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Dopo 24 anni la rivoluzione allo Yacht Club Como si è compiuta. Santambrogio: “E ora lago ai giovani”

Dopo ventiquattro anni, cambio al vertice dello Yacht Club con l’elezione a presidente di Silvio Santambrogio che, dallo scorso 7 settembre, ha preso il posto di Giancarlo Ge’. E nelle intenzioni del nuovo presidente, imprenditore e ex presidente degli Amici di Como, il futuro della storica associazione di viale Puecher sarà fatto sempre più di sport e di apertura alla città.

Che novità porterà per lo Yacht Club la sua elezione a presidente?
Si tornerà a parlare di sport, così come è nel Dna della nostra associazione che, ci tengo a ricordare, è nata nel 2004 dalla fusione tra il Circolo della Vela, la prima società in Italia ad aver organizzato, nel 1950, una scuola per educare i ragazzi a questo sport, e la Mila, la prima società italiana ad aver organizzato un mondiale di motonautica di Formula 1.

Quali saranno, in questo senso, le novità rispetto al passato?
Quando ero ragazzino venivo qui a fare vela e il lago era pieno di barche della scuola. Ci piacerebbe tornare a questo e per farlo abbiamo in mente un’accelerazione in tempi brevi organizzando corsi di vela e motonautica per i ragazzi, anche coinvolgendo le scuole del territorio. Diciamo che è un po’ il nostro contributo per offrire ai giovani opportunità per trascorrere del tempo in un ambiente sano, magari abbandonando per un po’ cellulari e tablet. E, naturalmente, abbiamo in mente di offrire questa opportunità anche a ragazzi con disabilità.

E chissà che qui non nasca anche qualche futuro campione olimpico o paralimpico della vela…
Sarebbe bello. L’esempio per noi sono i nostri vicini della Canottieri Lario che da sempre lavorano con l’obiettivo di offrire ai giovani l’occasione di praticare uno sport sano, riuscendo anche a far crescere veri e propri campioni.

Parlando delle società sportive vostre “vicine di casa”, avete in mente di creare collaborazioni anche con loro?
Certamente. Affacciati come noi su questo tratto di lago ci sono la Canottieri Lario, l’Aeroclub, la Comonuoto e il Tennis di Villa Olmo, tutti accomunati dalla stessa passione per lo sport e dalla voglia di stare insieme e divertirsi. Il nostro intento è quello di lavorare, coinvolgendo naturalmente anche l’Assessorato allo Sport, per creare una sinergia che ci permetta di organizzare insieme iniziative aperte a tutti costituiendo, magari, un vero e proprio comitato organizzatore con i rappresentanti di tutte le società per creare un grande evento all’inizio dell’estate, una intera settimana dedicata allo sport giovanile con un’attenzione particolare per lo sport per i disabili.

Senza dimenticare il Calcio Como.
Naturalmente. Sarebbe bello che con le sue squadre giovanili maschili e femminili si potesse organizzare tornei allo stadio.

Riuscirete anche a far cambiare l’idea che lo Yacht Club sia un club chiuso e per pochi?
Lo Yacht Club ha una sede stupenda che è di proprietà del Comune, quindi di tutti i cittadini, ed è proprio per questo che vogliamo renderla il più possibile aperta a tutti con eventi e convegni gratuiti nei quali vogliamo invitare personaggi di spicco legati al mondo dello sport.

In passato vi sono state rivolte alcune critiche legate a una gestione diciamo più “commerciale” che sportiva (il riferimento è, ad esempio, alla vendita di carburante ai taxi boat, come riportato in un articolo su La Provincia a firma di Paolo Moretti). La sua presidenza segnerà un cambio di passo anche in questo senso?
Sia chiaro, qui nessuno vuole guadagnare. Se però, come facciamo noi, non si chiedono soldi pubblici ma ci si basa solo sulle proprie forze, non si può fare a meno della parte commerciale. Quello che garantiamo, però, è che queste risorse verranno destinate allo sport, con la massima trasparenza e correttezza.

 

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