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Dopo il “Vaffa…” al Tricolore, il consigliere: “Dai, noi svizzeri non facciamo più la spesa in Italia. Voi italiani non lavorate più in Ticino”

Come era prevedibile la notizia dell’auto targata Ticino con un adesivo in bella mostra dove, sotto il Tricolore, campeggiava un pesante insulto, ha fatto discutere, molto.

Nel diluvio di commenti seguiti a quanto accaduto, tra chi giudica eccessivo l’intervento dei Carabinieri e chi sostiene invece come un simile fatto sarebbe stato pesantemente sanzionato in Svizzera, spunta anche il commento che non ti aspetti e che subito fa riesplodere, almeno via social, le polemiche mai sopite tra ticinesi e frontalieri.

Eh si perché sulla pagina Facebook di ComoZero tra i vari interventi c’è anche quello di Omar Wicht, consigliere comunale a Lugano in quota Lega che è categorico – seppur magari con una vena ironica – nel dire “L’ideale sarebbe firmare un accordo: noi svizzeri non veniamo più a fare la spesa e voi Italiani non venite più a lavorare in Ticino. Sarebbe il top, giusto e corretto per ambo le parti. In poche parole ognuno a casa propria!”.

Intervento a cui hanno fatto seguito altri commenti di questo tenore. “Non penso che gli imprenditori sarebbero d’accordo, si fermerebbe buona parte del lavoro in Svizzera”, e ancora “Mi piacerebbe proprio vedervi, voialtri ticinesi fare i lavori al posto degli italiani !Per prima cosa chiudereste i vostri ospedali”.

Attacchi così rintuzzati da Wicht. “Cosa c’entra, io ho scritto qualcosa d’altro. Non preoccuparti poi di come va avanti il Ticino. Preoccupati per la tua patria”.

Insomma l’eterno scontro-incontro sul confine è sempre pronto a riemergere ad ogni occasione.

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