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Federica e la selezione per Miss Italia: “Chiedono di raccontare bullismo o razzismo, poi contano i follower. Perché? Io ho chiuso”

Molte ragazze sin da piccole rincorrono il sogno di partecipare a Miss Italia, rimanendo ammaliate dall’evento, celebrato in tv, e dalla bellezza delle concorrenti. Il lungo percorso per raggiungere la meta, però, si rivela poi tortuoso e pieno di episodi decisamente poco comprensibili, almeno stando al racconto di Federica Nania, 23enne comasca, che ha raccontato a ComoZero la sua esperienza nella fase finale del concorso.

“Quest’anno ho deciso di fare questa esperienza, avevo questo sogno sin da bambina, vedendo i grandi modelli di bellezza come Miriam Leone – racconta – dopo aver vinto un concorso regionale (Miss Be much 2021, Ndr) ho avuto la possibilità di partecipare alla selezione finale a Roma, per poter accedere poi a Miss Italia”.

Da questo momento inizia il racconto centrale di Federica: “Eravamo circa 175 ragazze e, dopo averci dedicato circa 1 minuto a testa, ci hanno chiesto di compilare un questionario, nel quale si doveva riportare il numero di followers sui social, poi se avessimo subito episodi di razzismo, bullismo o se semplicemente avessimo vissuto delle brutte situazioni – racconta – inoltre ci hanno chiesto di pubblicare un reel (video sui social, Ndr) per verificare quanti ‘mi piace’ e visualizzazioni ottenessimo”.

Continua poi: “Questo tipo di episodi non mi sono mai successi nelle fasi precedenti. Non capisco perché strumentalizzare noi ragazze, parlando di temi molto importanti in un contesto non adatto. Anche io da piccola ho subito episodi di bullismo, per fortuna ora superati, che non ho raccontato in quel contesto poiché non mi sembravano inerenti al tema del concorso”.

Questa esperienza fa cambiare totalmente opinione a Federica su Miss Italia: “Ci ho creduto tanto, ma, dopo quello che ho visto, chiuderò qui la mia esperienza nel settore. Ammetto, anche che se fossi stata selezionata avrei rinunciato”.

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