Giornate di tempeste incessanti e emergenze continue sul territorio lariano. Allagamenti, frane, strade interrotte: il maltempo che negli ultimi giorni ha colpito la provincia ha messo in ginocchio interi comuni, da Blevio a Mariano, da Laglio a Como città (qui tutti i racconti). In prima linea, come sempre, anche i Volontari del Lario, guidati da Ivan Pedroncelli, ex vice presidente, fondatore e caposquadra esperto del gruppo.
“Abbiamo fatto circa 17 interventi in poche ore – racconta Pedroncelli – con le nostre moto pompe per liberare le strade e i cortili dall’acqua. A Blevio è stato necessario l’uso di mezzi movimento terra per rimuovere le frane. In 32 anni non avevo mai visto nulla di simile: tutte le strade hanno ceduto, un disastro totale. Si lavora ancora per rimuovere le macerie, e c’è ancora un bel po’ da fare”.
“Il territorio non tiene più”
Il bilancio è pesante: “Sono giornate intense – spiega – Lunedì siamo stati in ballo fino alle 4 del mattino, e alle 8 alcuni erano già al lavoro. Questo è lo spirito che ci guida: quando sei volontario hai quella voglia di fare che non ti fa fermare”.
La Protezione Civile ha fatto scattare l’emergenza provinciale e le squadre sono state mobilitate ovunque. “Si radunano i volontari e ci si mette tutti insieme – racconta – c’è molta sinergia tra le squadre, lavoriamo con lo stesso obiettivo. È un ottimo gruppo, non posso che essere soddisfatto“.
Pedroncelli non nasconde le sue preoccupazioni per il futuro del territorio: “Il territorio non tiene più – denuncia – e il fatto che non si puliscano più i boschi pesa tantissimo. Quando un fiume inizia a raccogliere ramaglie e tronchi, forma delle dighe, esce dagli argini e fa disastri. Noi nel nostro piccolo facciamo prevenzione, ma non lasciando più intervenire, per disposizioni ambientaliste, si è inciso molto. Laglio e le zone vicine hanno frane in ogni angolo, non tengono più”.
I Volontari del Lario
L’associazione, nata 23 anni fa, può contare su circa 70 volontari attivi e due centralinisti. “Noi facciamo i turni per garantire copertura H24 – sottolinea Pedroncelli – in questi anni abbiamo fatto 1.200 interventi. Solo negli ultimi tre mesi sono stati 360: dagli allagamenti agli incendi, dal recupero di siringhe al supporto in incidenti. Ci chiamano i cittadini ma anche le forze dell’ordine, e collaboriamo spesso con i vigili del fuoco”.
Il gruppo è ben equipaggiato: “Abbiamo gru, ruspe, dieci mezzi operativi e una sede funzionale – spiega – negli ultimi vent’anni la struttura è cresciuta tantissimo. Ogni anno investiamo più di 10 mila euro in formazione, e tutti i nostri volontari sono abilitati al livello di alto rischio incendio. Siamo molto addestrati e pronti a intervenire in qualsiasi situazione”.
Ma l’associazione guarda anche al futuro, con un appello alla cittadinanza: “Stiamo organizzando un nuovo corso di formazione che partirà all’inizio del mese prossimo – annuncia Pedroncelli – ci sarà una presentazione pubblica, poi due mesi di lezioni: teoria una sera a settimana e pratica al sabato. È sempre più difficile trovare persone disponibili, ma il territorio ha bisogno di forze fresche“.
La speranza, intanto, è che il meteo regga per dare il tempo a chi di dovere di fare interventi: “Vediamo come andrà – conclude – ma serviranno settimane prima che tutto torni alla normalità. Noi continueremo a fare la nostra parte, perché quando c’è un’emergenza non ci si può tirare indietro”.