Tra pantaloncini per runner, magliette traspiranti, zainetti per la gitarella fuoriporta e maltodestrine, raccontavamo lo scorso 23 febbraio, Decathlon arriverà a Como, precisamente in via Cecilio:
Como, per gli sportivi arriva il maxistore della Decathlon
Non solo, in effetti, giacché accade anche un’altra cosa:
Como, ex Sca di via Cecilio: si allarga la Coop. L’ex concessionaria sarà demolita
Ecco, è un fatto, si tratta di novità quasi rivoluzionarie sul fronte del commercio. I comaschi, oltre a godere dell’allargamento Coop con opere connesse, potranno evitare mediolunghe trasferte domenicali nella periferia milanese per tapis-roulant e costumi da bagno.
Fin qui tutto bene. Però.
La rivoluzione in arrivo, se ne parla da mesi anche nelle aule della politica, avrà un deciso, indubbio impatto sul fronte viabilistico. La domanda, del tutto legittima, posta in diverse sedi è stata unanime: le strade di zona potranno sostenere il nuovo carico di auto e mezzi di passaggio?
Lo stesso quesito è stato messo nero su bianco in queste ore da Acus, l’associazione comasca Utenti della Strada, in un documento firmato dal Presidente, Mario Lavatelli, e dall’architetto Giuseppe Tettamanti.
Con una lunga riflessione – per molte parti assai tecnica ma completamente comprensibile, la riportiamo sotto integralmente – il sodalizio pone questioni pesanti circa il futuro viabilistico della zona tra rotonda dell’Alambicco e via Cecilio, anche considerando la recente chiusura del passaggio a livello di Grandate.
In particolare un punto della riflessione evidenzia futuri, vaticinati, collassi viabilistici: “La rotatoria, collocata all’ingresso della grande struttura di vendita, rivela oggettive finalità funzionali a favorirne, sostanzialmente, il sistema di accessibilità da parte di utenti e operatori. Né denota gli estremi di efficace razionalizzazione e ottimizzazione viabilistica l’aggiunta di una corsia a via Cecilio sino alla rotatoria dell’Alambicco, sulla quale, viceversa, il raddoppio delle attestazioni aumenterà, sensibilmente, le difficoltà ad assorbire la gerarchia delle precedenze, verso il collasso nelle ore di punta“. In sostanza: tra le opere viabilistiche connesse ve ne sarebbe una concepita con l’obiettivo di aiutare chi entrerà nel maxistore sportivo, quindi non pensata per alleggerire il traffico. Rischio concreto: portarlo alla crisi nelle ore di massima densità.
Acus riconoscendo tutti i vantaggi economici e commerciali dell’operazione solleva dubbi pesanti e si appella a tutti gli Enti coinvolti perché “Vogliano cogliere questa occasione come unico e reale momento per dare risoluzione, con l’equo e virtuoso utilizzo di risorse finanziarie private, a un problema infrastrutturale ulteriormente aggravato dalla citata chiusura del passaggio a livello di Grandate”.
Il documento integrale (sotto il Pdf)
“La conferenza di Vas tenutasi il 12 aprile 2018 relativa all’insediamento Decathlon previsto in sostituzione della Comogross lungo via Cecilio, merita qualche riflessione in ordine all’indubbio effetto che produrrà non solo su tale asse viario ma, pesantemente, sull’intera area vasta di Como Sud, unitamente alla prossima antistante estensione della struttura Coop.
A una prima lettura degli atti tecnici infatti non si evince nessun approfondimento significativo sulle richiamate ripercussioni territoriali, in termini di attrattività e pressione esercitate sulle principali direttrici di traffico ivi gravitanti.-
A tale proposito la rotatoria, collocata all’ingresso della grande struttura di vendita, rivela oggettive finalità funzionali a favorirne, sostanzialmente, il sistema di accessibilità da parte di utenti e operatori. Né denota gli estremi di efficace razionalizzazione e ottimizzazione viabilistica l’aggiunta di una corsia a via Cecilio sino alla rotatoria dell’Alambicco, sulla quale, viceversa, il raddoppio delle attestazioni aumenterà, sensibilmente, le difficoltà ad assorbire la gerarchia delle precedenze, verso il collasso nelle ore di punta. Ma non solo.
In questo nodo, infatti, confluiscono molteplici direttrici di traffico di attraversamento e di penetrazione nella città, contrassegnate da sovrapposte vettorializzazioni, aggravate oltremodo dalla chiusura del passaggio a livello di Grandate.
Certamente il secondo lotto della tangenziale contribuirà a selezionare i flussi soprattutto di transito ma il prevedibile periodo pluriennale di concretizzazione dell’evento sollecita interventi, nell’immediato, che possano inibire i lamentati fenomeni congestivi.
Questa associazione interessata a tutti gli utenti della strada, già da tempo ha segnalato le criticità del sistema, individuando dodici situazioni meritevoli delle dovute analisi tecnico-funzionali nel compendio Sud comasco, di cui la rotatoria dell’Alambicco rappresenta la priorità assoluta.
Per siffatto motivo è stata elaborata una proposta di fattibilità geometrica recante la canalizzazione de flussi generati in primis dal raccordo autostradale sottopassante la rotatoria stessa, in modo da decongestionare la viabilità a raso, soprattutto la componente che percorre via pasta e il cavalcavia ferroviario esistente (il tutto illustrato nell’incontro istituzionale del 26 febbraio 2018 nel municipio di Grandate).
Tornando all’insediamento Decathlon, l’accordo di programma da attivarsi dopo la conclusione del procedimento di Vas […] riveste a pieno titolo a fare propria la problematica, la cui risoluzione secondo la descritta indicazione progettuale si identifica con un efficace e effettivo beneficio pubblico sovralocale, equipollente ai vantaggi e utili economici che la struttura commerciale potrà conseguire per la collocazione strategica, logistica e urbanizzativa rivelata dall’area in esame, oltreché, benintesto, dalla peculiarità e qualità dei beni offerti.
Si tratta, al definitivo, di considerare nel procedimenti il maggior valore generato dall’intervento e dalla conseguenze necessità di realizzare opere di interesse pubblico nel contesto in cui esso ricade.
Acus pertanto si augura che gli Enti territoriali investiti da ruoli decisionali e gli organismi di categoria, sulla scorta del presente contributo, vogliano cogliere questa occasione come unico e reale momento per dare risoluzione, con l’equo e virtuoso utilizzo di risorse finanziarie private, a un problema infrastrutturale ulteriormente aggravato dalla citata chiusura del passaggio a livello di Grandate”.