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Dietro il Lago di Como del lusso: “Io tra giornate infinite, ore non pagate, ricatti. Così si lavora nei bar e ristoranti dei vip”

Pochi giorni da avevamo raccontato tramite dati e analisi l’altro volto del Lago di Como tutto lusso e vip, quello fatto di contratti precari, stipendi bassi, turni massacranti, costo della vita e affitti impossibili, probabilmente in molti casi persino sfruttamento (“Lago di Como sempre più lusso e vip, lavoro sempre più povero e precario”). E tramite i nostri canali (a partire dalla mail redazionecomozero@gmail.com tramite cui garantiamo, su richiesta, la tutela della privacy, e che ospita naturalmente anche punti di vista opposti) arrivano le prime storie. Di seguito quella di Maurizio, nome di fantasia, che ci offre la sua testimonianza del lavoro nel mondo dei bar e dei ristoranti a Como. Un caso singolo e specifico, naturalmente, che non può essere rappresentativo del tutto. Ma che, senza ipocrisie, mostra un lato oscuro del boom turistico che certamente esiste e do cui forse si parla troppo poco. Rinnovando l’invito a lavoratori e, perché no, anche a ristoratori o imprenditori alberghieri, a raccontarci esperienze personali, punti di vista, storie vissute un prima persona, ecco di seguito, le parole di Maurizio.

Buonasera ho appena letto il vostro articolo dove giustamente è finalmente qualcuno porta alla luce il lavoro precario a Como nel settore del turismo quando invece il turismo e di conseguenza i profitti legati al business del turismo crescono. Io lavoro nel settore da molti anni e vi chiedo discrezione e anonimato, ma è proprio come avete scritto oltre al fatto che c’è sfruttamento a partire dai bar ristoranti ma sopratutto negli hotel di lusso dove I camerieri e cuochi fanno 12/ 14 ore al giorno e talvolta anche di più, mentre negli altri reparti si lavora 7 ore.

Uno dei motivi principali che hanno fatto allontanare le persone da questo mestiere sono i contratti forfait da 7 / 8 h ma con tutte le ore extra non vengono MAI retribuite. È una sorta di ricatto: se così non va bene, rimani a casa a fine stagione.

Di comaschi nei ristoranti degli hotel non ne vengono assunti da anni e ora quasi neanche più italiani. Basta guardare i bar ristoranti e alberghi del centro, sarei disposto a incontrarvi ma senza essere filmato o registrato per raccontare, altrimenti clienti e colleghi mi riconoscerebbero.

Cordiali saluti e dite che sono soprattutto gli hotel di lusso a sfruttare di più il personale. Lo dimostra il fatto che ogni anno rifanno da capo il personale dei ristoranti e delle cucine e non è vero che il personale non lo trovano: il punto è che spesso non lo vogliono assumere per non pagare stipendi più consoni a un o una professionista.

“Ho lavorato nella ristorazione comasca. Tra Porlezza e Valle Intelvi 600 euro per 16 ore, umiliazioni e ansia”

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27 Commenti

  1. In certi hotel si lavora a cottimo. Più camere fai, più vieni pagato. Se non ne pulisci abbastanza per il tempo che avresti dovuto impiegare, ti decurtano le ore (quelle da contratto).

  2. Hanno ragione le persone che parlano di sfruttamento in questo settore..anch’io conosco ragazze e ragazzi che sono in questa situazione…la colpa non è solo di questi miserabili fruttatori che si arricchiscono sulla pelle di chi ha bisogno il lavoro…ma di un governo e delle leggi che non li tutelano nessun modo…chi dice il contrario si è fatto un film fantastico nella propria mente …sì…vogliono tassare i vecchi frontalieri…come ha scritto Angelo…loro fanno tagli alla sanità…poi decidono di togliere dallo stipendio di chi si alza alle 4 di mattina soldi da dare a medici e infermieri x non farli andare in Svizzera…stipendio medio italiano di un infermiere 1500 …svizzero 4/5 fino a 6000 euro…pensano che mettendo in busta paga 300 o 400 euro in più risolvano il problema….e ne vogliamo parlare di altre categorie come commesse , praticanti negli studi di avvocati…architetti…che schifo e che vergogna…arricchirsi fruttando chi ha bisogno di lavorare…ma questa povera gente non viene tutelata da nessuno…ai governi precedenti e attuali non importa nulla …loro non hanno di questi problemi ne loro ne le loro generazioni future…è la casta eletta!

    1. Lei ha ragione, tuttavia si legge ancora che c’è gente, presumo suoi connazionali ,che va a lavorare in CH è molto ben pagata e si lamenta ancora.Siamo alla follia o alla poca voglia di lavorare.

  3. Per ogni lavoratore in nero 10.000 euro di multa più un mese di chiusura dell’attività con personale pagato, questo per la prima infrazione, per la seconda si raddoppia e così via. Non sarebbe male, solo che in questo paese vengono premiati i ladri e i primi ladri sono quelli che ci governano.

    1. Solite tirate di un qualunquista. I ns bisnonni e nonni sì che erano sfruttati nelle varie miniere. Adesso tutti vogliono essere dei principini

      1. È vero, in passato si veniva molto più sfruttati.
        Ma ragionando così, allora noi ora stando zitti saremmo allo stesso livello e i ns figli starebbero come i ns bisnonni. Protestare per le ingiustizie, nn ci rende dei principini, ma persone che vogliono riconosciute le loro ragioni, per avere giustizia noi e i ns figli e per chi verrà dopo di noi. Se chi lavorava in miniera 100 e più anni fa, fosse stato zitto e buono, i minatori di oggi avrebbero il loro stesso trattamento. Le sembra giusto?

      2. I nonni morivano anche nelle miniere del Belgio, vuoi questo? Ma in che mondo vivi? Chi lavora va rispettato e il rispetto significa paga giusta per orari giusti, se c’è questo ci può essere il giudizio sul lavoratore altrimenti è sfruttamento. Le tue sono parole da qualunquista con il c… al caldo, vergognati.

  4. Tutti in disoccupazione tanto quello che ti danno di stipendio più o meno si aggira attorno a quelle cifre…poi vediamo i 5 stelle chi mandano in sala….pezzi di fango….ci stanno distruggendo qui bisogna partire con torce e forconi…. riprendiamo possesso del nostro lago…

  5. Continuate a votare chi è contrario al salario minimo, chi voleva innalzare il limite dei contanti, chi in questi anni ha voluto depenalizzare qualunque furbata fiscale…

    Ma al di là di questo, sarebbe da proporre ai ristoratori e albergatori, che tanto ambiscono alle “stelle”, una sorta di bollino di equità, che certifichi che l’esercizio paga adeguatamente il personale. Come controllare a livello pratico? È tutta da studiare, ma una nuova sensibilità deve farsi largo.

    Come i vegetariani e i vegani stanno alla larga dai locali che propongono solo carne, come un sempre crescente numero di persone si indigna (giustamente) se un cagnolino viene abbandonato, parimenti si dovrebbe schifare un locale che sottopaga e sfrutta i dipendenti.

    In provincia di Como mesi fa le autorità hanno chiuso un locale (che faceva i pienoni di clienti) perché non aveva messo gran parte del
    personale in regola: ebbene, il proprietario ha pagato la sanzione di decine di migliaia di euro in giornata, e dopo due giorni… solito pienone e via.
    Questi locali invece andrebbero messi all’indice, e colpiti dove più temono: nei guadagni.

    1. Hai più che ragione…
      Ma finché le persone nn faranno lavorare i loro neuroni, la vedo dura
      Purtroppo chi ha il portafoglio gonfio, la scampa sempre, calpestando qlsiasi legge e persona con meno mezzi di lui🤬

  6. Ma no, ma no, è impossibile, saranno casi isolati , sporadici, magari frutto di risentimenti personali per motivazioni incoffessabili……. Ma come, la nostra miglior classe imprenditrice, i coraggiosi alfieri del benessere di tutti , gli apostoli del fare vessati da un insopportabile pizzo di stato….. Ma anche volendo sarebbe impossibile sfuggire ai severi controlli che garantiscono senza vie di scampo il rispetto dei diritti fondamentali di un essere umano…… E poi se non ci fossero le centinaia di immigrati clandestini pronti a vendersi per un tozzo di pane sarebbe tutto più facile, ma con questa Europa delle Finanze contro i Popoli……Per fortuna adesso ci pensa Giorgia (o il Capitano + il Generale).
    (spero si colga l’ironia, non vorrei solleticare l’entusiasmo dei soliti frequentarori di bar al terzo giro di aperitivi)

    1. Bravo Camillo arguta la tua ironia ma qualcuno non la apprezzerà sicuramente i tifosi dei vari pseudocapitani generaligiorgie e via cantando

  7. Mio figlio ha lavorato nel 2000 per un mese intero al ristorante le catene di via borsieri a Como….dopo un mese e varie richieste di essere messo in regola si è sentito dire che non era all’altezza,naturalmente senza essere retribuito

  8. A guardare il bilancio degli hotel di lusso con milioni e milioni di profitto sulla pelle del territorio e dei lavoratori viene solo da dire che dovrebbero solo vergognarsi.
    Fare marginalità nette del 25/30% e non pagare i personale e non rispettare delle condizioni da primo mondo è vergognoso.
    E’ una questione semplicemente di buon senso.

  9. È la verita anche mio figlio all’inizio della sua vita lavorativa haveva iniziato in un ristorante non 5 stelle ma conosciuto nel periodo Natalizio,da lava piatti preparava anche gli antipasti tanto gli piaceva,volontà e voglia di imparare,ma le ore non si contavano e la paga era bassa tuttavia ,lasciato a casa senza nessuna motivazione,sfruttato e deluso ha cambiato mestiere

    1. Idem mio figlio,orari 12/13 ,sul contratto era 7 ore al giorno,li piaceva ma quando ha visto lo stipendio non ne valeva la pena,fatto i conti veniva pagato 3 euro a ora .Poi dicono i giovani non hanno voglia di lavorare,non piace essere schiavi che è un altra cosa .

  10. È vero quello che si dice,mia moglie ha lavorato 5 anni in questi hotel 5 S lusso,come cameriera ai piani,un lavoro duro e malpagato,6 euro all’ora,extra non pagati,riposi spostati a loro piacimento,numero di camere eccessivo,anche 25/30 ,per carenza di personale che in piena stagione scappava,lavorare al sabato,Domeniche,e feste come Pasqua,e tutte le altre,turni notturni fino le 23,non indennizzati. Mai nessun ispettore o controllo. A fine settembre/ ottobre vai in cassa integrazione,perchè d’inverno non si trova lavoro. Poi il Min.Giorgetti si lamenta che i lavoratori vanno in Svizzera. E va li ad aumentare la tassazione ai frontalieri,che si alzano alle 5 per arrivare a casa alle 19. E non gli stipendi in Italia…Questo è il nostro paese. PS. Mia moglie stanca di farsi sfruttare è andata in America a lavorare,ed è contenta.

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