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Didattica a distanza, Guerra: “Avevo proposto il 50% in presenza. Prendo atto della decisione di Fontana”

“Vi è piena condivisione, tra tutti i Sindaci, sulla necessità di piena e leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali, in particolare in una fase segnata dal costante e rilevante aggravamento della diffusione della pandemia. Mantenendo e rafforzando, anche nel suo metodo di funzionamento, il tavolo di confronto con Regione e UPL. Volontà che deve essere ribadita, a maggior ragione, anche quando su singole misure o interventi si manifestano posizioni e valutazioni di merito diverse”.

Segue la via consueta dell’assoluta diplomazia Mauro Guerra, sindaco di Tremezzina e presidente di Anci Lombardia.

Lo fa dopo la conferma, decisa, del presidente lombardo, Attilio Fontana. Nonostante le bordate arrivate da moltissime parti la didattica a distanza è confermata in regione da lunedì 26 ottobre.

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Spiega dunque Guerra: “Sulla questione della didattica a distanza abbiamo da subito chiesto un approfondimento del confronto, nel corso del quale ho proposto di assumere come elementi condivisi la necessità che le Istituzioni scolastiche adottassero tutte le misure atte a garantire il miglior proseguimento dell’attività didattica attraverso gli strumenti della didattica integrata, garantendo da subito un utilizzo almeno al 50% della didattica a distanza, da modulare verso l’alto in relazione alla evoluzione dell’epidemia, della condizione del sistema dei trasporti e, naturalmente, sostenendo e monitorando la condizione e la capacità organizzativa degli Istituti. Lavorando da subito comunque per mettersi in condizione di arrivare anche al 100 % con modalità a distanza, se necessario”.

E dunque ancora diplomazia e linea totalmente istituzionale: “Preso atto della decisione confermata oggi dal Presidente Fontana e delle posizioni diverse emerse nel confronto di questi giorni, ritengo che comunque dovremo tutti ora lavorare per accompagnare al meglio il mondo della scuola in questo difficile processo e tenere vivo e costante l’impegno per un rapporto di forte collaborazione istituzionale, per fronteggiare anche su tutti gli altri fronti la grave evoluzione dell’epidemia. ANCI e i Sindaci di tutti gli schieramenti politici sono impegnati lealmente per questo, nel rispetto e nell’interesse delle comunità che rappresentano e dell’intero Paese.”

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