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Como, folla di lettori e curiosi per l’inaugurazione della Fiera del Libro: discorsi, aneddoti, programma

Inaugurazione con grande partecipazione di curiosi e lettori, questa mattina in piazza Cavour a Como, per la 70esima edizione della Fiera del Libro che si presenta con 20mila volumi e ben 70 eventi (qui eventi, orari, programma e organizzatori).

Prima del fatidico taglio del nastro, numerosi gli interventi di presentazione e saluto. Il sindaco Alessandro Rapinese, al seguito del vescovo Oscar Cantoni che oggi sarà creato Cardinale, è stato sostituito per il momento dell’inaugurazione dal vicesindaco, Nicoletta Roperto.

A prendere la parola in avvio, Alessio Rimoldi, presidente della Fiera del Libro: “Se siamo arrivati a 70 edizioni è perché c’è un grande affetto dei comaschi e tantissimo entusiasmo. Per quanto riguarda la lettura, prima della pandemia i dati erano in flessione ma dopo c’è stato un boom. Ora l’ultimo semestre registra di nuovo un piccolo calo: lettori nasciamo ma forse poi ci perdiamo un po’. Ma per affrontare ogni sfida leggere è importante”.

Il presidente degli editori comaschi Gerardo Monizza ha sottolineato che negli ultimi anni “hanno chiuso davvero tante librerie, ma noi continuiamo a fare il nostro sforzo per restare qui”. Curioso l’annedoto sul perché la Fiera si svolga in concomitanza con il 31 agosto, quando in realtà il giorno della celebrazione di Sant’Abbondio da parte della Chiesa coincida con il 2 aprile: “Ma quella data spesso si accavallava con Pasqua e questo creava confusione, ecco perché venne spostata”.

Parola poi al presidente di Confesercenti Como, Claudio Casartelli (che ha voluto sottolineare anche il lavoro dietro le quinte di Luca Marchiò): “Ancora a gennaio, in pieno periodo pandemico, non eravamo sicuri di fare la Fiera, le incognite erano tante. Poi abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo e l’abbiamo organizzata. Il settore delle librerie è in difficoltà, molte chiudono e questo a cascata mette in difficoltà gli editori: ecco perché va sostenuto il comparto, anche per permettere un ricambio generazionale”. Piccolo sassolino dalla scarpa sui “costi della struttura che sono raddoppiati rispetto all’edizione del 2019, e non si capisce perché. Questa Fiera non sarà la più importante d’Italia ma è la più vecchia. Speriamo che la nuova amministrazione ci aiuti a organizzare un po’ prima l’anno prossimo, visto che mettere assieme 70 eventi non è facile e serve tempo”.

Presente anche il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni: “Per affrontare le sfide servono la consapevolezza di quello che siamo e il senso di comunità. Riscoprire radici e territori: esattamente questo è per me la Fiera del Libro. È la festa di Como e dei comaschi”.

Il presidente del consiglio regionale, Alessandro Fermi, ha auspicato che “la Fiera del libro diventi la Fiera della lettura. Negli ultimi vent’anni l’approccio alla lettura è cambiato drasticamente, basta vedere quante persone su un treno leggono un libro e quante smartphone o tablet. Riprendere la lettura dei libri è la base per un rinascimento culturale che deve coinvolgere scuola e istituzioni”.

L’assessore regionale Alessandra Locatelli ha portato “i saluti del presidente Attilio Fontana” e ha sottolineato come “la Fiera sia un modo in più per portare la lettura alla gente anche in modo accessibile. Regione sostiene queste iniziative, quella di Como in particolare ci rende orgogliosi”.

L’assessore comunale alla Cultura, Enrico Colombo, ha sottolineato come “la Fiera del libro sia ormai parte del Dna della città e del territorio e senza alcun colore politico. Qui ci sono 70 anni di gioco di squadra e la testimonianza concreta della resilienza, dopo tante difficoltà. Abbiamo la volontà che la Fiera si radichi ancora di più perché è un orgoglio comasco”.

Enrico Lironi (Fondazione Cariplo) ha spiegato che “per il settore arte e cultura il nostro investimento è quasi di 40 milioni in regione e proprio ai libri è dedicato un bando che scadrà il 20 settembre rivolto a operatori, associazioni e comuni per formulare proposte per rendere accattivamente la lettura e avvicinare più persone”.

Il presidente di Asf, Guido Martinelli, ha sostenuto come sponsor la manifestazione: “La nostra società è molto legata al territorio e come riscontriamo l’affetto della gente per l’azienda di trasporto, allo stesso modo sentiamo quello dei comaschi per la Fiera. Speriamo che la collaborazione con la Fiera possa proseguire per altri 70 almeno”.

Nicoletta Molinari, vicepresidente Acsm Agam, ha motivato la volontà di sponsorizzare con il marchio Enerxenia la Fiera: “Amiamo il territorio e abbiamo a cuore il sostegno delle buone iniziative del territorio. Forniamo energia non solo in termini commerciali ma anche alle iniziative che sostengono la cultura, proprio come la Fiera del libro di Como”.

Infine, Angelo Porro, presidente della Bcc di Cantù: “Siamo la banca di Como e siamo contenti di essere vicini alla Fiera”. Poi un piccolo fuori programma di Porro, con i ringraziamenti speciali rivolti al fotografo ed editore Carlo Pozzoni: “A lui un doppio grazie per la sua insistenza che ci ha convinto a condividere questa bellissima esperienza”.

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3 Commenti

  1. Qui lo conoscono poco ma Angelo Porro è famoso a Cantù per le sue gaffe durante gli interventi pubblici, ma una cosa l’ha detta giusta, la sua banca è “vicino alla Fiera del Libro di Como” infatti l’unica filiale della convalle della BCC Cantù si trova in piazza Grimoldi a poche decine di metri dalla fiera…….

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