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Fontana: “Le Province sono inutili, inefficienti e costose”. Bongiasca: “Non credo proprio, essenziali per i Comuni”

“Oggi una voce emerge in modo chiaro: bisogna rivedere la posizione delle Province perché, così come sono previste dalla ‘Legge Delrio’, sono inutili, inefficienti e costose”. Lo ha detto oggi il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine della visita nelle ‘Aree Interne’ delle province di Lecco e Bergamo. “Gli Enti locali – ha proseguito il governatore – a partire dai Comuni, sono i veri protagonisti amministrativi del nostro sistema. Sono loro che sul territorio devono concretizzare le attività. Noi, invece, come Regione, dobbiamo legiferare, programmare e controllare”. “Gli Enti locali, per un certo periodo – ha concluso Fontana – hanno rischiato di essere travolti dalle follie di riforme che, per fortuna, oggi si sono fermate”.

Parole nette quelle pronunciate oggi dal presidente Fontana e diffuse con nota ufficiale di Regione Lombardia. Così abbiamo chiesto un commento all’attuale presidente provinciale Comasco (a un passo dalla fine del mandato e pronto a ricandidarsi alle prossime elezioni, ricordiamo di secondo livello, cioè a suffragio ristretto a sindaci e consiglieri), Fiorenzo Bongiasca.

“Apprendo da voi della dichiarazione di Fontana”, dice. “Faccio una riflessione – aggiunge – la Lega (partito di Fontana, Ndr), non voleva le fusioni. Io una fusione l’ho fatta (Gravedona ed Uniti, Ndr) e oggi amministro Trezzone, che è un paese di 250 anime a cui voglio molto bene, ma dal punto di vista amministrativo i piccoli comuni sono inutili e fanno fatica perché ricevono le stesse disposizioni che ricevono i grandi comuni. La Regione legifera e la Provincia ha un senso, anche per i piccoli comuni, perché è una macchina amministrativa che fa cose pratiche e le fa bene. Prendiamo la delega Caccia e Pesca che Regione ha voluto tenere, vediamo i risultati con il problema della proliferazione di cinghiali e cervi, se la competenza fosse stata provinciale non ci sarebbero stati problemi”.

Insomma, per Bongiasca “l’Ente provinciale svolge una mansione operativa essenziale, lo dico prima di tutto da sindaco di un piccolo comune. In questi anni difficili senza la Provincia molte cose non sarebbero funzionate, e infatti su temi dove la Provincia non può esercitare ci sono casini”.

Fontana le definisce “inutili”. “Non direi proprio – evidenzia Bongiasca – perché come dicevo fanno molte cose operative. Abbiamo funzioni decise dalla Legge Delrio, cioè strade, scuole e ambiente. Poi ci sono le funzioni delegate dalla Regione. Credetemi nessun sindaco definirebbe inutile la Provincia”.

E le definisce inefficenti. “La Provincia di Como – replica Bongiasca – non è proprio inefficiente”

E “costose”. “Il presidente – chiude Bongiasca – per sei anni ha lavorato gratis. Da un anno e mezzo l’emolumento è equiparato a quello del sindaco del capoluogo. Una quota arriva dal Comune che il presidente amministra e l’altra dalla Provincia. Io prendo 3mila euro, mille da Trezzone e 2mila da Villa Saporiti. Comunque se Fontana ha detto quello che ha detto intendendo che vuole tornare al voto di primo livello con gli amministratori provinciali eletti direttamente dal popolo, io sono totalmente d’accordo”.

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12 Commenti

  1. Sia regioni che provincie sono gestite da incapaci e spesso fannulloni.- hanno costi esorbitanti a carico dei cittadini. Sarebbe interessante pubblicare i costi dei due enti….inclusi tutti i costi degli immobili di competenza

  2. Le Province hanno solo bisogno di un po’ di risorse e competenze in piu’ e, con persone di buon senso come il Presidente Bongiasca, possono essere molto piu’ utili ai cittadini delle Regioni.

  3. Fiorenzone questa volta ha perfettamente ragione.
    Concordo che gli enti locali più costosi, accentratori e inutili siano le regioni.

  4. Mah come se il buon Salvini ha appena detto che la lega le avrebbe ripristinate anche come organi elettivi… Come con la tangenziale promettente una cosa e poi fate il contrario… Non vi lamentate se al prossimo giro magari passate da 8% a 4% ve lo meritate e basta.

  5. In realtà tra Province e Regioni un Ente è di troppo. Le Province sono spolpate di deleghe, le Regioni ne hanno troppe e per quello che riguarda la Lombardia ultimamente le gestiscono assai male. Forse se ci fossero delle vie di mezzo sarebbe meglio. Province molto più grandi che eliminano le Regioni. Ad esempio, una provincia sola tra Como, Varese, Lecco e Sondrio (com’era prima del fascismo); una provincia sola tra Bergamo, Brescia, Mantova e Cremona, un’unica provincia tra Milano, Monza, Pavia e Lodi. A questo punto potremmo fare a meno delle attuali Province ma anche dell’ingombrante Regione. Inutili esercizi mentali, con al Governo la Lega figuriamoci se per l’efficienza e l’efficacia dell’Amministrazione territoriale si rinuncia al potere? 😊

    1. Ottima soluzione per scatenare una guerra civile. Como con Varese, Lecco e Sondrio è pari a Milano con Monza, Pavia e Lodi. Lasciamole così…..che l’è mej…..

  6. Assolutamente d’accordo le Provincie, come territorio più limitato e maggiormente omogeneo sarebbero la spina dorsale dello Stato. L’equivalente dei cantoni Svizzeri non le regioni.

  7. Eventuale riforma dovrebbe prevedere come adesso che tutti i Cittadini possono candidarsi a svolgere l’Amministratore Pubblico ma dopo aver frequentato Corsi specifici in modo da poter conoscere i propri compiti e non essere succubi da Tecnici/Funzionari ma poter decidere e pretendere l’attuazione di quanto programmato nel rispetto delle Norme Vigenti.

  8. COME HO SEMPRE SOSTENUTO SAREBBERO LE REGIONI DA CHIUDERE CHE SONO UN POZZO SENZA FONDO!
    NATURALMENTE ANDREBBE POI RIVISTO IL COLLEGAMENTO STATO/PROVINCIA/COMUNE!

  9. Le Province sono state inventate da Napoleone e hanno permesso all’Italia di superare le lotte fratricide Comunali che per secoli ci hanno diviso e indebolito. Un tempo la sanità era provinciale e funzionava benissimo poi….. Le Province gestivano tutte le scuole professionali superiori che funzionano benissimo tant’è che la Svizzera italiana deve le sue fortune ai diplomati italiani. Le scuole gestite dalle province erano talmente tanto valide che il numero 2 di Intel è un perito elettronico italiano. Fontana difende il suo potere che durante la pandemia ha dimostrato tutti i suoi difetti e limiti. Per finire le province gestivano benissimo tutte le strade provinciali mentre L ANAS QUELLE NAZIONALI…

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