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Frana di Blevio, vergogna nazionale. Il sindaco: “Comune presto senza soldi se lo Stato non mantiene le promesse”

Dopo i primi interventi di sistemazione dei danni causati dall’alluvione che ha colpito il lago lo scorso 25 luglio e, ancora, il 29 settembre, il Comune di Blevio fa i conti con le casse sempre più vuote e con le incertezze sui tempi per ottenere gli aiuti promessi.

Giovedì sera, nella chiesa parrocchiale del paese, il sindaco Alberto Trabucchi ha infatti spiegato ai numerosi cittadini, accorsi nella speranza di ricevere buone notizie, che qualcosa si sta muovendo ma che occorrerà ancora pazienza e, forse, un piano B.

Il sindaco di Blevio, Alberto Trabucchi

“Le casse del comune sono messe male – spiega Trabucchi che abbiamo contattato per fare il punto della situazione – per far fronte ai primi interventi di emergenza, ad esclusione dello smaltimento dei detriti ancora accatastati nella zona delle vecchie gallerie, abbiamo speso 1 milione di euro ma ad oggi i rimborsi da parte dello Stato non sono ancora arrivati e, se non arriveranno in tempi brevi almeno i primi 300mila che aspettiamo ormai da un mese, a fine anno andremo in dissesto. Per questo ci siamo attivando con la Comunità Montana del Triangolo Lariano per trovare una soluzione alternativa per tamponare un’eventuale emergenza in questo senso”.

Emergenze a parte, per le opere necessarie mettere completamente in sicurezza il territorio è stata stimata una cifra di circa 16 milioni di euro, con un minimo di 4,5 milioni per arrivare almeno a mitigare i rischi, ma anche su questo fronte la situazione è in stallo: “Dalla Regione sono già arrivati 250 mila euro per i danni provocati dall’alluvione di settembre, più altri 100mila per gli interventi da effettuare sopra la frazione di Sopravilla e, per l’alluvione di luglio, sono stati deliberati altri 2milioni e 250 mila euro spalmati però sul triennio di cui i primi 310mila dovrebbero arrivare entro fine novembre – spiega il sindaco – ma anche se dovessimo avere oggi tutti i fondi necessari non è possibile ipotizzare di concludere le opere prima del 2023”.

Ancora aperto anche il fronte dei rimborsi ai privati che hanno visto le loro case letteralmente travolte dall’ondata di fango e detriti che ha travolto Blevio a luglio: “La modulistica per la richiesta dei rimborsi per i danni subiti dai privati è già stata pubblicata e entro settimana prossima i cittadini dovranno presentare la documentazione che poi verrà mandata in Regione e da lì a Roma – spiega – in questo modo sarà possibile quantificare anche questo tipo di danni e richiedere allo Stato una seconda erogazione di fondi ma è impossibile oggi sbilanciarsi sulla tempistica anche se speriamo di ricevere entro l’anno prossimo i primi aiuti per danni fino a 5mila euro”.

“Tutta questa lunga attesa è un campanello d’allarme che mostra come la burocrazia e le procedure legate all’emergenza necessitino di correttivi urgenti. Il Progetto di Legge sul tema che andrà in discussione nei prossimi mesi in Consiglio Regionale è un’opportunità per velocizzare i tempi dei risarcimenti. Dobbiamo dare risposte celeri soprattutto ai cittadini che si sono trovati a vivere forti difficoltà a seguito dei nubifragi – è il commento di Raffaele Erba, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle – a livello normativo bisogna anche agire per definire l’introduzione di strumenti efficaci e necessari alla prevenzione e alla manutenzione di tutte quelle aree a rischio di dissesto idrogeologico. Dobbiamo lavorare nel rafforzamento della prevenzione e prevedere misure immediate che possano permettere di eseguire una costante manutenzione di tutte quelle aree montane che a causa dell’incuria continuano a presentare gravi rischi in caso di eventi derivanti dalle calamità naturali e dai cambiamenti climatici”.

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