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Dopo il forte allarme di Como Senza Frontiere, riecco i senza dimora a San Francesco

E’ risuonato più volte in questi giorni l’allarme per il crescente numero di persone senza dimora in città che, chiusa ormai da tempo l’accoglienza all’ex caserma dei Carabinieri di via Borgovico, dormono in giacigli improvvisati per le varie zone di Como.  Un durissimo monito, ad esempio, è stato lanciato dalla rete Como Senza Frontiere: “La situazione sta rapidamente peggiorando. Si contano una ventina di persone sotto il portico dell’ex oratorio di San Rocco, mentre altre vi si stanno dirigendo in ordine sparso. Otto sotto i portici della chiesa del Crocefisso, dove l’accumulo diurno di coperte e cartoni dietro i basamenti delle grandi statue dei santi ai lati della porta principale (quasi sempre chiusa) cresce progressivamente e ormai non si riesce più a nascondere. Tre persone sono all’ex chiesa di San Francesco. Tre in piazza Matteotti. Un gruppetto di senzatetto compare persino – non troppo presto di mattina – sotto i portici in via Maestri Comacini”.

E infatti questa mattina ci viene segnalato – come si vede dalle foto delle 8.30 circa – il riproporsi di una situazione antica: la presenza di senzatetto sotto coperte e sacchi a pelo nel colonnato dell’ex chiesa di San Francesco, edificio di proprietà del Comune. Una situazione che era sembrata in via di risoluzione un anno e mezzo fa, ma che ora tende a riproporsi nuovamente. In questo quadro, nei giorni scorsi il gruppo consiliare del Pd a Palazzo Cernezzi aveva rilanciato anche l’esigenza di un dormitorio permanente in città.

Como Senza Frontiere: “Senza dimora, disastro vicino e silenzi inaccettabili. Dal Comune scelte disumane”

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