglia condividiamo pienamente le tue preoccupazioni e siamo rammaricati nell’accorgerci della superficialità della gente. Ti sosteniamo!

  2. Ce ne fossero a milioni di ragazzi così forse ci sarebbe qualche speranza in più per l’umanita’. Bravo Davide ti stimo. Paolo

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