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Tigli del lungolago, la pianta abbattuta svela il tronco vuoto. Interrogazione di Martinelli

Si riaccende il dibattito sul destino dei tigli sul lungolago. A riportarlo in consiglio comunale, ieri sera, l’esponente del Gruppo Misto Paolo Martinelli con un’interrogazione.

Nel breve testo, il consigliere chiede se “l’amministrazione comunale abbia intenzione di decidere definitivamente circa l’abbattimento dei tigli presenti sul lungolago di Como, visto quanto accaduto durante gli ultimi eventi temporaleschi”.

Il riferimento, che è centrale nella questione, è all’intervento d’urgenza compiuto dai vigili del fuoco il 9 aprile scorso sul lato dell’ex passeggiata Amici di Como ora come noto gestita direttamente dal Comune. In quell’occasione, a causa del forte vento, i pompieri si videro costretti a tagliare la pianta – una di quelle sul filare verso strada – a causa dei danni riportati e per l’evidente pericolosità per i passanti. Ora però, proprio da una foto scattata da Martinelli, emerge una verità un po’ più inquietante sullo stato di salute della pianta.

L’immagine è chiarissima: il tiglio in questione, una volta tagliato, si è presentato con l’interno del tronco completamente vuoto.

Di fatto, una conferma “postuma” di quanto affermato già due anni fa dall’ex assessore al Verde, Marco Galli, durante una Commissione consiliare dedicata specificamente agli alberi sul Lungolario Trento: “Su tutti gli alberi c’è una valutazione della Riva Giardini del 2019 – disse Galli – Si tratta di due gruppi di 6 tigli: uno in discrete in condizioni vegetative, l’altro in scarse condizioni e con altre problematiche. Di questi, due alberi sono morti e in assenza di foglie ma la Commissione Paesaggio ha dato parere negativo all’abbattimento perché ritenuti ancora vivi. Decisione confermata anche dalla Provincia, anche se la proposta prevedeva la ripiantumazione”.

A oggi, comunque – in attesa di una risposta ufficiale all’interrogazione di Martinelli, in una della prossime sedute di consiglio comunale – resta confermato che, per il progetto del nuovo lungolago, i tigli destinati all’abbattimento sono 14 secondo le indicazioni della Regione, a cui potrebbero sommarsi le altre piante in cattive condizioni per una cifra comprensiva di tutto e complessiva di una ventina.

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Un commento

  1. Quindi se moriva qualcuno nella caduta della pianta rispondevano i componenti della commissione paesaggio? Chi sono e perché le piante non sono state abbattute? Ok il verde ma prima c’è la pubblica incolumità

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