Si avvia alla chiusura il secondo triennio di Fondazione Volta con Luca Levrini presidente, bis iniziato ai tempi della Giunta Landriscina. E intanto, per il rinnovo della governace, arrivano le prime indicazioni sul prossimo cda da parte degli enti che ne hanno diritto, ossia Comune di Como (3 consiglieri) e Camera di Commercio (altri 3) a cui poi si aggiungono altri 5 membri dell’assemblea soci. Per quanto riguarda Palazzo Cernezzi, il sindaco di Como Alessandro Rapinese ha cambiato l’intera terna precedente indicando il dottor Marco Botta, l’avvocato Maria Elena Galbiati e la professoressa Paola Dubini (i designati del Comune di Como a oggi sono Giuseppe Castelli, Francesco Tagliabue e Nicoletta Sanguinetti).

Una svolta completa, quella del sindaco, che secondo alcuni rumors potrebbe indicare l’aspirazione dell’amministrazione di esprimere anche il prossimo presidente della Fondazione, visto che nei due mandati precedenti – nonostante rapporti formalmente e operativamente ineccepibili – il vertice Levrini era tecnicamente espressione della terna di marca Camera di Commercio (ente che nel 2018 indicò anche Graziano Brenna e Davide Gobetti, mentre gli altri 5 componenti dall’assemblea generale erano e sono a oggi Francesco Pizzagalli, vicepresidente, Michele Borzatta, Andrea Castiglioni, Marco Migliorini e Paolo Piadeni).

Insomma, la partita è appena iniziata. Resta solo da vedere se la pressoché certa nuova indicazione di Levrini da parte dell’ente camerale – nome peraltro gradito alla grande maggioranza dei soci della Fondazione – sia il preludio a un tris con il placet anche di Palazzo Cernezzi oppure costituisca la premessa per un braccio di ferro a colpi di numeri con il Comune. A brevissimo il verdetto.