Forse è la svolta per la riapertura del forno crematorio di Como. Oggi è arrivata la comunicazione del Tar di Milano che informa di aver respinto il ricorso presentato da Ecofly sul forno crematorio. Gli uffici del comune convocheranno la commissione di gara per l’apertura dell’offerta.
“Dopo questa attesa speriamo nella validità dell’offerta in modo che si possa procedere all’assegnazione in tempi brevi”, commenta l’assessore Francesco Pettignano.
Come si ricorderà, il Comune la scorsa primavera pubblicò il bando per selezionare il nuovo gestore dell’impianto chiuso dal giugno 2016, comprensivo anche di pulizia e manutenzione. L’offerta vincente – sgomberato il campo dalle questioni legali – otterrà il servizio fino al 31 dicembre 2021.
Valore dell’appalto 913mila euro, per un impianto che dovrà funzionare 12 ore al giorno per cinque giorni settimanali da lunedì a venerdì (dalle 7 alle 19) salvo festività infrasettimanali, per circa 2mila cremazioni all’anno.
3 Commenti
E’ molto barbaro un sistema in cui un servizio a bando viene interrotto per un ricorso (e avviene spessissimo). Bisognerebbe trovare dei disincentivi (es sanzioni) a chi intenta ricorsi temerari (di cui il responsabile è il ricorrente) ed in ogni caso si dovrebbe aggiudicare la gara al vincitore salvo trovare modalità di subentro e di risarcimento (pagato dall’ente che indice la gara che è responsabile per il bando fatto male) nel caso il ricorso venga vinto dal ricorrente.
Desidero essere cremata ,dopo morta , ma speriamo che questo benedetto forno riesca a funzionare e che poi venga prorogato, di anno in anno , il servizio .
Se nel 2021 dovesse cessare , poiché non voglio andare a farmi cremare fuori della mia città , ….. sarei costretta ad anticipare …… la mia “partenza” ahahahhh !!!
Bravo Pettignano: una frase nuova…