La Compagnia Carabinieri di Cantù, nel corso degli ultimi giorni ha proseguito con una serie di controlli rafforzati del territorio, che hanno visto impiegati i militari del NOR, della Tenenza di Mariano Comense e delle 9 Stazioni Carabinieri in molti interventi, preventivi e repressivi, che hanno portato a tre arresti per vari reati oppure a seguito di riscontrate violazioni delle prescrizioni imposte con provvedimenti di sottoposizione a misure alternative alla detenzione. In particolare i reparti hanno ottenuto i seguenti risultati:
– ieri 21 giugno 2023, militari della Stazione di Fino Mornasco hanno arrestato un cittadino nigeriano 29enne che, poco prima, nel parcheggio di un supermercato cittadino, aveva minacciato con una bottiglia in vetro rotta alcuni addetti alla vigilanza che lo avevano redarguito per i modi utilizzati verso i clienti ai quali chiedeva con particolare insistenza le monete recuperate all’atto di lasciare i carrelli. Rintracciato immediatamente dopo grazie alle indicazioni fornite dalla vigilanza, l’uomo all’atto del controllo opponeva resistenza nei confronti dei militari che però riuscivano ad immobilizzarlo, trovandolo ancora in possesso dell’arma impropria. Tratto quindi in arresto per i reati di minaccia aggravata e resistenza a pubblico ufficiale, il 29enne è stato trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa di rito direttissimo previsto per la giornata di oggi;
– sempre nella giornata di ieri, i militari della Stazione di Lurate Caccivio, hanno dato esecuzione a due provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria nei confronti di un italiano classe 1983 e di un libanese classe 1987 residenti residenti in zona, entrambi sottoposti a misure alternative alla detenzione, per i quali veniva disposto l’accompagnamento al carcere di Como a seguito delle rilevate ripetute violazioni delle prescrizioni imposte loro dalle precedenti misure. Nei giorni immediatamente precedenti a Grandate, sempre i militari della Stazione di Fino Mornasco, avevano arrestato un cittadino italiano, classe 1971, per il quale era stata disposto il carcere poiché, sebbene sottoposto a misura alternativa alla detenzione, veniva deferito in stato di libertà per reati commessi fuori provincia.