“Mi e’ stata assegnata la scorta ma per me non cambia nulla: vado avanti determinato nel mio lavoro e con il massimo impegno nel solo interesse dei lombardi”.
Il governatore lombardo Fontana conferma le notizie di stamani. La prefettura di Varese lo ha messo sotto protezione in seguito ai due murales comparsi a Milano in cui è stato additato come “assassino”. Non sono mancate le minacce sul web.
Rispondendo ai giornalisti fuori da Palazzo Lombardia, Fontana ha aggiunto: “Mi dispiace per la mia famiglia – ha aggiunto – che e’ un po’ preoccupata. In questi giorni e’ stato sparso troppo veleno, avevo chiesto di abbassare i toni ma non sono stato ascoltato. Mi rammarica molto – ha proseguito il governatore – essere accusato da persone che non conoscono i fatti e che non sanno di chi sono le varie competenze. Purtroppo e’ il risultato delle bugie raccontate da alcune forze politiche
che, quotidianamente, avvelenano l’aria e fomentano questo pericoloso clima d’odio”.
“Sono abituato – ha concluso Fontana – ad accettare tutte le critiche, ma alcune affermazioni e determinati comportamenti sono inaccettabili”.
3 Commenti
Sono d’accordo , al bando gli estremismi.
Ma che adesso questo “personaggio” faccia la vittima per delle scritte sui muri …. Pensi piuttosto ai cappi sventolati dai suoi compari ed alle vittime vere dovute alla sua incapacità.
Bugie, insomma…comunque, Fontana ringrazi che la scorta l’ha avuta, visto che in Italia ci sono diversi casi di persone, destinatarie di minacce ben più gravi, che per anni non hanno avuto la scorta e sono state uccise.
Esistono sempre degli sciocchi che con le loro esternazioni riescono a far diventare eroi, i vigliacchi; mascalzoni i coglioni; o, peggio criminali, i frenastenici. Dire che Fontana è un assassino è falso e sciocco. Fontana non è un assassino e non è un mascalzone, è molto più semplicemente un mediocre governatore che con scelte politiche assai poco oculate ha messo in pericolo il bene più grande che hanno i suoi concittadini, la Salute. Tutto il resto sono illazioni, insulti e poco altro.
Alcuni sperano in un intervento della Magistratura, altri, come gli stupidi dei murales, una sommaria giustizia popolare, altri, come me, sperano che tutti i Lombardi giudichino con serenità il suo operato e non rinnovino il suo mandato alle prossime elezioni. I politici mediocri si sconfiggono alle elezioni, non nelle aule di Tribunale e tanto meno sui murales cittadini.