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L’osteria in una vecchia foto della Fondazione
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Il messaggio inequivocabile al telefono: l’osteria dal fine nobile a due passi dal confine ha chiuso davvero

Una piccola storia di confine che purtroppo si è conclusa con un addio. Dopo 16 anni di servizio, chiude la conosciutissima Osteria L’Uliatt, punto di ritrovo a Chiasso per residenti, lavoratori e tanti frontalieri che li si fermavano a mangiare.

Purtroppo se si telefona nella speranza di poter prenotare, una voce registrata comunica l’avvenuta chiusura.

La notizia dell’intenzione di chiudere l’osteria era arrivata come un fulmine a ciel sereno nel mese di ottobre, e proprio per l’attaccamento della comunità al locale era subito scattata una mobilitazione spontanea per cercare di mantenerla aperta. Molti i tentativi di convincere la Fondazione Diamante, che è proprietaria del locale, a cercare alternative rispetto all’abbassamento definitivo della serranda, anche perché l’osteria aveva il fine sociale di dare lavoro ad alcune persone disabili impegnate in cucina e in sala.

Eppure a nulla sono servite però le 5mila firme raccolte per chiedere un passo indietro: l’ora dell’addio ormai è arrivata. In prima linea si era speso anche l’ex sindaco di Chiasso Moreno Colombo che ha anche presenziato alla consegna delle firme al presidente del parlamento ticinese Michele Guerra.

L’Uliatt ha chiuso e anche la pagina web dedicata, nel sito della Fondazione Dimante, non esiste più.

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