Laddove non ce la fa la civiltà, arriva un aiutino dall’alto. Quello di don Pietro Mitta, nello specifico, amministratore parrocchiale della chiesa di S. Fedele. Il quale, spazientito per l’affollarsi costante e disordinato di auto davanti alla chiesa di San Donnino e davanti alla stessa Pinacoteca comunale, ha preso carta e penna e ha messo nero su bianco le proprie rimostranze per l’impatto eccessivo – in termini architettonici e di vivibilità – su una zona di alto pregio, molto frequentata da pedoni e turisti e che riveste caratteristiche di interesse storico e artistico che necessitano di particolari tutele.
In particolare, don Pietro ha segnalato a Palazzo Cernezzi “che spesso in via Diaz, alla base della scalinata per l’accesso al sagrato della Chiesa di San Donnino e davanti il carraio di questa, molti automobilisti parcheggiano i propri mezzi in modo irregolare (proprio a ridosso delle scale della chiesa) intralciando a volte il transito dei pedoni alla scalinata ed all’ingresso e uscita ai veicoli dal proprio carraio”.
Lamentela accolta e ritenuta giustificata dagli uffici di Palazzo Cernezzi, che infatti ha emanato un provvedimento decisamente restrittivo. E dunque ecco che in via Diaz, da via Giovio e per tutta l’ area compresa tra la Pinacoteca e la chiesa di San Donnino, è stata deciso il divieto di sosta permanente con rimozione forzata per tutte le categorie di veicoli “ivi compresi quelli a servizio dei disabili e autorizzati Ztl”.
6 Commenti
Finalmente!
C’era bisogno di un parere così “illuminato” per arrivarci?
Fanno bene peccato per la durata della sosta non controllabile in uscita
La stessa cosa andrebbe fatta per tutta la città murata, nella quale ci sono sempre troppe auto parcheggiate.
Se è zona pedonale, che lo sia veramente.
Potere della Chiesa…
Finalmente: sempre stata usata come posteggio dai vari furbetti col pass (grazie al fatto che le telecamere con l’orario non sono mai state attivate).
Dio esiste!