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Duomo Srl dopo la chiusura del Caffè; “Nessun licenziamento, durante la ristrutturazione ferie o ricollocamenti in altre attività”

Tiene ancora banco la chiusura del Caffè Duomo decisa due giorni fa da Ats e Polizia Locale: Como, chiuso il Caffè Duomo: “Alimenti conservati in gravissime condizioni”. Lunga serie di irregolarità. Così dopo un primo intervento in cui assicurava messa a norma in tempi brevi (qui la cronaca) interviene nuovamente la società che gestisce il locale con una nota che pubblichiamo integralmente
Duomo S.r.l. non licenzierà nessuno, conferma inoltre di aver avviato un’integrale ristrutturazione del locale di Piazza Duomo nell’intento di renderlo tecnologicamente e strutturalmente allineato alle esigenze della produzione e alla domanda di turisti e comaschi. Abbiamo letto notizie di cronaca e qualche giudizio fuori luogo rispetto alla reale portata della vicenda che coinvolge tanto la Società quanto i dipendenti che, con impegno, hanno condiviso un percorso di crescita. L’Amministratore della Società, raggiunto all’Estero dalla notizia, pur nell’ attesa di poter effettuare le ulteriori verifiche del caso, sentiti i responsabili (della sicurezza e degli acquisti), gli addetti all’ Amministrazione, le maestranze, i fornitori, i magazzinieri ed il personale preposto alle pulizie, oltre ad aver autorizzato l’avvio del piano di ristrutturazione, si è sentito in dovere di rincuorare tutti i dipendenti in forza; ha escluso, in particolare, che ci possano essere provvedimenti disciplinari finalizzati al licenziamento. Duomo S.r.l., rispondendo alla preoccupazione dei dipendenti e delle loro famiglie, si è impegnata a mantenere i livelli occupazionali facendo usufruire di periodi di ferie e/o ricollocando il personale presso altre attività.  
Quanto sopra fino al termine dei lavori e alla conseguente riapertura. Un ringraziamento particolare va a quanti hanno saputo cogliere gli effettivi contenuti della vicenda e confermato, con affetto, la fiducia e stima nella professionalità che ci ha consentito di crescere.
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4 Commenti

  1. Le attività di somministrazione nelle quali si riscontrano “alimenti conservati in gravissime condizioni” andrebbero semplicemente chiuse poiché rappresentano un rischio per la comunità.

  2. bella faccia tosta direi. ci mancherebbe altro che i dipendenti ci rimettano il posto perchè la società non rispetta le regole.
    sarebbe poi interessante capire se il ricollocamento andrà a penalizzare il personale delle altre strutture ricettive in capo al sig. AMMINISTRATORE e noto prenditore comasco

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