Continua a raccogliere adesioni senza sosta la petizione online lanciata sulla piattaforma Change.org da Nadia Fusetti per salvare i ciliegi di via XX Settembre a Como. Gli alberi, giudicati troppo malati da una perizia del Comune di Como, dovrebbero essere abbattuti già a partire da lunedì 17 novembre, ma contro il provvedimento annunciato dal sindaco Alessandro Rapinese si è verificata una autentica insurrezione popolare.
Per quanto riguarda la raccolta firme lanciata soltanto sabato 15 novembre, nel momento in cui scriviamo – le 14 di domenica 16 – ha già raccolto ben 2400 sottoscrizioni e il trend non sembra destinato a rallentare (si può firmare qui).
“Questi alberi non sono semplici elementi di arredo urbano: rappresentano bellezza, identità e memoria collettiva per tutta la città – recita il testo che accompagna la petizione – Per questo chiediamo al Comune una misura minima ma fondamentale: richiedere almeno tre pareri indipendenti da professionisti qualificati, prima di prendere una decisione irreversibile”.
“Pur non essendo agronomi – prosegue il testo – come cittadini di Como abbiamo occhi per riconoscere il valore e la bellezza che questi ciliegi portano alla città. Chiediamo quindi un riesame del piano di rimozione, coinvolgendo ulteriori specialisti. Perché se in Giappone un ciliegio si ammala, non lo sostituiscono certo con un pero”.
Molti dei sostenitori della raccolta firme hanno anche lasciato commenti e opinioni sulla decisione del Comune di Como di tagliare le piante, che in primavera regalano uno spettacolo magnifico da anni con la loro caratteristica fioritura.
Si va “tagliarle tutte è un delitto” a “non devono essere toccati, sono sani e belli, basta con le scelte scellerate di questa giunta e questo sindaco”, passando per chi invoca un dietrofront dell’amministrazione (“Per favore ripensateci e provate a salvarli”) fino a chi non vuole rinunciare a “una delle cose più splendide di questa città”.
Lunedì mattina, inoltre, previsto un sit-in in via XX Settembre a partire dalle 4, sostenuto con forza anche dall’ex consigliera comunale e recente presidente del Conservatorio di Como, Anna Veronelli, che (provocatoriamente) si è detta pronta anche a incatenarsi pur di evitare gli abbattimenti dei ciliegi.