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Dopo Sacconi parla l’ex assessore Lombardi: “Dovevamo combattere la piaga dei furgoni in centro, tutto lettera morta”

Ieri raccontavamo l’amarezza del primo vero rider comasco, Alessandro Sacconi, che ha contattato ComoZero raccontando delusione e aspettative infrante: “Candidato con Rapinese, ho perso clienti. Le sue promesse non realizzate”. Sacconi era candidato nella lista Rapinese Sindaco alle ultime elezioni, ma non era riuscito ad entrare in Consiglio. Nel racconto evidenzia la delusione per aver sostenuto il sindaco credendo in un progetto per “eliminare i furgoni che effettuano consegne in centro storico creando una zona di sosta in Ticosa da cui, poi, le merci sarebbero state prelevate e consegnate in centro da corrieri in bicicletta, così come avviene in molte città italiane in cui esistono agenzie specifiche per questo tipo di servizi, ben diverse da chi effettua consegne per i ristoranti– se questa ipotesi fosse diventata realtà, oltre ai benefici per il centro storico in termini di traffico e inquinamento, avrei potuto partecipare anch’io ad un eventuale bando e provare a salvare la mia attività ma, purtroppo, due settimane fa ho avuto un incontro con il sindaco Rapinese che si è rimangiato questo progetto invitandomi, senza troppi giri di parole, a cercarmi un lavoro“.

Così alle parole di Sacconi hanno fatto seguito quelle dell’ex assessore all’Ambiente della giunta Rapinese (allontanato dall’esecutivo, in circostanze mai spiegate fino in fondo, alla fine dello scorso dicembre), Ivan Matteo Lombardi che ha commentato l’articolo sul nostro Facebook. Scrive Lombardi:

Caro Alessandro, leggo con rammarico questa intervista.
Chiunque abbia partecipato alla campagna elettorale della Lista sa quanto ti sia prodigato per il raggiungimento del risultato finale. Conoscendoti personalmente e stimandoti come uomo e come lavoratore, mi sorprende la risposta che tu riferisci di aver ricevuto dal Sindaco. Il “tuo” progetto, se non ricordo male, era ricalcato su quello già partito a Milano e relativo al Punto di Consegna di Vicinato (https://trasparenza.amat-mi.it/archivio11_bandi-gare-e…) che anche io ritenevo una priorità per la città di Como. La piaga dei furgoni in centro città (punto 32 del Programma Elettorale) doveva proprio combattersi in questo modo, ossia con gli stessi progetti messi in campo da moltissime amministrazioni comunali in tutta Italia. L’idea di creare un sito di raccolta in Ticosa (o area limitrofa) e poi trasportare le merci in centro con mezzi eco sostenibili quali la bici, era e rimane una idea vincente che, come sai, avrei appoggiato con forza. Per il momento il progetto rimane lettera morta…
Ancora ti ringrazio per tutto quello che hai fatto in questi mesi e per il tuo lavoro. Vederti sfrecciare sulla tua bici per il Centro di Como era un segno di presenza ecosostenibile che richiamava nelle persone una consapevolezza che la nostra città, purtroppo, ancora fatica a realizzare.

Ti abbraccio amico mio.

Sacconi, il primo rider di Como si ferma: “Candidato con Rapinese, ho perso clienti. Le sue promesse non realizzate”

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10 Commenti

  1. Le piaghe della città di Como sono molte, e tutte degne di essere affrontate e possibilmente risolte.
    Certamente mi verrebbe da sorridere osservando, per esempio, un centro storico libero dai furgoni ma un serpentone di macchine dal ponte dei la stoiò fino a Tavernerio, a causa del semaforo sull’Oltrecolle.
    Ciò per dire che necessitiamo di PgT di ampio respiro, oltre al decoro delle viuzze del centro città.

  2. La puaga dei Furgoni in centro….. Comico è dire poco….. La piaga di Como sono i cantieri infiniti…. con materiale depositato alla azzum in mezzo alla strada.
    Cantieri dove si vedono al massimo 2 operai al lavoro…. Tutto regolare????

    1. Guardi, anche i furgoni in centro sono una piaga, perchè se si prova a fare due passi in quella che dovrebbe essere una zona pedonale, si rischia di essere investiti continuamente, da furgoni e non solo, guidati da chi probabilmente pensa di essere in una strada a scorrimento veloce, vista la velocità tenuta e la rapidità nell’insultare chiunque si lamenti, propria di chi è convinto di essere dalla parte della ragione.

      1. Scusa la domanda: ma a Como ci abiti? No perché a me vengono in mente giusto una decina di priorità più in alto in classifica che i furgoni in centro storico.

        1. Per ogni cosa ci son sempre altre priorità, ma in Comune lavorano centinaia di persone: si deve fare una cosa sola alla volta o è possibile portare avanti più progetti nello stesso momento?

        2. Elencali perfavore! La logistica è comunque un argomento serio, che non coinvolge solo il centro storico (dove i disagi sono solo più marcati perché circolano solo loro, o quasi). che poi… nessuno qui ha detto che il problema è in cima alla lista delle priorità, ma non è motivo sufficiente per accantonarlo (anche Rapi l’ha messo come 32esimo punto… allora che facciamo, andiamo in ordine?! Campa cavallo…) Questi commenti sempre pressapochisti e distruttivi sono uno dei mali del paesello chiamato città.

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