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Disastro Trenord, lo sfogo dell’ex assessore: “Una giornata catastrofica, situazione da terzo mondo”

Nei giorni – anzi, mesi o forse anni – dell’apocalisse Trenord, con ritardi e disservizi spaventosi praticamente su qualsiasi tratta del (teorico) servizio ferroviario a partire dalla Como-Milano, torna a raccontare l’ennesima giornata da incubo vissuta un prima persona l’ex assessore all’Urbanistica di Palazzo Cernezzi Marco Butti.

Il quale ancora una volta affida ai social un lunghissimo sfogo dopo ore passate – ovviamente assieme a migliaia di altri sventurati pendolari comaschi e lombardi – fra treni cancellati, comunicazione inesistente o quasi, attese infinite. E oggi mercoledì 24 gennaio è anche giorno di sciopero (dettagli nell’articolo a fondo pagine). Di seguito, lo sfogo integrale di Marco Butti.

Potrò sembrare ripetitivo ma quello che da mesi stiamo vivendo come pendolari di Trenord è qualcosa di surreale. Vivendo a Como si potrebbe essere contenti di poter usufruire di ben due linee per raggiungere la “lontanissima” Milano. E invece, più che una fortuna, si tratta di una beffa o meglio una presa per i fondelli. Infatti non ci sono giorni in cui, su entrambe le tratte, assistiamo a ritardi, guasti, cancellazioni, incidenti, il tutto accompagnato dalla totale assenza di comunicazione. Per fare 40 km, qualsiasi linea si scelga, specialmente nelle ore di punta, è inspiegabile metterci più di un’ora, con ritardi cronici di 15 minuti, nella migliore delle ipotesi.

Il 23 gennaio, è stata una giornata catastrofica per lavoratori, studenti, turisti…. Al mattino soppressa la corsa delle 7.51 da Como Borghi, con puntuale avviso in zona Cesarini. Stasera, complice un incidente, ritardi da terzo mondo. Essendoci stato un incidente (ahimè sempre più frequenti) grida vendetta la totale e indegna assenza di qualsiasi elementare forma di comunicazione. Nessun annuncio audio in stazione a Cadorna e un solo annuncio sul treno con ritardo imprecisato (annuncio fatto alle. 18.30) e poi silenzio nelle oltre 2 ore di attesa. Per non parlare di App e siti dove si assiste solo a poche e vaghe notizie.

Vista la situazione insostenibile, nel 2024, è assurda la non gestione della comunicazione, quanto mai fondamentale in situazioni di crisi ed emergenza. Per ritardi e cancellazioni la sensazione è di essere finiti su un binario morto dal momento che non si vedono miglioramenti o quantomeno possibili soluzioni.

https://comozero.it/attualita/oggi-24-gennaio-sciopero-dei-trasporti-trenord-e-funicolare-a-rischio-orari-e-fasce-di-garanzia/

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20 Commenti

  1. Ma io mi domando, dovessi esternare io una lamentela … sarei citato come ex vicesindaco , ex consigliere prov. delegato al tpl? Così, per curiosità …

  2. Chissà chi hanno votato i pendolari Trenord alle ultime amministrative regionali lombarde ?
    Quanto al Sig.Butti potrebbe provare a rivolgersi al suo sodale di partito Lollobrigida, notoriamente esperto nella materia. Potrebbe avere qualche suggerimento per risultare più incisivo.

  3. Sono un pendolare della linea Como Milano e condivido pienamente il post di Butti nei suoi contenuti tuttavia lei dice, “non ho mai avuto alcun problema a far presente la situazione, in maniera forte e decisa, anche a rappresentanti del mio partito”.
    Allora io le rispondo che in questo caso o lei conta poco e quindi non le danno retta, ma non mi sembra il suo caso o fa degli interventi populisti per chiamarsi fuori.
    Concludendo nel ricordarle che per il 50% la societa’ è posseduta dal Gruppo Fnm di cui la Regione è azionista di maggioranza, farebbe un miglior servizio alla sua citta’ ad impegnarsi di piu’ e proficuamente con le persone chiave del suo partito in Regione e documentarci ,altrimenti è tutta retorica la sua, bla bla bla…….

  4. Ma questo è forse il nipote del senatur??? Ha scoperto l’acqua calda anzi caldissima dopo che ritardonord è inscì da 50 anni??
    Sarà mica che ha dovuto prendere ritardonord a 40 anni per la prima volta in vita sua???

  5. Cosa dire. Con l’ex-Assessore Butti non condivido le idee politiche ma condivido questa dannazione che ci è capitata e che, per quanto mi riguarda, mi accompagna fin dai tempi dell’Università: quarant’anni (sich!). Sono un pendolare delle Nord. Una condanna eterna alla frustrazione di non poter mai avere la certezza di arrivare puntuale a qualsiasi appuntamento. Ormai se devo prendere impegni a Milano o di ritorno a Como, prendo il treno due ore prima. Per ogni evenienza! Non parliamo poi di quando al termine della corsa sul treno bisogna andare a recuperare un aereo a Linate o un treno a Milano Centrale. A proposito, nell’ultimo viaggio a Roma ho sperimentato un Roma-Milano in 2h50 e un Miano Como in 2h10……
    Ieri, mentre leggevo il tabellone dei ritardi e delle soppressioni (quello che si vede nella foto!) ho pensato alla faccia trionfante che ieri ci ha mostrato ul Governatore Fontana e ho pensato a cosa avverrà quando, oltre alla Salute, ai Trasporti e al ripopolamento del lavarello nel Lario, saranno in mano a questi signori altre deleghe da parte dello Stato. Che Dio ce ne scampi…. Poveri noi!

    1. Ma gioiranno gli amici, e gli amici degli amici; si scrive “autonomia differenziata”, si legge “posti&prebende”. Del resto, il popolo lombardo li vota e continua a votarli. Se penso a quali disastri potranno fare nella scuola… Ci istituiranno cattedre di cultura celtica e di dialetto (quale, non si sa), e si faranno seminari su “La polenta lombarda e la polenta veneta a confronto” ecc. ecc.

  6. Ci tengo a rassicurare i leoni da tastiera che non ho mai avuto alcun problema a far presente la situazione, in maniera forte e decisa, anche a rappresentanti del mio partito. Lo faccio senza problemi. Qui il problema coinvolge sicuramente la politica, ci mancherebbe, ma anche l’azienda perché un responsabile comunicazione, scadente e deficitaria come il servizio, esiste

    1. Se non ha mai avuto “alcun problema” a lamentarsi con i suoi amici di partito ma non è cambiato nulla, dovrebbe interrogarsi sui motivi.
      Forse il suo partito non è così importante a livello regionale?
      Forse lei non è così importante a livello di partito?
      Forse il personale politico espresso dal suo partito non è in grado di gestire un’azienda così importante come Trenord?

    2. L’azienda è la stessa a cui la politica ha rinnovato senza gara la gestione dei treni.

      Perseverare è diabolico, dicevano…

  7. La Regione cacci i vertici che ha nominato e chi guadagnano stipendi pazzeschi.

    Non si vergogna la Regione Lombardia a volere più poteri e compiti dopo il fallimento sui due servizi che oggi gestisce: sanità pubblica e trasporto locale?

  8. Queste lamentele vanno rivolte alla maggioranza di centro-destra che governa la regione da decenni. Il sig. Butti qualcuno che comanda in Regione lo conoscerà, immagino…

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